Per capire il digitale bisogna provarlo ma intanto tieni presente che raramente si usa in diretta, sui ripetitori invece offre il massimo delle sue potenzialità, ogni ripetitore è generalmente collegato con gli altri attraverso internet formando così una rete mondiale e le tre reti di ripetitori usati dai radioamatori, DMR, C4FM e D-Star, sono a loro volta interconnesse tra loro formando una unica rete mondiale, ottimo sistema per mettere in comunicazione chiunque e in qualsiasi parte del mondo usando anche un semplice portatile.
A display inoltre, a seconda del modo usato appare il nominativo nome e cognome posizione e direzione del corrispondente grazie al GPS o alle coordinate inserite manualmente, c’è anche la possibilità di inviare messaggi di testo e addirittura di sfruttare il roaming che permette quando si è in mobile di cambiare automaticamente ripetitore quando si perde il segnale proprio come per i cellulari, non da meno ad esempio in DMR la possibilità di avere due comunicazioni contemporanee sulla stessa frequenza, i famosi Slot1 e Slot2 , non dimentichiamo anche la possibilità di cambiare room e quindi scegliere una nazione diversa a cui collegarsi oppure room di argomentazione diversa, ci sarebbero poi tante altre cosa da aggiungere ma mi fermo qua.
Il DMR è quello più usato ma anche più complicato da programmare ma anche senza sapere nulla basta caricare un codeplug già pronto e poi magari personalizzarselo, in ogni caso è importante sapere le basi del DMR e come comportarsi sulla rete dei ripetitori poiché ci sono delle regole da rispettare per non creare caos o malfunzionamenti.
Il C4FM invece è in pratica pronto all’uso, inserisci il nominativo e via, non sto invece a elencare le potenzialità sennò scrivo un libro.
Il D-STAR anche se è stato il primo e vecchio di oltre vent’anni e oggi è il meno usato e anche di ripetitori non ce ne sono tantissimi, la configurazione invece è più semplice del DMR è si fa direttamente dalla radio.
Di buono in tutti questi sistemi è che non esistono disturbi fruscii o evanescenza del segnale, il segnale risulta sempre come se fosse a fondo scala, poi chiaramente quando è troppo basso, per essere decodificato correttamente avvengono i famosi spacchettamenti ma questo è normale.
Infine la modulazione a me non da fastidio come invece qualcuno sostiene, certo non è naturale e tende al robotico ma questo è dovuto alla scarsa larghezza di banda di questi sistemi, alla fine è solo una questione di abitudine.
Altra cosa interessante è la possibilità di avere un proprio HotSpot quindi di fatto un ripetitore simplex e questo è utilissimo soprattutto quando non si ha alcun ripetitore raggiungibile, lo colleghi tramite WiFi al router e hai creato un accesso via radio alla rete dei ripetitori, roba che oggi è di ordinaria amministrazione ma che in passato era pura fantascienza.
Considera inoltre l’idea dei aprire un nodo Wires-X con l’apposita interfaccia Yaesu HRI-200 avendo così a disposizione una sorta di Echolink per la rete C4FM.
Al di la di tutto questo però, sei tu che devi provare e decidere se ti interessa o meno.