Scusate, il problema posto non è assolutamente "irreale", purtroppo, quando una barca fa naufragio in Atlantico, o in altri Oceani, spesso gli aerei da ricognzione sbagliano completamente coordinate. Famoso il caso della grande aviatrice Amelia Earhart, dove ancor oggi è sconosciuto il punto di caduta dell'aeromobile.
Dopo ovviamente aver lanciato un segnale di soccorso, poniamo sia esso in SSB o telefono satellitare, partono i soccorsi tempo permettendo. E cercano il mobile marittimo ed i suoi eventuali superstiti dove "credono" essi si trovino. E a volte fanno dei buchi nell'acqua paurosi. Dato che in centro Atlantico ci si può trovare di fronte ad una fauna non troppo amichevole (squalo tigre, squalo pinna bianca Oceanico, Grande squalo bianco, squalo azzurro, squalo makò, ecc. ecc.), più tardano i soccorsi, meno sopravvissuti si trovano.
Che io sappia, una volta c'erano in commercio delle boe sonore, che mandavano un segnale, ce n'erano di 2 tipi, una mandava un segnale ad Onda Media, una in VHF, tipo 121 MHz, erano definite, in Inglese, "Call buoy". Non so se esistano ancora, ma sicuramente o in rete o attraverso un buon negozio di nautica, o presso le Capitanerie si dovrebbe riuscire a saperlo.
Come la boa toccava l'acqua, iniziava a lanciare il segnale di emergenza. E bastava goniometrarlo per trovare con sufficiente precisione il punto vero.
Charles