Opinione su accordatore MFJ 986

Aperto da Nettuno, Mer 18 Gennaio, 03:31 2023

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Nettuno

Qualcuno mi sa dire come va il tuner MFJ 986 https://amzn.to/3E9wKAF con condensatore differenziale?
Vale la pena rispetto a quello con 2 condensatori?
Grazie

Radioso

Quando ce l'avevo mi accordava di tutto quindi non posso che dare una valutazione positiva visto che essendo un accordatore è l'unica cosa che deve fare.

Qualcuno si lamenta di alcuni possibili difetti tipo che bisogna ingrassare spesso i cuscinetti di regolazione dell'induttore, altri lamentano che dopo un certo periodo di utilizzo inizia ad accordare male oppure che gli strumenti ad aghi non sono precisi ma sono problematiche comuni e nessuno è perfetto ma sopratutto si tratta di problemi limitati alle singole unità e non al modello in sé.

Se ti serve un accordatore da usare con un amplificatore da 500 watt non troverai di meglio a questo prezzo ma attento anche alla versione, è meglio preferire quelle più recenti a quelle più vecchie che se non erro risalgono agli anni 80.
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RadioLino

Dipende da quali antenne vuoi accordare, se hai stazionarie troppo alte questo non ce la fa ma se sono modeste lavora bene, magari se prendi un Palstar ATK2D è meglio perché la differenza con quello a due condensatori è minore.

Luciano

E' un po' meno efficace di rispetto a quelli con due condensatori ma accettabile, questo è quello che ho verificato io, ottimo però per essere sfruttato con un'amplificatore considerando il rapporto potenza supportata e costo.
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NANO

L'MFJ-986, cosi come il Palstar AT-500, sono una versione modificata del classico accordatore a T. Al posto di due condensatori variabili serie si usa un condensatore variabile differenziale.  In questo modo si eliminano molti punti di accordo del T dove, se non si segue la giusta procedura, si ottiene l'accordo ma con una perdita elevata. Con la configurazione a condensatore differenziale questi punti non esistono semplificando la procedura di accordo. In pratica hai solo due comandi da tarare.
T con condensatore differenziale :


MFJ-986 :


Palstar AT-500 :
image host










Claudio

Domanda: ma perché vuoi comprare questo al posto di uno classico?
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tecnico

Se leggi il post precedente al tuo lo scopri.
Una spiegazione semplice ed efficace.
Non ho bisogno di indossare maschere. Posso piacere o non  piacere, non è un problema mio. Del resto nemmeno a me piacciono tutti. Anzi mi piacciono in pochi. Molto pochi. Anzi quasi nessuno.

Claudio

Non intendevo come scelta tecnica ma personale.
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NANO

Vi alllego un articolo apparso su QST di gennaio '95 che spiega come un T puro possa trovare dei punti di accordo con elevate perdite e quale e' la procedura da eseguire per trovare il punto di accordo corretto accompagnato da una minore perdita. E' in Inglese, lo so, ma ho sottlineato in giallo le parti piu' importanti.
Un altro discorso che si deve fare riguardo al T puro e' che risulta un filtro passa alto. Questo significa che se in ingresso ho un trasmettitore che emette un segnale "sporco" con contenuti armonici elevati, questi passano facilmente. In media, dopo la frequenza del punto di accordo si ha un effetto passa basso abbastanza blando dell'ordine di -10dB.
Se qualcuno ha una eta' non piu' giovanissima si puo' ricordare lo schema di Lew McCoy che modificava il T puro introducendo un variabile in ingresso verso massa. Questo variabile aveva i due statori separati ma i due rotori in comune e cioe' sulo stesso albero e quando uno aumentava la capacita', l'altro la diminuiva.
Lo schema e' il seguente :

