Quale è il massimo ROS "accordabile"?

Aperto da tmmlrd, Ven 27 Novembre, 08:09 2020

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Senza nome 1

"In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei" (Disclaimer)

tmmlrd

So che molto dipende dall'accordatore (e non solo dalla fisica) ma siccome non ho idea chiedo una indicazione...

Sto provando ad accordare un'antenna con stilo di 2m e bobina alla base, del tutto simile a questa:
https://www.hamuniverse.com/w5altverticalantenna.html

sono i primi tentativi di autocostruzione in HF e non ho idea di cosa potermi aspettare, la misuro con il NanoVNA https://amzn.to/3uyMFDH ed in alcune bande ottengo un ROS di 3 o 4 (che penso sia accordabile), in altre ottengo 10 o 15, che è sicuramente molto alto, ma non ho idea se sia compensabile con un accordatore...

Che mi potete dire in base alla vostra scienza e/o esperienza?

P.S. a leggere in giro (ad es. il link che ho indicato, ma anche i vari manuali sulle antenne tipo quello di Nuova Elettronica o quello della ARRL) sembra tutto più facile, poi quando metti le mani all'hardware e ad uno strumento di misura scopri che il radiantismo è un'arte molto più che una scienza...  ;D
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user

Cribbio, ma perchè ti butti su progetti quasi inutili?
L'antenna installata dentro le mura di casa è la peggiore scelta che ci possa essere è non è scienza personale è la fisica che c'è lo insegna!
Tu leggi un articolo scritto da un OM Americano dove tutte le case ad eccezione degli edifici nel Down Town sono in stragrande maggioranza legno è non hanno nulla a che vedere con le nostre abitazioni.
Non esiste la definizione qualè il maggior ros accordabile poichè ad esempio una linea a scaletta opera tranquillamnete con ros di 10:1 ed evidentemente un accordatore bilanciato è in grado di coniugare le due impedenze bassa da una parte ed alta dall'altra e invertendo la capacità tra l'entarta e l'uscita anche l'opposto.
In linea generale quando il ros è prossimo a 3:1 l'accordatore di stazione e quello incorporato nelle moderne radio è già al limite poichè in quelle condizioni le perdite sono già elevatissime.

Per concludere l'antenna che tu vorresti accordare necessita di radiali come anche nel'articolo è indicato, la messa a punto è laboriosa e probabilmente un condensatore variabile https://amzn.to/3iRY4Mh potrebbe essere utile.
Fare esperienza è molto istruttivo ed anche gratificante quindi continua.
Ti auguro un buon lavoro.
Guarda articoli radio su Amazon https://amzn.to/3PV90GL

IK3OCA

Ciao Tmmlrd, ciao a tutti! Siamo tutti d'accordo che un'antenna interna alla casa non è la scelta migliore, come giustamente fa presente , ma a volte tocca fare di necessità virtù; gli Americani dicono che è "meglio poca antenna che nessuna antenna" e hanno ragione; personalmente ho installato spesso antenne interne nelle case vacanze, niente potendo fare di più, riuscendo a fare discreti QSO.

Riguardo alla domanda se e quando un'antenna è accordabile, la risposta è praticamente sempre, in linea teorica, perchè si tratta di "semplicemente" di utilizzare dei componenti reattivi che compensino con il segno contrario, secondo il teorema della coniugazione delle impedenze, le reattanze che presenta l'antenna.
Nella pratica si devono valutare delle cose: il ROS indica lo scostamento fra l'impedenza dell'antenna e quella del trasmettitore, ma non indica se l'impedenza  dell'antenna sia maggiore o minore di quella del trasmettitore, dato che in entrambi i casi il ROS, che è un rapporto, può essere in entrambi i casi identico, e si tratta quindi di capire l'entità dell'impedenza con cui si ha a che fare.

Se l'antenna presenta un'impedenza molto alta ciò comporta tensioni molto alte ai capi dell'antenna e, in questo caso, i limiti s'incontrano per perdite di isolamento; se, al contrario, l'impedenza dell'antenna è molto bassa, allora si tratta di correnti molto alte, e in questo caso il limite è costituito dalle perdite per le resistenze ohmiche del circuito.

Però i radioamatori sono ingegnosi e riescono a cavarsela anche nei casi estremi: ecco un esempio di come sì è potuto accordare un'antenna con ROS di 2609:1 (!!!): allego copia del relativo articolo comparso su ARRL Antenna Compendium 3 riguardo ad una piccola antenna niente male, nella prima pagina è indicato il ROS (SWR) da compensare.

Il testo è in inglese, saprai cavartela, se del caso mi chiedi.

73 Rosario


IU2IDU

Quoto la risposta di IK3OCA....in ogni caso bisogna capire la natura del ROS per capire come eventualmente gestirlo.

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


tmmlrd

Beh, l'antenna na indoor mi sembrava pratica per l'inverno...   ;)
Ho anche in ponte qualcosa a filo per sfruttare i 10 m di balcone che ho, sto pensando ad un dipolo o Long wire https://amzn.to/3h7Z9z3 o dipolo caricato... però queste vanno bene solo per l'estate  ;D
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user

Citazione di: tmmlrd il Ven 27 Novembre, 23:09 2020
Beh, l'antenna na indoor mi sembrava pratica per l'inverno...   ;)
Ho anche in ponte qualcosa a filo per sfruttare i 10 m di balcone che ho, sto pensando ad un dipolo o Long wire https://amzn.to/3h7Z9z3 o dipolo caricato... però queste vanno bene solo per l'estate  ;D

Antenna indoor  se ai un sottotetto in legno.
Se il tuo balcone è lungo 10 Mt invece delle cariche usa il carico lineare che risulta più efficiente non devi avvolge bobine solo piegare e distanziare, è se usi un filo per trasformatori risulterà quasi invisiblle.
Guarda articoli radio su Amazon https://amzn.to/3PV90GL

GianlucaB

Non conosco il nano Vna, ma l'analizzatore di antenna, come dice il nome stesso serve ad analizzare i parametri di antenna.
Quindi prima cosa impedenza dell'antenna , e quando questa non è 50 Ohm, leggere se c'è una componente induttiva oppure capacitiva da andare ad eliminare per portare l'impedenza a 50 ohm.
Dalla componente induttiva o capacitiva si capisce se l'antenna è tropo corta o troppo lunga, cosa verificabile anche dal grafico, in cui si vede dove risuona l'antenna.
Ovviamente tutto è accordabile, dipende semplicemente dal sistema di accordatura, alcuni accordatori possono accordare impedenza fino a 300 ohm, altri fino a 1000 ohm, altri anche di più.
Qua poi si apre una diatriba che và avanti da sempre, ovvero una antenna non risonante accordata tramite un accordatore, e una antenna risonante funzionano allo stesso modo?
Io ritengo di no, ed è solo una mia convinzione magari sbagliata, ma io ritengo che una antenna che si discosta molto dai 50 ohm, non sia molto efficiente, soprattutto in ricezione, altrimenti compro un bel accordatore, poi mi accordo la ringhiera del terrazzo, oppure lo stendibiancheria in alluminio, ed evito anche di acquistare antenne e salire sul tetto.

tmmlrd

Citazione di:  link=topic=6057.msg47126#msg47126 date=1606542128
Citazione di: tmmlrd il Ven 27 Novembre, 23:09 2020
Beh, l'antenna na indoor mi sembrava pratica per l'inverno...   ;)
Ho anche in ponte qualcosa a filo per sfruttare i 10 m di balcone che ho, sto pensando ad un dipolo o Long wire o dipolo caricato... però queste vanno bene solo per l'estate  ;D

Antenna indoor  se ai un sottotetto in legno.
Se il tuo balcone è lungo 10 Mt invece delle cariche usa il carico lineare che risulta più efficiente non devi avvolge bobine solo piegare e distanziare, è se usi un filo per trasformatori risulterà quasi invisiblle.

