ANTENNA FILARE 16,20 METRI - UN UN 9:1

Aperto da IU2IDU, Gio 09 Agosto, 13:13 2018

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"In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei" (Disclaimer)

IU2IDU

Buongiorno a tutti....questo argomento è già stato trattato diverse volte negli ultimi anni su vari forum, ma ho deciso di aprire un nuovo tread perché nessuna discussione chiarisce certi aspetti che sto valutando.
Premetto che:
- ho già letto pareri sull'efficienza di questo sistema
- ho già letto che esistono antenne migliori
- ho già letto la differenza tra MASSA, TERRA e CONTRAPPESO
- ho già letto che ogni antenna ha una propria casistica e non esiste un'installazione universale
- ho già altre 3 antenne (dipolo, verticale, deltaloop) e questa mi serve per compensare la debole irradiazione della mia stazione verso una direzione precisa, sfruttando l'ultimo spazio utile per coprirla


Prendo come spunto questo progetto, ma in rete si possono reperire diverse versioni costruttive.
http://www.radioamatoripeligni.it/i6ibe/balun9a1/balun9a1.htm

Ho già realizzato il mio UN UN 9:1, ho già acquistato i 16,20 metri di cavo specifico per antenne (Spiderbeam) ed ho già acquistato da Wimo un RF CHOKE 1 kW da mettere immediatamente sotto l'alimentazione.

Arriviamo al punto.......il CONTRAPPESO
Qui le teorie sono diverse: qualcuno sostiene che con RF CHOKE non serve, altri sostengono che basta sia lungo 0,05 lambda, altri sostengono che deve essere 1/4 della lunghezza d'onda relativa alla frequenza più bassa da utilizzare, altri lo collegano alla grondaia, altri al sottotetto, altri hanno più contrappesi ed un relé con comando remoto, infine altri sostengono che i contrappesi debbano essere molti (come per i radiali ho letto PIÙ SONO MEGLIO ANDRÀ L'ANTENNA).

Su questa ultima affermazione si basa la mia domanda: posso collegare al negativo del mio UN UN 9:1 tre contrappesi e farli scendere dal palo fino al terreno? Oppure se metto più di un contrappeso ottengo il contrario di quello che voglio?

Dovrei installare la nuova filare domenica mattina molto presto, approfittando del fresco.......aspetto risposte e consigli.

Grazie a tutti.
73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


RadioLino

Ciao IU2IDU. Sinceramente non saprei darti una risposta precisa, non tanto perché è da molto tempo che non mi dedico alla costruzione di antenne, ma perché spesso ci si va a scontrare con delle filosofie che tra l'altro variano a seconda dei casi. Per avere una risposta che corrisponda alla realtà dovresti semplicemente provare di persona sia con un contrappeso che con tre. Ovviamente dovrai poi analizzare la situazione sia dal punto di vista delle stazionare che del rendimento dell'antenna sulle varie bande, tutto si basa sulle eventuali differenze tra un set-up e l'altro, differenze che bisogna innanzitutto capire quali siano e se in meglio o in peggio.
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IU2IDU

Citazione di: RadioLino il Gio 09 Agosto, 18:32 2018
Ciao IU2IDU. Sinceramente non saprei darti una risposta precisa, non tanto perché è da molto tempo che non mi dedico alla costruzione di antenne, ma perché spesso ci si va a scontrare con delle filosofie che tra l'altro variano a seconda dei casi. Per avere una risposta che corrisponda alla realtà dovresti semplicemente provare di persona sia con un contrappeso che con tre. Ovviamente dovrai poi analizzare la situazione sia dal punto di vista delle stazionare che del rendimento dell'antenna sulle varie bande, tutto si basa sulle eventuali differenze tra un set-up e l'altro, differenze che bisogna innanzitutto capire quali siano e se in meglio o in peggio.

Ciao, intanto ti ringrazio per avermi risposto. Cercherò di fare prove, ma speravo di incappare in qualcuno che magari avesse già sbattuto il naso sui contrappesi! H-I
Anche una frase tipo <<NOOO, NON USARE TRE CONTRAPPESI CHE POI L'ANTENNA FUNZIONA MALISSIMO PERCHE'.......>> mi sarebbe di aiuto!
Vedremo dai, domenica mattina mi rimbocco le maniche all'alba e farò le dovute prove!