Vi ricorda qualcosa?. A me si e cioe' i famosi MAGNUM MT-3000 che erano costruiti secondo tale schema. Con tale espediente si ottiene un filtraggio passa basso in uscita dall'accordatore di almeno -25dB, ben superiore ai -10dB del T classico.
Vi domanderete perche' oggi quasi tutti gli accordatori a T sono di tipo T puro. La risposta e' semplice : il risparmio nella produzione.
Se si esegue il diagramma di Bode della risposta dell'accordatore in funzione della frequenza si nota quanto ho scritto.
Per chi ne avesse voglia posso inviargli i grafici ottenuti da un T puro e un T secondo Lew McCoy e cioe' il Magnum MT3000.
Con il T puro, come leggerete nell'articolo allegato, il range di accordo e' notevole in quanto accorda su tutti e 4 i quadranti della Carta di Smith, ma occorre seguire la procedura corretta per evitare che parte della potenza inviatagli si perda in calore per effetto Joule.
Scusate per la lungaggine ma ho ritenuto opportuno chiarire alcuni punti perche' la scelta di un accordatore non e' cosi' facile e dipende dall'impedenza di di carico ZL (antenna) che si deve adattare e dalla frequenza.








NANO

Per concludere il discorso, ho simulato sulla Carta di Smith l'accordo per un carico  ZL=2200+J800 OHm. Prima con un T puro e seguendo la procedura descritta nell'articolo (mantenendo alla max capacita il condensatore di uscita).

Come si vede  si ottiene l'accordo ma, guardando il diagramma di Bode in alto a destra (riquadro in verde) che mostra la funzione di trasferimento dell'accordatore al variare della frequenza, si vede che dopo i 3.5 MHz l'attenuazione cala leggermente e si stabilisce a -10dB allo stop di 17.5MHz.
Adesso utilizziamo lo schema di McCoy con lo stesso carico ZL e alla stessa frequenza  3.5MHz ottenendo :

Si ottiene ancora l'accordo ma inserendo una variabile in piu' abbiamo la possibilita' di avere una banda passante minore e cioe' realizzare un filtro passa basso piu' performante. Guardate lo stesso riquadro verde e vi accorgerete che adesso la pendenza dopo i 3.5 MHz e' decisamente maggiore e allo stop di 17.5 MHz arriva a -25dB. Se lo stop fosse a 30 MHz si leggerebbe una attenuazione di -35dB mentre con il T puro rimarrebbe ferma a -10dB.
Io persnalmente ho unMT-3000A acquistato circa 40 anni fa' usato alla fiera di Gonzaga e devo dire che si e' sempre comportato magnificamente. Unico neo non accorda i 160 metri in quanto la induttanza e' troppo poca.
Detengo anche un MFJ T puro che accorda bene anche lui solo che, come visto, si comporta come un filtro passa alto.
Se aprite un MFJ o anche un Palstar e lo mettete a confronto con l'interno di un Magnum vi rendete subito conto della enorme differenza costruttiva. L'induttanza con una sezione di filo maggiore (quindi meno perdite in caso di forte disadattamento da correggere), variabili generosi con distanze tra le lamelle elevate e capaci di gestire tensioni altrettanto elevate. Insomma una classe superiore. Doppia scatola metallica di contenimento per un effetto schermante superiore.
La mia non e' una elegia al Magnum ma e' una considerazione che tutti possono fare aprendoli e mettendoli a confronto.
Spero di essere stato utile.







RadioLino

Considerazioni tecniche utilissime anche se certamente non comprensibili a tutti per la complessità della materia, attendiamo però ora il commento di Nettuno.

CitazioneIo personalmente ho un MT-3000A acquistato circa 40 anni fa
Sei fortunato ad avere un vecchio Magnun e perfettamente funzionante, io ho avuto un Magnum MT-800DX, venduto ma pentito poco dopo. :)

NANO

Tutti gli accordatori Magnum usano la circuitazione di Lew McCoy e cioe' con il doppio condensatore in ingresso, anche l'MT-800.

RadioLino


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