Carico lineare? Intendi una antenna a spirale? Spiegami meglio...
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tmmlrd

Citazione di: GianlucaB il Sab 28 Novembre, 10:16 2020
(...) altrimenti compro un bel accordatore, poi mi accordo la ringhiera del terrazzo, oppure lo stendibiancheria in alluminio, ed evito anche di acquistare antenne e salire sul tetto.

Sai che ho il tubo della grondaia del palazzo a fianco che mi scorre a mezzo metro dal terrazzo?
Ho una tentazione di fare come dici tu... prima o poi ci provo!
;D

P.S: Adesso poi il Comune ci ha attaccato pure la luminaria di Natale, tutto rame gratis da sfruttare!!!
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IK3OCA

Salve Tmmlrd, ciao a tutti! Io ho trasmesso a lungo mediante la grondaia + un contrappeso attaccato al termisifone + un accordatore e mi sono fatto sentire discretamente.
Secondo me un buon trucco sta nell'impiegare antenne GRANDI, indipendentemente dalla loro risonanza, che crei mediante l'accordatore, come, per esempio, la grondaia.
Questo perchè l'antenna grande ha sempre un rapporto fra resistenza di radiazione e resistenza ohmica molto maggiore (= efficienza) rispetto ad un'antenna piccola, in cui la bassa o bassissima resistenza di radiazione assume valori prossimi o addirittura minori della resistenza ohmica, diventando poco o pocchissimo efficiente.
Il tutto, come ripeto, indipendentemente dalla risonanza.

Quindi se intendi farti un'antenna interna, falla GRANDE; io ho avvolto un filo tutto attorno ad una libreria che occupa tutta la parete (circa 16 metri di filo) e mi sono fatto sentire in 7 MHz con sopresa da parte di un amico OM che era con me e che si è messo a cercare il trucco... che non c'era  ;D; la stessa cosa non sarebbe accaduta con un filo di 3 metri, per quanto accordato con bobine o altro.

Spero di essere stato utile, 73 Rosario


nuvistor

Mi astengo da commenti.
Sarebbero abbastanza irriverenti.
Le antenne non sono sacchi di patate e sale qb.
In rete trovi documentazione a iosa. Se vuoi evitare castronerie magari procurati il semplice manuale Antenne di Nerio Neri. https://amzn.to/3YboKrd


IW3HQD

Chissà perché quando sento parlare di accordatori mi viene l'orticaria...
Ancor di più quando leggo che "si può fare risuonare tutto"....
L'accordatore è una truffa legalizzata: inganna le antenne, inganna l'apparato, inganna l'operatore.
Ovvio che in talune circostanze uno deve fare di necessità virtù, ma vincolare la propria stazione al risultato di un accordatore lo trovo abbastanza una contraddizione in termini.
Accordare la grondaia di casa per farsi sentire "discretamente" mi ricorda la storia di quello che aveva accordato la rete del letto.
Personalmente penserei molto di più a una corretta configurazione di antenna, partendo dal presupposto che sono davvero pochi i fortunati che hanno spazio e denaro per montare un'antenna per ogni banda. Quindi è necessario capire quali sono le frequenze maggiormente appetibili e lì concentrare tutti i propri sforzi. Senza accordatore.
73 de IW3HQD

nuvistor

Sono dell'idea che è meglio lavorare bene una banda che 4 male.
Non demonizzo l'accordatore che uso talvolta in portatile.
Ma francamente sul resto ci sarebbe molto da dire.
L'antenna grande è come il pennello Cinghiale?

IK3OCA

Nuvistor non è necessario astenersi dai commenti, questo è un forum libero, compresa l'ostentazione dell'ignoranza, quindi puoi esprimerti, compresa la tua teoria sui cinghiali. Amichevolmente.

Per qualcun altro dico che mi spiace che dopo tanti anni ancora non si sia ancor appreso cosa significhi antenna risonante e non, il perchè di un accordatore e come funziona.
Non voglio offendere nessuno, ma sussiste con evidenza il problema, non da poco, che tanti radioamatori non leggono e tramandano da uno all'altro nozioni errate.

Ho già scritto e postato in questo forum più di qualcosa in proposito riportando quanto è stato detto non da me, ma da persone con induibbia preparazione e competenza, ed evidentemente non è stato letto, e che i radioamatori non leggano, o leggano poco, francamente mi spiace veramente, perchè amo la radio e mi sento vicino a chi la pratica.

Sono però disponibile a postare di nuovo quanto è necessario sapere, e per il momento quando è stato dimostrato anche coi fatti da IZ2UUF sulla risonanza o meno delle antenne, ultimo di una serie di competenti che tenta di spiegare, scrivendo, ciò che ... poi non viene letto.

https://www.iz2uuf.net/wp/index.php/2014/01/09/la-leggenda-dell-antenna-risonante/

73 Rosario








GianlucaB

Citazione di: IK3OCA il Dom 29 Novembre, 18:51 2020


https://www.iz2uuf.net/wp/index.php/2014/01/09/la-leggenda-dell-antenna-risonante/



Questa storia a me non mi convince, il radioamatore non ha fatto una antenna random, ma ha costruito un dipolo che presenta una impedenza di 450 ohm, e guarda caso alimentato con una linea a 450 ohm.
Perchè non rifà le prove alimentando l'antenna con un cavo coassiale a 50 ohm come è normale che sia?

Nei suoi test ha pure scoperto che una antenna lunga 14 metri guadagna di più di una antenna lunga 5metri o 10 metri..



Un pò come prendere una antenna windom, e poi spacciarla per un filo random alimentato in un punto a caso, per far vedere che funziona bene su tutte le bande, e magari essendo più lunga di un normale dipolo ha anche un guadagno maggiore...

IK3OCA

Riprendo l'argomento appena lasciato, perchè vorrei curare l'orticaria di IW3HQD che si manifesta quando sente parlare di accordatori e di far risuonare tutto e ce lo dobbiamo tenere sano e in forma.

Vediamo se ci si riesce un po' con le parole di Walter Maxwell W2DU nel suo libro "Reflections:Transmission Lines and Antennas" pubblicato da ARRL, dove a pagg. 13 - 14 dice testualmente:

" The antenna tuner really does tune the antenna to resonance, in spite of opinions to the contrary of those who are unaware of the principles of conjugate matching. The tuner obtains a match, by which all reactances throughout the entire antenna system are canceled, including that of the off-resonant antenna, thereby tuning it to resonance.".

Traducendo: l'accordatore realmente accorda l'antenna alla risonanza, a dispetto delle opinioni contrarie di chi è all'oscuro dei principi della coniugazione delle impedenze. L'accordatore ottiene un accordo con cui tutte le reattanze vengono cancellate nell'intero sistema di antenna, compresa l'antenna non risonante che viene così accordata alla risonanza.