Ciao Radiolino, buona serata e grazie per il tuo supporto!
73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


RadioLino

Fai così, usa un solo contrappeso e valuta la situazione, se l'antenna lavora bene non c'è bisogno di aggiungerne altri, inoltre se sorgono dei problemi non è nemmeno detto che sia colpa dei contrappesi, le variabili sono tante quindi per ora non mi rimane che augurarti buona fortuna. çç16
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IU2IDU

Grazie, non vedo l'ora che sia domenica mattina per provare e togliermi ogni dubbio! Vi aggiornerò sui risultati!

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


user

Salve Giulio, leggo in ritardo la tua domanda.
Da quello che leggo comprendo che sei navigato e conosci anche la risposta tuttavia anche io come te chiederei le stessa domanda a chi ha fatto prove ed esperienza.
La materia è  veramente complessa e alla fine le prove sul campo sono quelle che contano e che possono dissipare i dubbi e le perplessità. 
In linea di massima se metti dei fili tutti uguali ma non è  il tuo caso creeresti una pseudo terra fittizia che può  funzionare su una gamma e le sue armoniche e di conseguenza sarà  poco produttiva sulle altre gamme perché  non c'è  alcuna corrispondenza, la stessa cosa vale se metti insieme dei fili uno accanto al'altro ma di lunghezza diversa ogni filo potrà  funzionare su una gamma e le sue armoniche ecc.
Quindi tu chiedi se puoi mettere più  fili di lunghezza diversa tieni come regola di tagliarli per la gamma di tuo interesse principale e solo la otterrai qualche beneficio, in alternativa e sempre utile un filo collegato a un picchetto di terra o massa utilissimo per le cariche elettrostatiche ma anche per chiudere il collegamento di terra.
Personalmente sorrido quando qualcuno scrive di mettere un filo di contrappeso 0,05 lambda o più.
Un filo radiante cerca sempre la sua metà di antenna mancante da qui l' uso di uno o più radiali, un dipolo per esempio se è risonante risulta completo, la end-fed o filo random si comporta in modo variabile in base alla lunghezza fisica e alla frequenza, con modificazione dell'impedenza in base ai gradi elettrici.
Non era mia intenzione divagare, ma credo che sarai d'accordo sulla complessità della questione.
le risposte più elementari sono sopra, il resto lo sperimenterai tu stesso sul campo.
Ottima scelta quella del rf-choke che tu ai fatto, spesso tanti sottovalutano la problematica delle correnti di modo comune, aggiungo come spesso dico che certe volte un solo choke non basta.
Ti auguro un buon lavoro per domani, poi se lo desideri facci sapere i risultati.
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IU2IDU

Buongiorno a tutti, ho installato il famigerato pezzo di filo questa mattina alle 6 approfittando del fresco!
Nessuna fatica a disporlo dopo che questa settimana avevo predisposto un ottimo sistema di carrucole (finalmente lavoro a terra e non sul tetto), per quanto riguarda il contrappeso ho deciso di provare per step:

1) quattro contrappesi contemporaneamente (4-6-10-20 metri) SWR 3,2 in 40 e 3,5 in 80.........antenna inutilizzabile

2) contrappeso lungo 20 metri SWR 3,0 in 40 e 2,7 in 80.........antenna inutilizzabile

3) contrappeso lungo 10 metri SWR 3,2 in 40 e 3,0 in 80...........antenna inutilizzabile

4) contrappeso lungo 6 metri SWR 1,9 in 40 e 1,6 in 80.......antenna quasi utilizzabile

5) contrappeso lungo 4 metri MIRACOLO SWR 1,2 in 40 e 1,1 in 80.........antenna apparentemente utilizzabile


Decido quindi di fare la prova più importante, quella per cui noi tutti ci impegnamo! Cerco sul cluster qualche stazione possibilmente lontana e trovo OK8DM/P che mi passa un bel 59 +20, poi 9A5VS che mi passa un bel 59+10 e infine un italiano IU0FBK che mi passa un 59+5 definito reale da Roma (diploma monumenti italiani), tra l'altro facendomi i complimenti per la modulazione e specificando di essere in verticale.

Ora sono soddisfatto, proverò nelle ore notturne per vedere dove riesce a portarmi questo pezzo di filo!

Vi terrò aggiornati!


PS consiglio a tutti l'RF CHOKE della WIMO: zero rientri in stazione anche usando 400W e trasmettendo con insistenza....