Ovviamente per rendersi completamente conto della logica che vi è a monte di tutto ciò si dovrebbe leggere il libro di Walter Maxwell, che fu un esperto di trasmissione in sistemi satellitari e che fin dagli anni 70 ci stupì con i suoi articoli di chiarimento sugli argomenti ROS, risonanze e accordatori.

Però, caro IW3HQD posterò altro materiale fino a... completa guarigione ;D.

73 Rosario


LOZIOPINO

Quindi il mondo è pieno di idioti che costruiscono antenne, quando basterebbe costruire accordatori.
Antenne belle lunghe (facciamo un armadio 6 ante e 2 comodini?).
No MORE Power
Too much power, little intelligence.

IK3OCA

Salve, per Gianluca B direi che i dubbi sono non solo ammissibili, ma anche spessissimo necessari per giungere al vero, però io non ho la competenza per replicare essendo di ben altra scuola, direi di rivolgerti direttamente a Davide IZ2UUF sul suo sito, è gentilissimo e credo che potrà chiarire quanto desideri; se non riesci dimmelo, ho modo di contattarlo.

Per quanto riguarda Ziopino faccio presente che la maleducazione qui non è ammessa, nemmeno quando si traveste da ironia per coprire qualche malcelabile ignoranza.
Esistono anche modi civili o semplicemente gentili per approcciarci, non ti pare? Per favore evita quella roba con me.

73 Rosario





nuvistor

Si, direi che è meglio se contatti UUF, sicuramente sarà illuminante.
E lasciamo armadi e comodini dove stanno, che le antenne vere sono un'altra cosa.
Se poi vediamo che aziende come MFJ https://amzn.to/3uVENwh cessano di produrre antenne in favore di accordatori... Allora ne riparliamo, e le antenne le compriamo da Mondo Convenienza o dal lattoniere.

IK3OCA

Sempre per IW3HQD che soffre e va guarito dell'orticaria (io scherzo, non se la prenda..... ;D) e per tutti gli interessati aggiungo ciò che ci spiegò l'ing. Alberto Ridolfi I4TIJ riguardo all'argomento ROS, antenne non risonanti e accordatori, rifacendosi anche a quanto scrisse Walter Maxwell.

https://digilander.libero.it/i2viu/doc/ros.pdf

In breve, e fra l'altro (si deve leggere tutto) l'ing. Ridolfi dice:

- Il radiatore di un sistema di antenna non deve essere risonante come lunghezza fisica per assorbire la massima corrente, la linea di alimentazione non deve avere lunghezze particolari e un consistente disadattamento nel collegamento linea-antenna non impedisce al radiatore di assorbire tutta la potenza attiva disponibile.

- Se un opportuno adattatore annulla tutte le reattanze dovute a un radiatore non risonante e a una linea di lunghezza qualsiasi disadattata al carico, il sistema di antenna è risonante, il disadattamento è annullato, nel radiatore scorre la massima corrente e tutta la potenza attiva disponibile all'inizio della linea viene assorbita dal radiatore.

Augurando pronta... guarigione a IW3HQD  :D spero di essere stato utile anche ad altri.

73 Rosario





GianlucaB

Il punto é che l'accordo dell'antenna serve per ottenere la stessa impedenza della linea e dell'apparato radio.
Poi però l'antenna deve poter irradiare bene, e ricevere bene, ovvero deve essere efficiente.
Se prendo un filo di rame inizio ad avvolgerlo a formare una bobina, avvolgo fino ad ottenere una impedenza di 50 ohm, alla fine non ho costruito una antenna, ma ho costruito un carico fittizio.
Quindi nel tentare di costruite antenne a caso, e poi accordarle con accordatore, c'è da fare attenzione ad aver costruito una antenna, e non un qualcosa che assorbe tutta la potenza   senza riflettere nulla, ma irradia quasi il nulla, al pari di un carico fittizio. https://amzn.to/3iUbOpS

IK3OCA

Salve, concordo con GianlucaB che l'antenna debba essere efficiente e, per ottenerla, bisogna che avvenga un favorevole rapporto fra la resistenza di radiazione e perdite, dati da: [Resistenza di radiazione : (Resistenza di radiazione + perdite ohmiche)].
Per il calcolo della resistenza di radiazione la formula che ho trovato io è: [40 x ((pigreco x lunghezza dell'antenna : lunghezza d'onda in metri)al quadrato)].

L'antenna-gomitolo di Gianluca presenterà una resistenza di radiazione indecente in rapporto alle perdite, come accennato, e qualcosa irradierà, ma tanto poco :D ; il tutto potrà essere accordabile per adattare le impedenze fra generatore e carico, ma senza che ciò possa migliorare l'intrinseca capacita di irradiazione dell'antenna-gomitolo, che, ad accordo raggiunto, dissiperà in calore la massima parte dell'energia ricevuta.

73 Rosario



user

Citazione di: IK3OCA il Dom 29 Novembre, 22:35 2020
Salve, concordo con GianlucaB che l'antenna debba essere efficiente e, per ottenerla, bisogna che avvenga un favorevole rapporto fra la resistenza di radiazione e perdite, dati da: [Resistenza di radiazione : (Resistenza di radiazione + perdite ohmiche)].
Per il calcolo della resistenza di radiazione la formula che ho trovato io è: [40 x ((pigreco x lunghezza dell'antenna : lunghezza d'onda in metri)al quadrato)].

L'antenna-gomitolo di Gianluca presenterà una resistenza di radiazione indecente in rapporto alle perdite, come accennato, e qualcosa irradierà, ma tanto poco :D ; il tutto potrà essere accordabile per adattare le impedenze fra generatore e carico, ma senza che ciò possa migliorare l'intrinseca capacita di irradiazione dell'antenna-gomitolo, che, ad accordo raggiunto, dissiperà in calore la massima parte dell'energia ricevuta.

73 Rosario

Ciao Rosario, ai fornito  delle buone indicazioni di persone che si sono prodigate per cercare di spiegare quello che molti non comprendono perchè non si documentano a sufficienza.
Si continua a confondere il vero lavoro che svolge un tuner, il tuner è un trasformatore variabile  bassa perdita adattabile in step-up ho in step-down, il massimo trasferimento si ottiene collegandolo direttamente all'antenna, se di mezzo c'è  il cavo coassiale le perdite nel cavo per disadattamento elevato saranno devastanti infatti fanno quasi tutti così per un loro incauto uso.
È utopistico pensate di trasmettere con la rete del letto, la grondaia, la carcassa dell'auto, lo stendino ho il ferro da stiro, chiaro che si possono accordare ma la resa è pari a un chiodo.
Le antenne non risonanti installate seriamente come una analoga  risonante che deve essere  di lunghezza appropiata farà la sua parte e darà la  stessa soddisfazione di una risonante con il vantaggio che si potrà utilizzare su molte bande senza trappole e  bobine varie utilizzando sempre lo stesso tuner.
Ma come sempre il prezzo da pagare è quello di collegare il tuner all'antenna.
Con ciò concludo.
Che vuole sapere di più trova in rete tutto.
Che desiderata restare con le propie opinioni lo faccia pure siamo in democrazia.
Ma se non sapere e non conoscere per favorevole smettetela di scrivere ridicole sciocchezze.
Saluti per tutti.

Guarda articoli radio su Amazon https://amzn.to/3PV90GL

LOZIOPINO

La mia ignoranza non è malcelata, anzi la ostento.
Ebbene si, sono ignorante in materia di antenne Scavolini&Scovolini.
Quindi, come è nella mia natura, cercherò di informarmi presso i migliori negozi di arredamento della zona.
Poi, ma solo poi, sposterò il mio interesse verso le grondaie.
Buone cose e buoni QSO.




Citazione di: IK3OCA il Dom 29 Novembre, 20:04 2020
Salve, per Gianluca B direi che i dubbi sono non solo ammissibili, ma anche spessissimo necessari per giungere al vero, però io non ho la competenza per replicare essendo di ben altra scuola, direi di rivolgerti direttamente a Davide IZ2UUF sul suo sito, è gentilissimo e credo che potrà chiarire quanto desideri; se non riesci dimmelo, ho modo di contattarlo.

Per quanto riguarda Ziopino faccio presente che la maleducazione qui non è ammessa, nemmeno quando si traveste da ironia per coprire qualche malcelabile ignoranza.
Esistono anche modi civili o semplicemente gentili per approcciarci, non ti pare? Per favore evita quella roba con me.

73 Rosario
No MORE Power
Too much power, little intelligence.

tmmlrd

Scusate ma a me dispiace sempre quando si entra in polemica tra di noi.

Un conto è correggere gli errori tecnici e aiutarsi a capire e a studiare testi e prove di chi tra di noi è più preparato. Un altro conto è preferire una soluzione piuttosto che un'altra, non siamo mica tutti uguali, anche come tendenze personali intendo... un esempio: io ho provato il Dstar e non mi diverte, ma ci sono tanti di noi che se non hanno l'hotspot in tasca non accendono nemmeno la radio. Che problema c'è in un caso o nell'altro? Poi ci si può confrontare coloritamente come si vuole i nsostegno della propria fazione, ma sempre senza inutili polemiche. Così uno può preferire sperimentare con un accordatore, che ad un altro fa venire male perché sprecare anche solo un mW lo ritiene un reato. Il radiantismo è talmente vasto che c'è posto per tutti.

Uno si diverte ad accordare la grondaia e gode della propria creatività se riesce a farsi ascoltare a 10 km? Che problema c'è?

Uno ha un ettaro di spazio per installarci una decina di dipoli a partire dagli 80m di lunghezza in giù e gode a farsi ascoltare dall'Antartide con 1 W? Benissimo.

Uno vive in appartamento e per passare qualche serata nella pace familiare avvolge un filo intorno all'armadio (senza farsi vedere dalla moglie!) e trasmette con quello? Ben venga!

E buon divertimento a tutti.

Io sono convinto che se chi accorda la rete del letto per una volta prova un bel dipolo (se ne ha lo spazio) e se chi ha un traliccio con yagi multibanda sulla testa prova ad accordare la ringhiera del balcone, tutti e due avranno aggiunto qualcosa al proprio bagaglio. E poi sceglieranno quale è la cosa più divertente per loro.
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nuvistor

Penso che l'intervento di  sia il più centrato.
È vero che sperimentare è alla base del nostro hobby, quindi ben vengano tutti i test (anche o più arditi). Ma non deve pensare l'OM novizio di sostituire o bypassare un elemento come l'antenna in favore di soluzioni che, sia pur apparentemente funzionanti, lasciano il tempo che trovano.
L'antenna a telaio da retroarmadio esisteva già negli anni 40/50 e veniva venduta come soluzione per l'ascolto casalingo delle onde corte. Casualmente ne possiedo ancora una  nuova.

IW3HQD

Ringrazio l'amico @IK3OCA per i suoi rimedi "medicamentosi"!  çç11
Certo il fatto di discutere sull'accordatura di un'antenna è vecchio come il mondo e credo che da questa discussione emergeranno pochi elementi utili a dipanare questa intricata matassa. Pero mi piace, è stimolante e credo che ogni confronto porti in sé del buono.
Ciò detto, a questo punto credo che si tratti di focalizzare la nostra attenzione sul grande bivio cui ci si trova davanti: accordatore da palo / accordatore da stazione. Sul primo c'è poco da dire: installazione laboriosa, manutenzione parimenti difficile soprattutto con certe configurazioni di antenna. Ma forse è quello che si avvicina di più alla soluzione del problema, lavorando direttamente sull'antenna e non anche su tutta la campata di cavo. Sul secondo preferisco non esprimermi poiché non la ritengo una soluzione, ma un problema che si aggiunge ad altri problemi.
Tutto chiaro sul discorso disadattamento d'impedenza.
Tutto chiaro anche su quello dell'efficienza intesa come rapporto fra la resistenza di radiazione e perdite.
Tuttavia, non riesco a scostarmi dall'idea di un "inganno": nel caso di accordatore da palo https://amzn.to/3Y88mrI si avranno ROS quasi inesistenti a fronte di un'antenna a guadagno 0; nel caso di accordatore da stazione, sarà tutta la linea a riportare risultati falsanti: ROS nulli fino al bocchettone della radio, poi.... se va bene antenna-chiodo; se va male tutto il sistema cavo-antenna diventerà un pessimo radiatore.
Dove sbaglio?
73 de IW3HQD

tmmlrd

La resistenza di radiazione è quella che determina quanto alla potenza che raggiunge l'antenna piace essere irradiata piuttosto che dissipata, giusto?

Ma c'è un modo per determinarla? Oppure misurarla (forse un misuratore di campo)? Sicuramente se ne può avere una idea provando a trasmettere e vedendo se qualcuno riceve  ;)

A priori si può dire che la resistenza di radiazione di una antenna risonante sia superiore a quella di un chiodo o della rete del letto (parimenti accordate)?
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IW3HQD

Mah, un chiodo resta chiodo, come una padella resta padella e un'antenna fa invece l'antenna. Altrimenti non esisterebbero rivenditori di antenne, ma ferramenta.
Quello che non comprendo è il perché ci si ostini a voler accordare l'inaccordabile per farsi sentire a qualche chilometro in maniera appena discreta... Le onde stazionarie uno non se le mette in tasca: esistono e siccome nulla si crea né si distrugge ma si trasforma, in cosa si trasformano? In un inganno.
Ritengo quindi molto più propedeutico e salutare l'utilizzo di una buona antenna piuttosto che dello scolapasta della nonna....
73 de IW3HQD


IK3OCA

Salve IW3HQD, ciao a tutti! Provo a rispondere al suo quesito per quanto riesco, avendo avuto scuole diverse dalla materia specifica e solo letto molto.
Ritengo che lei si sia fatto un'idea erronea sull'inganno perchè:

1- se vi fosse un inganno non scorrerebbe corrente, che invece scorre;
2- se l'antenna avesse non un pessimo guadagno, ma, più precisamente, una pessima efficienza,
l'energia del trasmettitore per mezzo dell'accordatore raggiungerebbe l'antenna, che la dissiperebbe prevalentemente in calore;
3-  il cavo coassiale, o altra linea, non irradia perché vi scorrono correnti opposte che si annullano vicendevolmente (salvo la I3 che è un argomento a parte);
4- il ROS è un rapporto fra energia inviata e quella riflessa: pensi ad una corda attaccata ad un muro: se lei l'aziona con un gesto a frusta, nella corda si creerà un'onda che raggiungerà il muro e tornerà indietro: quella è l'onda riflessa, e si riflette perché il muro non l'assorbe; se il muro fosse "morbido" allora assorbirebbe l'onda.
5- con l'accordatore da palo, il ROS nella linea resta bassissimo, tutta la potenza scorre senza riflessioni e l'antenna se la mangia in calore;
6- con l'accordatore in stazione scorrono nella linea fino all'antenna correnti di andata, di ritorno come l'esempio della corda, ma l'accordatore fa da specchio e le reinvia; le perdite complessive della linea aumentano per il triplice percorso andata - ritorno - andata in relazione al ROS e l'antenna disperde quasi tutto quel che rimane in calore, come prima.
7- L'inganno non esiste, l'accordatore adatta le impedenze e tutta l'energia, meno le perdite di percorso, scorre fino all'antenna, che se la mangia in calore o, in casi migliori, la irradia

Per provare meglio a capire, prendiamo l'esempio di un trasformatore con primario 220 Volt e secondario 12 Volt; colleghiamo il secondario ad una lampada da 12 Volt e 40 Watt, attacchiamo il primario alla linea a 220 Volt. La lampada si accenderà.
Cos'è successo? Che la linea a 220 Volt "vede" un carico con la giusta impedenza, anche se, in effetti, il carico è a 12 volt con un'impedenza del tutto diversa.

Capisce? I nostri sapienti di un tempo ci hanno spiegato malamente la funzione dell'accordatore facendoci capire che si tratta di una specie di inganno e che il trasmettitore "vede" un'impedenza come se quasi non ci fosse, immaginaria, fasulla.

Ma non è così, e torniamo al trasformatore con dei calcoli: la lampadina da 12 volt 40 Watt ha un'impedenza intorno a 3,6 ohm, mentre l'impedenza che fornisce 40 watt alla tensione di 220 volt deve essere di 1.222 ohm.
Ne risulta un ROS di 339:1 e le cose non funzionano: se colleghiamo la lampada a 12 volt alla linea 220 V. la lampada si brucia e forse salta il salvavita.
Perché tutto funzioni ci vuole un dispositivo che trasformi le impedenze, come è il trasformatore, che presenta da un lato l'impedenza giusta per la linea a 220 Volt, e dall'altro quella giusta per la lampadina.

Allora la cosa finalmente si spiega: il trasmettitore "vede" la giusta impedenza proprio perché questa esiste veramente, proprio come nell'esempio del trasformatore.
Perché l'accordatore è un trasformatore variabile di impedenze.

Anche la linea di trasmissione è formata da capacità e induttanze distribuite,  quindi ha una sua propria impedenza e sappiamo anche che l'impedenza è costituita da resistenze ohmiche + reattanze e che queste ultime hanno la caratteristica di sfasare, ma non di dissipare energia.

L'accordatore, che contiene elementi reattivi e non dissipativi, oppone alle reattanze che si presentano, che sono la "somma" dell'impedenza dell'antenna con quella della linea di trasmissione, altre reattanze di segno contrario, annullandole tutte.

Infatti le reattanze (o le impedenze che sommano anche le resistenze ohmiche) si possano sommare o sottrarre,  ce lo spiega bene e in italiano Davide IZ2UUF
https://www.iz2uuf.net/wp/index.php/2019/03/22/come-fa-un-accordatore-ad-accordare/

Morale, nessuna potenza va dissipata né nell'accordatore, né nella linea, tranne le resistenze presenti e le perdite di isolamento.

Vediamo ora l'antenna - chiodo. Che impedenza avrà? Una resistenza di radiazione piccolissima e una normale resistenza ohmica, quindi un'impedenza che sarà di decimi di ohm, supponiamo 0,5 ohm, con ROS 100:1
L'accordatore per fare il suo lavoro avrà a che fare con l'impedenza del cavo "sommata" a quella dell'antenna e, se i suoi componenti sono sufficienti, eseguirà l'adattamento. Nessuna energia verrà dissipata dal cavo per reattanze, salvo le perdite del caso.
Il cavo non irradierà perché le correnti in senso contrario che in esso scorrono vicendevolmente si  annullano, l'energia raggiungerà l'antenna-chiodo, dopo le perdite percorso, e verrà dissipata in massima parte in calore.

Spero di aver fatto capire qualcosa, l'argomento è lunghetto, magari altri più competenti riusciranno a spiegare meglio.

ZioPino fai il bravo!  :D

73 Rosario

IK3OCA

Salve, aggiungo che ovviamente una cattiva antenna resta una cattiva antenna, nel senso di inefficiente, quindi atta a dissipare una parte dell'energia ricevuta in calore, ma questo non c'entra col discorso accordatori.
Però un'antenna "buona" anche se non risonante nella frequenza desiderata si presta ad essere adattata all'uopo per mezzo dell'accordatore a volte meglio di un'antenna risonante.

Rispondendo a Tmmlrd che apprezzabilmente vuole spiegarsi le cose (io sono uguale) per determinare la resistenza di radiazione di un'antenna io sto usando quella trovata su ARRL Antenna Book: 40 x [(pigreco x lunghezza dell'antennai diviso lunghezza d'onda in metri)al quadrato]
Esempio antenna lunga 4 metri, lunghezza d'onda 40 metri, resistenza di radiazione 3,94 ohm.
Antenna lunga 30 metri, lunghezza d'onda 40 metri, resistenza di radiazione 221,84 ohm.
Ovviamente questo non c'entra con le impedenze.

73 Rosario



LOZIOPINO

Sono buonissimo, Babbo Natale mi ha regalato un TS700G pari al nuovo.
Quindi .... anche se per me i 144 sono una frequenza bassa, molto bassa, mi dedico al giocattolo.

P.S. se volete una grondaia vi presto la mia... Io viste le frequenze in uso posso riattare i pungiglioni anti piccione, chissà dove risuonano! çç30
No MORE Power
Too much power, little intelligence.

IK3OCA

Salve, riprendo il discorso sulla convenienza di utilizzare antenne più grandi possibile.

Ho allegato un file di Excel per il calcolo sulla resistenza di radiazione delle antenne, secondo la formula fornita da ARRL (yes Tmmlrd? :D)

1 - Dal file, che immettendo dati a scelta comprende 4 casi possibili, si vedrà che per pari frequenza raddoppiando o dimezzando la lunghezza dell'antenna la resistenza di radiazione rispettivamente quadruplica o diventa un quarto, cioè varia quadraticamente.

2 - L'efficienza di un'antenna, che è la capacità di irradiare una parte della potenza immessa, si calcola tenendo conto sia della resistenza di radiazione che di quella di perdita, secondo la formula:  Efficienza = Resistenza di radiazione : (Resistenza di radiazione + resistenza di perdita)

3 - A sua volta la resistenza di perdita (intendo quella del conduttore, filo o tubo) non è quella che si misura in corrente continua, perchè varia secondo la frequenza per "effetto pelle" (= skin effect), secondo quando viene descritto qui:

http://voltage-disturbance.com/engineering-calculators/skin-effect-calculator/

e qui per la corrispondenza fra misure americane e quelle nostre, dove, per esempio, un filo AWG 10 ha diametro di 2,5882 mm e area di 5,2612 mm^2

https://www.rapidtables.com/calc/wire/awg-to-mm.html

La caratteristica della resistenza del conduttore, tenendo conto dell'effetto pelle, è, per pari frequenza, di variare linearmente con la lunghezza del conduttore.