73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


user

Complimenti Giulio,
alla fine si fa per dire perché  non è  certamente la fine, le prove sul campo hanno dimostrato la loro validità.
Sarebbe interessante verificare che temperatura raggiunge un-un con 400 watt.
L'rf-choke è  un toccasana purtroppo incompreso  da tanti.
Ti svelo un segreto, anche io nei prossimi aggiorno il mio sistema di antenna hf, io vado con una doublet non risonante, scaletta da 800 Ohm e accordatore remoto telecomandato direttamente sulla scaletta, e ben 3 rf-choke, sono certo che comprenderai.
Tienici informati, mi farebbe piacere scambiare delle info per Tel.
Un cordiale saluto e buone prove.
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IU2IDU

Ciao Alfredo, alla fine possiamo misurare le SWR ed esserne soddisfatti ma tutto conta solo nel momento in cui dall'altra parte ti rispondono! Prima ripetevo diverse volte il mio nominativo prima di ottenere risposta in 40 metri, ora passo quasi subito ed è proprio il risultato che speravo in vista dell'autunno. I miei orari lavorativi autunno/inverno mi consentono di accendere la stazione solo quando i 20 metri sono chiusi e non voglio passare un altro inverno ad ascoltare i 40/80 metri. Nel frattempo studierò bene i miei spazi per ottimizzarli: se togliessi la deltaloop dei 20 metri avrei possibilità immense, ma ci tengo troppo a tenerla perchè funziona davvero benissimo!

OT se a qualcuno interessa consiglio di stampare questo progetto e di tenerlo nella cassetta degli oggetti preziosi
http://195.84.101.101/~goranl/shack/ant_deltaloop40/index.html

Quanto a sentirci via bassa non c'è problema, al massimo puoi mandarmi una mail attraverso la pagina QRZ.COM altrimenti possiamo sempre sentirci in 40 metri! La Sicilia arriva sempre benissimo fino alle bande alte qui a Mantova..................

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


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Ciao Giulio, stamani provvedo.
Un caro saluto.
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darioIN3EZS

Ciao IU2IDU

Come sto costruendo un antenna longwire di circa una 50ina di metri.

Avevo qualche quesito per te

Come e a che altezza da terra é posizionata la tua antenna?

Come è da che altezza da terra e come rispetto all antenna hai posizionato il tuo contrappeso?

Grazie

user

Ciao Giulio IU2IDU,
rispondo in ritardo al tuo post, mi riferisco al progetto della delta loop che ai publicato, a mio avviso personale ci sono due errori macroscopici il primo è il trasformatore 4:1 semplicemente perchè una delta loop ha una impedenza compresa tra i 110/130 Ohm e pertanto ci và un trasformatore 2:1 è così e non è una mia invenzione.
Il secondo errore è la lunghezza del filo per i 40 metri più corto di almeno un metro.
Capitolo trasformatore; il conto è presto fatto se usassimo un 4:1 e per ipotesi l'antenna presentasse 120 ohm alla sua uscita la differenza sarà di 30 ohm che corrisponde all'incira  a un ros. di + di 2.1
Utilizzando un trasformatore 2:1 all'uscita ci saranno 60 ohm pari a un ros di c.a 1.3, è evidente che l'errore cè ed è a vista di tutti, inoltre lavorando sulla dimensionlità del loop si può facilmente arrivare al classico 1.1 di ros.  Aggiungo che l'adattatore io lò sempre fatto con il cavo coassiale rg-59 ho ancora meglio con rg-11 che sono cavi a 75 ohm, basta inserire un tratto lungo 1/4 di lambada x il fattore di velocità del cavo e la trasformazione è servita e il Vs. 2:1 è facilmente realizzabile senza avvolgere nulla e con minori perdite.

Lunghezza del filo, se tagliato a quella misura male che và la risonanza sarà intorno al 7.700 quindi basta allungare il filo è il gioco è fatto.
In parole povere sulla rete girano spesso progetti fake, è probabile che l'autore non abbia mai realizzato quel'antenna però si è premurato di pubblicare l'articolo perchè fa tanto FICO.
Ps; quel progetto va ricalcolato oppure è meglio cestinarlo, non lasciarlo nel cassetto si spreca spazio inutilmente.
Un saluto per tutti.
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charles_forever

Io non so darti una risposta certa, solamente, avvicinandomi alla costruzione di una "Rybakov", ho scoperto che in realtà quasi nessuno ne sa niente, sui contrappesi. Però, sfrucugliando su siti Americani, qualche notizia teorica l'ho immagazzinata.
Se sai la differenza tra massa, terra e contrappeso non mi ci dilungherò. Diciamo una cosa: tutte le antenne sbilanciate hanno bisogno di uno "specchio di terra", sul quale ricostruire "l'antenna immagine", cioè quel mezzo dipolo che manca per avere un'antenna bilanciata. Se il radiante è posto a terra, o in prossimità della terra, cioè del suolo reale, e se la conduttività del terreno è tra "decente" e "buona", un buon contrappeso è dato proprio da uno o due picchetti di rame cacciati giù un metro o più (la famosa "puntazza"). Se si mettono dei radiali, appoggiati sul terreno o sepolti, tali radiali si accoppiano capacitivamente con la terra. Sappiamo che un condensatore è un circuito aperto in CC, ma chiuso in AC. Perciò i radiali sul terreno sono ottimi come contrappesi, ma non come massa a terra, dato che non scaricano le deboli correnti presenti sui telai delle apparecchiature come farebbe una puntazza. A questo punto i radiali possono essere inutili, se la puntazza è sufficiente, altrimenti meglio metterli. Dato che sono accoppiati alla terra, la loro lunghezza non conta più, essi vengono dissintonizzati dalla vicinanza al terreno, solo la loro capacità rappresenta una variabile di cui tener conto. Ovviamente, meglio tanti radiali corti che uno o due lunghi.
Veniamo alle installazioni sospese. Qui la terra funziona solo come scaricatore, i radiali sono troppo distanti per avere una capacità influente col terreno, quindi, se c'è da pensare ad un piano di terra, bisogna capire se le strutture edilizie forniscano una base oppure no. Se, ad esempio, il sottotetto fosse in lamiera, o il tetto fosse in rame, come è di moda in vari edifici, la funzione dei radiali simulerebbe quella dei radiali a terra, ma non è detto che essi siano realmente dissintonizzati.
Quindi, per non saper né leggere né scrivere, le lunghezze dei radiali dovrebbero essere lontane dal quarto e dalla mezz'onda delle bande in gioco, se si trattasse di Rybakov, canne da pesca, filari non accordate, qualunque antenna portata all'accordo da apparecchi UNUN 4:1, 6:1 o 9:1. Fanno eccezione le End-fed, che, essendo delle mezze onde, non necessitano di alcun contrappeso, ma solamente di scaricatori. Se uno o più radiali fossero accordati con una o più delle bande, su quelle bande l'UNUN non riuscirebbe a portare l'impedenza vicino ai 50 Ohm, proprio per la sintonia del radiale.
Se tu hai avuto buoni risultati con un radiale corto, è perché probabilmente, hai delle strutture edilizie nascoste che ti creano un discreto piano di terra, e tu riesci ad accoppiare la tua antenna con un radiale dissintonizzato, meglio che con uno o più radiali sintonizzati o quasi. Del resto, quando i radiali devono avere solo la funzione di condensatori, non importa la loro lunghezza. Eventualmente, se hai voglia di sbatterti, potresti provare con un paio di altri radiali lunghi un paio di metri.
Credo di aver capito che le installazioni meno problematiche, comunque, siano quelle a terra. Ad ogni modo, si fa come si può e ogni antenna è un mondo a parte.

Charles
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe.