Ovviamene la resistenza del filo non è l'unica fonte di perdita, c'è anche quella di terra, vicinanze, ecc., ma questi sono aspetti da affrontare separatamente.

4 - Da quanto sopra si vede che, per pari frequenza, mentre la resistenza di radiazione aumenta quadraticamente con la lunghezza dell'antenna, quella del conduttore aumenta linearmente.

Ne consegue che con l'aumento della lunghezza l'efficienza dell'antenna aumenta in modo più che proporzionale, e con ciò si dimostra l'opportunità di utilizzare, in generale, antenne più grandi possibile.

Salvo soluzioni più complesse, ma sempre.... grandi.

Ovviamente quanto sopra non c'entra né con l'impedenza dell'antenna, né con la sua risonanza, ma questi sono aspetti ovviabili mediante i dispositivi di accordo; in particolare la risonanza dell'antenna non è affatto necessaria per ottenere la massima efficienza, come ha dimostrato IZ2UUF richiamato nei post precedenti e che si dimostra anche qui. Un altro aspetto è cercare di sapere in quale direzione l'antenna spara in relazione alla sua dimensione, altezza da terra, eccetera, e questo si ricava dagli appositi software.

Il tutto con buona pace per qualche Zio (non te la prendere..... se ti vedo ti offro un caffè basta che lo paghi tu ;D).

73 Rosario

tmmlrd

Citazione di: IK3OCA il Mer 02 Dicembre, 18:47 2020
Salve, riprendo il discorso sulla convenienza di utilizzare antenne più grandi possibile.

Ho allegato un file di Excel per il calcolo sulla resistenza di radiazione delle antenne, secondo la formula fornita da ARRL (yes Tmmlrd? :D)

1 - Dal file, che immettendo dati a scelta comprende 4 casi possibili, si vedrà che per pari frequenza raddoppiando o dimezzando la lunghezza dell'antenna la resistenza di radiazione rispettivamente quadruplica o diventa un quarto, cioè varia quadraticamente.

2 - L'efficienza di un'antenna, che è la capacità di irradiare una parte della potenza immessa, si calcola tenendo conto sia della resistenza di radiazione che di quella di perdita, secondo la formula:  Efficienza = Resistenza di radiazione : (Resistenza di radiazione + resistenza di perdita)

3 - A sua volta la resistenza di perdita (intendo quella del conduttore, filo o tubo) non è quella che si misura in corrente continua, perchè varia secondo la frequenza per "effetto pelle" (= skin effect), secondo quando viene descritto qui:

http://voltage-disturbance.com/engineering-calculators/skin-effect-calculator/

e qui per la corrispondenza fra misure americane e quelle nostre, dove, per esempio, un filo AWG 10 ha diametro di 2,5882 mm e area di 5,2612 mm^2

https://www.rapidtables.com/calc/wire/awg-to-mm.html

La caratteristica della resistenza del conduttore, tenendo conto dell'effetto pelle, è, per pari frequenza, di variare linearmente con la lunghezza del conduttore.

Ovviamene la resistenza del filo non è l'unica fonte di perdita, c'è anche quella di terra, vicinanze, ecc., ma questi sono aspetti da affrontare separatamente.

4 - Da quanto sopra si vede che, per pari frequenza, mentre la resistenza di radiazione aumenta quadraticamente con la lunghezza dell'antenna, quella del conduttore aumenta linearmente.

Ne consegue che con l'aumento della lunghezza l'efficienza dell'antenna aumenta in modo più che proporzionale, e con ciò si dimostra l'opportunità di utilizzare, in generale, antenne più grandi possibile.

Salvo soluzioni più complesse, ma sempre.... grandi.

Ovviamente quanto sopra non c'entra né con l'impedenza dell'antenna, né con la sua risonanza, ma questi sono aspetti ovviabili mediante i dispositivi di accordo; in particolare la risonanza dell'antenna non è affatto necessaria per ottenere la massima efficienza, come ha dimostrato IZ2UUF richiamato nei post precedenti e che si dimostra anche qui. Un altro aspetto è cercare di sapere in quale direzione l'antenna spara in relazione alla sua dimensione, altezza da terra, eccetera, e questo si ricava dagli appositi software.

Il tutto con buona pace per qualche Zio (non te la prendere..... se ti vedo ti offro un caffè basta che lo paghi tu ;D).

73 Rosario

Ecco così mi piace, almeno ho da studiare per diversi giorni. Fisicamente sono sempre stato una schiappa, ma almeno mentalmente cerco di tenermi giovane!  ;D

Grazie, Rosario, ci risentiamo a formule digerite...
IW5CWC - Icom ID-51 - Yaesu FT-818 - Yaesu FT-891

IU2IDU

Un applauso a Rosario per la splendida risposta!!!

73 Giulio IU2IDU
IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


user

Ciao Rosario,
complimenti per il tuo impegno.  çç16


Sotto allego qualche foto di recenti tuner ed anche di una interfaccia di comando a distanza sviluppata interamente dal caro amico Paolo it9czm,
La prima foto è di un ex tuner militare riadattato, la seconda è di un tuner casalingo ancora da motorizzare, le ultime due foto sono dell'interfaccia touch screen realizzata dal buon Paolo interfaccia che io utilizzo nei miei tuner. 
Tanto sai che molti guardano queste cose con scetticismo  ma detto apertamente non mi interessa poichè le cose bisogna anche realizzarle dopo la teoria segue la pratica, io ad esempio alimento un filo lungo 34 metri steso a zigo zago e per riporto di immagine uso 6 metri quadri di rete, accordo su tutte le gamme mi diverto è posso darci dentro anche qualche watt.
Se potevo avrei installato una moltitudine di dipoli ma in condominio non si può ed allora come dico sempre questa è una delle poche opzioni percorribili con risultati decenti ed anche sorprendenti.
Certo che questo post è cambiato di molto, me se leggiamo la domanda iniziale quanto ros si può accordate ecco una delle risposte indirette, ma il tuner si piazza sotto l'antenna le altre soluzioni sono pannicelli caldi, a buon intenditore.

Un saluto per tutti.

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LOZIOPINO

Non voglio vendere Gesu ad un Buddista.
Chi crede nella terra piatta, ci crede, e troverà tutte le spiegazioni scientifiche e non a supporto della sua teoria.
Ma una cosa è certa, alla luce del tuo impegno, le antenne non esistono, è un complotto Mondiale con l'interessamento della Massoneria.
Francamente, accordatevi anche i lampioni.
Torno a cose più serie e concrete.
Il caffe te lo offro volentieri, frequento ogni essere di questo pianeta, compresi i vegani.  çç16
No MORE Power
Too much power, little intelligence.

user

Un buddista ti risponderebbe che Gesù era un illuminato.
Di certo sai bene che io non devo vendere nulla a nessuno le realizzazioni che ai appena intravisto sono cose per amatori e sperimentatori dunque personalizzate e non commerciali.
Chissà pechè i militari in tutto il mondo utilizzano questi tuner in paricolare sulle navi, negli aerei, e nei mezzi mobili a terra, noi sperimentatori prendiamo spunto da essi e li utiliziamo per sfizio ho per necessità come nel mio caso è lò anche descritto perchè,  se questo è essere vegani terrapiattisti della radio e chi più ne ha più ne metta allora sono un terrapiattista della radio e mi sta bene così ma a quanto pare non sono solo io ed il complotto è mondiale e ad' alti livelli visto chi utilizza tali sistemi.
No ho alcuna difficoltà ad offrirti un caffè per me sarebbe un piacere.
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LOZIOPINO

La risposta non era per te. L'accordatore da palo è l'unico sistema apprezzabile.
Lo usano i militari e le navi per praticità ovvia.
Non è la soluzione, ma in taluni casi risolve, quindi va bene.