user

 Quanto si è scritto su questa antenna chiamata con i nomi più curiosi tra cui per ultimi Ribakow OlandesIna e chi più ne ha più ne metta.
Il riporto di immagine è necessario cari Amici, il segnale a rf che inviamo all'antenna è un segnale a corrente e tensione  alternata ad altissima frequenza e di norma richiede 2 fili per richiudersi su un carico che in questo caso è  l'etere termine dato a suo tempo.
Adesso stare a spiegare quanta è la percentuale di radiali necessari che forma deve avere ecc. è un terno al lotto, inoltre per chi ha le mani in pasta sà che in un sistema del genere non risonante variando il numero dei radiali e la disposizione come distanza dell'immagine si ripercuote sull'ipedenza finale dell'aereo comprese tutte le componenti reattive e capacitive che ne conseguono, motivo per cui utilizzando un trasformatore ad esempio 9:1 se ci si allontana dall'impedenza di progetto per via di oggetti vicini ho pseudo radiali si cade facilmente in inganno poiché il rapporto di ros si allontana troppo dal livello ideale ma questo lo crede chi non ha le idee chiare nel senso che magari l'aereo ha modificato la sua impedenza e magari si migliora il rendimento ma chi non conosce queste cose guarda il ros e siccome il trasformatore 9:1 ha un rapporto fisso si cade in inganno.
Ecco perché è  preferibile utilizzare i tuner CL  perche nonostante la loro bassa perdita hanno il grande vantaggio di adattare il range di impedenza portandolo al valore da noi richiesto.
Ci si cimenta in questi sistemi che utilizzano trasformatori fissi dovrà necessariamente lavorarci per fare una messa a punto decente, il rispetto delle sole misure non basterà ci vuole sempre olio di gomito perseveranza è un pizzico di fortuna.
Buon lavoro. 


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SWL-181-TO

Di tutta la discussione quoto:
Ad ogni modo, si fa come si può e ogni antenna è un mondo a parte.

E sottolineo l'importanza di questa affermazione.
Leggere leggere leggere.
Buon sabato a tutti.... vado a leggere.

user

Citazione di: SWL-181-TO il Sab 18 Aprile, 14:34 2020
Di tutta la discussione quoto:
Ad ogni modo, si fa come si può e ogni antenna è un mondo a parte.

E sottolineo l'importanza di questa affermazione.
Leggere leggere leggere.
Buon sabato a tutti.... vado a leggere.


Confermo che ogni antenna è un mondo apparte, è quello che si cerca di far comprendere alle nuove leve così come il leggere e rileggere fino a fare propi quei concetti fondamentali  necessari per poter rispondere alle sfide che si presenteranno sul campo.
Si perché teoria e pratica vanno insieme, se c'è carenza di una delle due nel mezzo ci sta il mare e per qualcuno l'oceano!
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charles_forever

Ora spezzo una lancia. Io, che sono l'autore della frase (ogni antenna è un mondo a parte), sono anche però quello che vorrebbe uniformare tutto. Ogni antenna è un mondo tutto suo, ma reagisce a leggi fisiche universali. Quindi, se noi scoprissimo tutte le variabili che entrano in gioco, sapremmo anche come neutralizzarne alcune e potenziarne altre.
Tutte le antenne sottostanno alla regola per cui devono "chiudere il circuito" con un cosiddetto contrappeso. Ma tale contrappeso a volte è celato nell'antenna stessa. Prendiamo ad esempio la famosa antenna CB "Ringo", che, a dire il vero, dovrebbe essere scritta "Ring-O". Il nome sottolinea la presenza di un anello alla base. Tale anello altro non è che la larga spira di un autotrasformatore a radiofrequenza, che porta l'impedenza a 50 Ohm ad una molto più alta, diciamo più di tremila Ohm.
Tale antenna, infatti, non è un'antenna risonante in quarto d'onda, ma a mezz'onda, solo che, anziché essere alimentata al centro, è alimentata ad un estremo. Quindi altro non è che un banale dipolo 1/2 onda. Per questo motivo tutte le mezz'onda, comprese le end-fed, non hanno nessun bisogno di radiali. E sono le uniche antenne, di fatto, a farne a meno, insieme a tutti i dipoli spostati dal centro, tipo presa-calcolata, Windom, ecc. Tutte le altre, che vanno invece a risonare sul quarto d'onda, o vicino a tale valore, devono averne.
Questo è il punto su cui studiare. E' vero che è buona cosa, soprattutto per ogni principiante, operare con mano sulla sua antenna autocostruita, e apprendere dalle situazioni, ma sarebbe bene anche che chi è appassionato di tale hobby ne cercasse anche un capo ed una coda, cioè partire da concetti chiari sulla carta, poi sperimentare. Tutto quello che sposta un'antenna teorica da un'antenna reale è il campo, la realtà. Un'antenna subisce gli influssi di grondaie, ringhiere, tetti, sottotetti in lamiera, il terreno umido, il terreno secco, il terreno roccioso, ma è pur vero che, vedendo gli effetti, si può, con cognizione di causa, risalire alle cause, e porvi rimedio in caso di condizioni inaspettate. Come i monaci Sancti Benedicti praticavano l'ordine "ora et labora", un radioamatore autocostruttore evoluto potrebbe praticare il motto "indaga e perfeziona", sia in senso ristretto e particolare, sia in senso allargato ed universale.