Aggiungo due note relative ad uno studio molto interessante:

Il problema è che, quando le persone sono incompetenti, non solo arrivano a conclusioni erronee, ma, oltretutto, vengono private della capacità di riconoscere i propri errori.

La vera conoscenza sta nel conoscere il livello della propria ignoranza.

Tutto liberamente tratto da:
https://thevision.com/cultura/effetto-dunning-kruger/
No MORE Power
Too much power, little intelligence.

tmmlrd

"Siamo tutti molto ignoranti. Ma non tutti ignoriamo le stesse cose."

(A. Einstein)
IW5CWC - Icom ID-51 - Yaesu FT-818 - Yaesu FT-891

charles_forever

Però, dico io, vale la pena di acquistare un accordatore da palo a 300,00 Bajocchi, o autocostruirselo con più fatica che a costruirsi una casa, tra digitalizzazione del video, motorizzazione dei comandi, fili verso il palo, triccheballacche e caccavelle, quando è possibile usare antenne non-risonanti un po' più accurate, usando un semplicissimo accordatore da stazione, questo sì, autocostruibile celermente e bene? Il cavo coassiale, se non è investito da un disadattamento d'impedenza pauroso, ma lavora nel campo 25 - 100 Ohm, non ha perdite. Meno ancora ne avrebbe una linea bifilare o una scaletta. Le navi usano gli accordatori da palo perché hanno sempre usato scalette, bifilari o monofilo, ma anche cavi coassiali, dopo la Guerra. Passare da un'impedenza bassa ad una alta c'è il rischio che un marinaio ciucco tocchi il cavo e cada in mare per lo choc, metre l'accordatore sul palo tiene il percorso basso del segnale a basso voltaggio. Almeno io me lo spiego così.
Oltretutto se uno digita con le sue manine su Google "accordatore da palo autocostruito", gli escono centinaia di pagine di stupidate, e un paio (forse) di schemi sfocati e spiegati alla "scemo del villaggio". Forse anche questi motivi frenano un po' il radioamatore. Per loziopino: non è che il mondo sia pieno di tacchini che costruiscono antenne, tutto il mondo è un compromesso. Ma ci sta un abisso tra accordare la rete del letto di mia nonna quando lei ci dorme su, o il pentolone degli anolini la cena di Natale, e accordare una filare, una End-fed, una Rybakov, una Mosley, una "presa calcolata" multibanda, eccetera. A volte si da un colpo al cerchio ed uno alla botte, e con propagazione attiva si può collegare molto comunque.

Charles
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe.

IK3OCA

Salve, riprendo il tema accordatore in stazione: conviene o è meglio quello remoto?
Viene immediatamente da pensare che, a parità di prestazioni, l'accordatore presso l'antenna sia il migliore. Ma questo a parità di prestazioni, e non è sempre è così.
Infatti Martin G8JNJ ci fa vedere con telecamera a infrarossi il riscaldamento che avviene nei nuclei ferromagnetici degli accordatori remoti LDG Z11 e CG-3000.

https://g8jnj.net/usingautotuners.htm

Quei piccoli accordatori sono stati pensati per essere leggeri, non ingombranti ed economici, e, proprio per limiti di  progetto, possono disperdere potenza in calore nei nuclei ferromagnetici, il che non accade con le bobine in aria degli accordatori in stazione.
Ovvio che tali perdite non accadrebbero se il tuner remoto possedesse componentistica simile a quelli in stazione, ma la cosa appare complicata in senso autocostruttivo e non mi pare che in commercio vi sia offerta di prodotti del genere a prezzi accessibili.

Ma quanto è veramente sconveniente un accordatore in stazione? Proviamo a vedere.

Premetto ricordando che l'accordatore fa da specchio alle onde stazionarie riflesse dall'antenna e le rinvia all'antenna dopo averle trasformate azzerando le reattanze e adattando le impedenze.
In presenza di ROS avvengono quindi 3 percorsi:
1 - dall'accordatore fino all'antenna per l'intera potenza trasmessa;
2 - dall'antenna fino all'accordatore per la potenza riflessa;
3 - facendo da specchio, dall'accordatore fino all'antenna per la potenza riflessa dopo aver adattato le impedenze.
In ogni percorso avvengono ovviamente perdite nella linea di trasmissione, in relazione alle perdite caratteristiche della linea, alla sua lunghezza e alla frequenza.

Vediamo per esempio.

Un cavo RG8 alla frequenza di 14 MHz presenta una perdita di 1,7 Decibel per 100 metri di lunghezza, pari al 32,50%.

Per il calcolo Decibel – Watt vedi:
http://www.claredot.net/it/sez_Conversioni_dB/conversione_potenza_dB.php

Prendendo una lunghezza normale del cavo, per esempio di 30 metri, la perdita diventa del 9,75% e ciò significa che partono dal trasmettitore 100 Watt e arrivano all'antenna, dopo 30 metri, 90,25 Watt perdendo 9,75 Watt.

Con ROS 3:1 viene riflessa potenza del 25% per cui, dei 90,25 watt giunti in antenna, viene riflesso il 25% pari a 22,56 Watt, mentre il 75 %, pari a 67,69 Watt, viene irradiato.

Dei 22.56 Watt riflessi va perso nel percorso nuovamente il 9,75% pari a 2,20 Watt e arrivano all'accordatore 20,36 Watt, il quale fa da specchio e dopo una propria perdita del 11%, pari a 2,24 Watt facendoli diventare 18,12 Watt; li reinvia all'antenna dove attraverso la linea di trasmissione va perso un ulteriore 9,75% pari a 1,77 Watt e arrivano all'antenna 16,35 Watt che vengono irradiati.

Complessivamente con ROS 3:1 dei 100 watt iniziali vengono irradiati 67,69 + 16,35 Watt = 84,04 Watt e vengono persi 9,75 + 2,20 + 2,24 + 1,77 = 18,04 Watt (18,04%).

Con ROS 6:1 (risparmio i calcoli) la perdita complessiva diventa 22,41 Watt (22,41%) e vengono irradiati 77,59 Watt; con ROS 10:1 (!!!) si perderebbero 26,38 Watt e verrebbero irradiati 73,62 Watt.

Come si vede, niente di drammatico, dato che si tratta, dal punto di vista del corrispondente di 1/16 di punto S, praticamente inavvertibile.