Charles
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
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Ciao Charles,  sarebbe riduttivo pensare che l'antenna a 1/2 onda non ha necessità di radiali di immagine perché nella realtà dei fatti necessitano eccome ma come tutti i ma è spiegato il motivo per cui se ne può fare a meno.
Il motivo sta nel fatto che spostando il punto di alimentazione in un ventre di tensione come conseguenza ci sarà una impedenza elevata, una resistenza verso terra alta con perdite modeste visto che la corrente sarà prossima a zero poiché ci troviamo in un nodo di corrente, con la conseguenza che non è strettamente necessario inserire i radiali anche se di fatto da sperimentazione e prove fatte vedasi ARRL book, QST ecc. il guadagno aumenta di almeno 1 Db.
Grazie a questo stratagemma di alimentazione a un estremo  il punto di massima irradiazione si ha in corrispondenza di un ventre di corrente che si verificherà alla distanza di un 1/4 d'onda più sopra del punto di alimentazione.
La famosa spira classico circuito adattatore di impedenza dotato di presa variabile tiene conto anche della capacità verso massa che l'antenna Ring-O ha nascosta nel suo supporto un manicotto isolato verso terra a cannocchiale che funge da capacità di accordo insieme alla famigerata spira sostituisce il classico accordatore CL, a quanto pare solo pochi si sono posti questa domanda, infatti la componente reattiva e quella capacitiva vanno equilibrate con questi due componenti alias induttanza e capacita che come detto prima sono presenti nell'antenna.
La descrizione tecnica è stata esposta in modo molto semplicistico e non approfondito poiché ci vorrebbero pagine e pagine.
Ovviamente questo è valido per antenne risonanti a 1/2 onda, la cosa diventa complessa quando si vuole applicare un principio simile per una antenna multibanda, il famigerato trasformatore 9:1 non può fare miracoli perché è un componente fisso e non variabile, infatti solo tagliuzzando a destra e a manca abbassa di qua e alza il filo di là nella migliore delle ipotesi si avranno risultati definiamoli accettabili e forse di compromesso ma quasi sempre sarà necessario lavorare di accordatore ho dentro ho fuori la radio con il cavo coax che mal digerisce i sisadattamenti e il famigerato un-un che lavorando fuori dalle sue caratteristiche si pappa la sua bella fetta di torta.
Ps; anche le 5/8 necessitano di radiali, provate a toglierli riaccordare l'antenna è scoprirete che ha performance simili a una 1/2 onda, ma una 1/2 onda con aggiunta di radiali scimmiotterà una 5/8 d'onda in quanto il suo take off sarà più alto rispetto alla 5/8 ma attenzione stiamo parlando di antenne risonanti e monobanda da non confondere con le non risonanti alias random.
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Avevo dimenticato un classico esempio parlando di 1/2 onda e radiali.
Prendiamo una classica antenna Americana la IMAX 2000, viene venduta come 5/8 d'onda e in qualche posto come 7/8 (termine farlocco) che copre gli 11 e 10 metri, lascerei perdere quella ridicola asserzione che è utilizzabile anche in 12 e 15 metri, BALLE statene certi, bene se applicate ad essa i radiali che vengono venduti separatamente sono optional il guadagno medio può arrivare a 1,2 Db. e credo sia verosimile perché io stesso ho fatto delle prove su tAle antenna.
Passiamo alla ANTRON A99 altra antenna a stelle e strisce da 1/2 onda per 11/10 metri, bene anche questa se viene dotata di radiali aumenta il suo guadagno di 1.2 Db.  che non è così poco, anche in questo caso ho avuto modo di provarla e confrontarla con altre antenne rilevando il modesto ma importante risultato.
È solo qualche esempio di prodotti commerciali dove il costruttore ha dichiarato qualcosa di vero, a differenza di altri che per vendere un prodotto e farlo apparire più competitivo dichiarano che non è necessario utilizzare dei radiali, cosa relativamente vera che andrebbe raccontata diversamente della serie "potete se volete farne a meno ma se desiderate le migliori performance li dovete installare",  ma è chiaro che a loro non conviene.
Meditateci sopra.
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