Per il calcolo potenza riflessa – ROS vedi:
https://www.aareff.com/en/calculating-swr/

Per il calcolo Watt – Decibel vedi:
http://www.claredot.net/it/sez_Conversioni_dB/conversione_potenza_dB.php

Nel sito seguente si ottengono i medesimi calcoli con scelta del tipo di cavo, della sua lunghezza in metri o piedi e del ROS; le differenze che ho trovato rispetto ai miei calcoli sono molto piccole e credo che dipenda dalla marca del cavo e dalla perdita dell'accordatore.
https://www.qsl.net/co8tw/Coax_Calculator.htm

Concludendo, tutto ciò evidenza che con linee di lunghezza normale (30 metri) e cavi di perdita medio – bassa (RG8) l'installazione dell'accordatore in stazione comporta perdite del tutto accettabili anche in caso di ROS elevati, per cui l'installazione di un accordatore remoto diverrebbe conveniente solo se assicura un risparmio sensibile di perdite rispetto a quelle sopra discusse, che, ripeto, sono abbastanza ridette andrando dal 18% in caso di ROS 3:1 fino a quello del 26% con ROS di 10:1 e si deve anche tenere conto che la perdita della linea dal trasmettitore fino all'accordatore remoto è ineliminabile e già da sola ammonta al 9,75%, per cui il risparmio che spetterebbe all'accordatore remoto andrebbe dal 10 al 16%, in cui sono comprese le perdite per andirivieni di onde riflesse che ammontano al 6,21%

Se però al posto del cavo RG8 venissero impiegate linee di trasmissione con perdita minore o a scaletta, diverrebbe ancora più difficile, a conti fatti, optare per l'accordatore remoto, che diverrebbe conveniente e in misura comunque ridotta solo se venisse realizzato con materiali di buona qualità.

73 Rosario

p.s. Zietto si vede che non sei tanto attento: ho detto che il caffè lo paghi tu, ma lo offro io ;D

user

Ciao Charles, sono d'accordo con te ci vuole materiale di primordine e nulla và lasciato al caso.
Comprendo che non è per tutti poichè necessitano competenze tecniche in campi diversi che magari grazie a conosceti amici e OM si realizzano dei progetti comuni, ma anche il borsellino deve essere ben nutrito poichè le cose adatte costano anche se spesso sono surplus.
Quindi chi si imbarca in questa avventura realizzativa sà già cosa gli costa e che cosa può ottenere.
Ovviamente esistono alternative più economiche tipo la bobina multipresa con commutazione a relè e motorizzazione solo nel variabile.
Se ci si accontenta di una sola banda bobina d'aereo a presa fissa e variabile fisso oppure con variante motorizzata, insomma ci vuole anche fantasia ed inventiva.
E' per chiudere tutto in bellezza chi può permettersi di far arrivare la scaletta in stazione un bel accordatore manuale ma rigorosamente bilanciato e con poco tocca il cielo, ma mi sà per pochi perchè la scaletta è tanto odiata.

Gli aggeggi da palo tipo Mfj a Ldg CG ecc. possono adare bene per la potenza standar dei canonici 100 watt, è ti assicuro che le versioni più potenti sono emerite fregature, si fottono di sovente i relè, scaldano i toroidi, spesso si hanno falsi accordi ho peggio si perde l'accordo per qualche malaugurato rientro sul'alimentazione e si figge tutto poi vogliamo parlare delle cariche elettrostatiche che fregano tali dispositivi?
Per chi si è imbarcato in tale soluzione non disperate, con i watt classici questi pseudo tuner da palo se siete fortunati funzioneranno per anni in caso contraio stridor di denti.
Approposito di materiali, sotto tanto per una coppia di roller derivati Militari Elmer e variabile sottovuoto Russo ex militare da 10/1000 Pf. 25 Kvolt.
Perchè chi possiede gli amply li deve usare e non lasciarli su uno scaffale a fare solo mostra di sè.
Saluti per tutti.

 
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IK3OCA

Ciao , ciao a tutti! Bellissimi oggetti quelli che mostri, anch'io ho pensato di fare un accordatore remoto, ho tutto, ma non conosco il modo di far funzionare i motorini passo-passo, che mi sembrano i più veloci e precisi, se no mi toccherebbe fare gli accordi con i motori demoltiplicati, i sensori di posizione a potenziometro https://amzn.to/3BovAQC con i fine corsa ecc., uno stress per il tempo che ci vuole. Penso che venderò tutto e mi tengo il tuner in stazione (ho una discesa breve e a scaletta, poco o niente perdo).

Oppure mi compro un tuner remoto piccolino e carino con i toroidini, perderà solo il 30-50%  ;D ;D ;D ;D va bene come attenuatore per QRP  :P

73 Rosario

user

Ciao Rosario, purtroppo ne io e neppure Paolo li vediamo sono oggetti destinati ad altri OM che traffico con saldatore e lima, tuttavia possiamo darti tutte le dritte che vuoi ed anche il programma ma l'ardware  lo devi costruire tu.
Se sei fortunato e la scaletta ti arriva fino  alla radio ti costruisci  un tuner bilanciato manuale  ti fornisco lo schema e dove acquistare le parti, insomma piu di così, ad esempio l'unico  palstar bilanciato  costa 1000.
Se invece vuoi rimanere con I canonoci 100watt  un tuner da palo risolve con luci ed ombre ma ricordati che il contrappeso è fondamentale così come gli rf-choke e I disaccoppiatori nelle linea di alimentazione dei 12 vdc.compreso un alimentatore separato dalla radio perchè disaccoppiare è buono e giusto.
Ps; per la luna mi devo ancora attrezzare.
Un cordiale saluto.
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IK3OCA

Ciao , ciao a tutti! Quella di comprarmi un accordatore remoto era una facezia, scusa se mi sono espresso in modo ambiguo e grazie per la tua gentilezza!

Con poco più di 12 metri di scaletta per l'attuale antenna non ho necessità di altro e va bene il mio accordatore https://amzn.to/3F7NUys in stazione, pensavo invece ad un'antenna verticale dietro alla casa con accordatore remoto, ho comunque tutti gli schemi e convengo con te che nelle antenne il contrappeso è parte necessaria e integrante e sono utili eventuali chokes, ecc.
Il mio problema è la parte che riguarda il controllo dell'accordatore remoto che vorrei realizzare con dei motorini passo-passo e encoder ottico per la rapidità di movimento.

73 Rosario



user

Se usi I motori passo passo l'encoder non ti serve, tuttalpiù ti giovano I fine cosa.
Gli alimentatori pwm per i motori passo passo li compri a due soldi, ti giova il software per regolare la velocità dei motori e conoscere quanti passi ha compiuto il motore infatti  si sfruttano queste informazioni ne più e nemmeno come una macchina cnc ne conservi le memorie quanto ne vuoi relative  alle gamme così dopo I relativi aggiustamenti cambiate banda è un gioco  da ragazzi e la meccanica spaccherà il pelo.
Se adotti l'encoder devi leggere su un visore la posizione, annotare tali numeri oppure usi dei motoriduttori in dc reversibili e potresti inserire dei potenziometri multigiri con ingranaggi di demoltiplica e milliamperometro di lettura, roba farragginosa a mio parere.
Un ns. Amico ha adottato una tattica spartana ovvero ha piazzato una telecamera che gli fà vedere le scale graduate del roller e del condensatore.
Come dire ognuno si costruisce il sistema in base alle propie conoscenze e risorse.
Come ti dicevo ci vuole inventiva e sono certo che a te non manca.
Con I motoriduttori https://amzn.to/3FB5QCZ in dc spendi molto meno se vuoi ti mando un video su WhatsApp dove ne vedi uno in azione e credo tI render ai conto della semplicità.
Un cordiale saluto.
Alfredo
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