Antenna sul tetto dell'auto

Aperto da Paolo_IU2OIM, Lun 20 Settembre, 14:12 2021

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"In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei" (Disclaimer)

Paolo_IU2OIM

Buongiorno a tutti,
scrivo oggi per la prima volta, mi sono appena iscritto al sito.
Cortesemente una informaziuone: ho una radio quadribanda TYT9800 https://amzn.to/3XWZsMI e vorrei mopntarla in auto.
Per il momento ho montato il portabici (agganciato alla carrozzeria con cinghie in nylon e appoggia per il resto con cilindri in gomma) e fissato antenna Bybanda ad unop dei bracci del portabici. Non sento e non trasmetto nuylla... perchè antenna deve avere continuità metallica sulla carrozzeria? Se monto barre portatutto netalliche situazione migliora? Grazie a chi mi rispondererà   

User100

Se non senti e non trasmetti nulla potrebbe essere che ci sia qualche problema sul cavo di collegamento.

Hai provato a sintonizzarti su qualche ponte e vedere se senti il messaggio che trasmette ogni 5-10 minuti?

Inizia da li.

IW3HQD

Buongiorno.
L'antenna non funziona poiché è priva di piano di massa. Ancorandola al portabici in kevlar è un'antenna assolutamente isolata, pertanto priva di efficienza e si comporta esattamente come un carico fittizio. Provi a misurare le stazionarie e con ogni probabilità l'ago schizzerà a fondoscala.

Consiglio ormai da tempo di installare l'antenna esclusivamente a tettuccio, bucandolo. Consideri infatti che le auto moderne hanno la carrozzeria spesso realizzata in tecnopolimeri o in leghe che di metallico hanno davvero ben poco: quindi anche con una base magnetica lei corre il rischio di avere le stazionarie ugualmente alte poiché la stessa non è comunque a massa, ingannata da supporti metallici sottostanti la carrozzeria (cosa accaduta a un collega che ha fritto i finali...).

Lasci perdere ogni altro tipo di accrocco perché inevitabilmente si troverà con la radio sorda.
73 de IW3HQD

user

Ciao Paolo IU2OIM, se usi un poratutto in metallo e fissi l'antenna in modo che la massa faccia contatto elettrico con esso magari te la cavi ma non è il massimo e l'antenna presenterà una certa direttività in base a come la installi sul portatutto poichè non è una superficie uniforme ma forma una specie di radiale, radiale necessario perchè l'antenna possa radiare poichè senza di esso la RF trova la via tramite la calza esterna del cavo coassiale con problemi grossi di RFI.
Inoltre ti giova uno strumento rosmetro/watmetro https://amzn.to/33oTwVJ e senza di esso ci fai poco e niente.
Quello che gli amici sopra ti hanno già scritto è vero quindi o fori la carrozzeria (se è in metallo) oppure ci metti un portatutto ma ricordati con questo non c'è una garanzia che la cosa possa funzionare.
Quindi trai le tue conclusioni e agisci.

Buon lavoro
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User100

Mi permetto di intervenire di nuovo. L'autore del thread però dice di non ricevere neppure un segnale e per carpire non serve il piano di massa, d'accordo per trasmettere ma per ricevere no.

IW3HQD

Citazione di: Unicums il Lun 20 Settembre, 17:52 2021
Mi permetto di intervenire di nuovo. L'autore del thread però dice di non ricevere neppure un segnale e per carpire non serve il piano di massa, d'accordo per trasmettere ma per ricevere no.
Può essere che ci siano anche altri problemi, ma la sua indicazione
CitazioneNon sento e non trasmetto nuylla...
è troppo vaga.
Ho dato per scontato che il cavo non sia interrotto e che le saldature dei bocchettoni siano state fatte in modo corretto solo perché è il minimo che si richiede a un radioamatore....
73 de IW3HQD

User100

Dobbiamo solo aspettare che l'autore del thread ci aggiorni a questo punto.  çç16

user

Citazione
Può essere che ci siano anche altri problemi, ma la sua indicazione
CitazioneNon sento e non trasmetto nuylla...
è troppo vaga.
Ho dato per scontato che il cavo non sia interrotto e che le saldature dei bocchettoni siano state fatte in modo corretto solo perché è il minimo che si richiede a un radioamatore....

Mi associo, le indicazioni sono molto generiche lo ribadisco anche io e do per scontato che le connessioni siano in ordine.
Insomma siamo  radioamatori e ritengo che un minimo di dimestichezza con queste cose dovremmo avercela tutti  come fare delle buone saldature, controllare e saper spellare I cavi coassiali usare un tester usare un amperometro un rosmetro ecc.
Se non si è in grado almeno di fare queste piccole ed importanti cose a che cosa è servito studiare le basi di elettronica?
Quindi si ritorna al punto di prima info troppo generiche.
Poi potrebbe essere un connettore con il cavo distaccato oppure in corto circuito e magari una saldatura fredda,  ma un radioamatore già fin dall'inizio effettua le prove elettriche a freddo anche I più bravi perchè errare è umano e quindi.....
Asp la replica del ns. Amico.

Saluti per tutti.
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Paolo_IU2OIM

Buongiorno a tutti, grayie per il riscontro multiplo,
posso dirvi che il cavo è ok, ma non ricevo e non trasmetto. La trasmittente collegata a casa invece funyiona, quindi non è guasta. Una domanda: hoi smontato ora il portabici (posteriore agganciato al portellone) ma volevo montare barre portatutto in acciaio che si fissano con ganci metallici a L ai bordi del tetto. Se poi porto in aggiunta un collegamento equipotenyiale verso la carrozzeria dell'auto (un cavetto collegato da un lato con un bulloncino alla barra poortatutto e dall'altra parte ad un punto metallico della carroyyeria) puo' funzionare? l'anenna bibanda sarà montata su una delle barre portatutto e gli aggiungo anche la "terra virtuale" ovvero avvitato sotto all'antenna è un manicotto metallico da cui spuntano verso esterno a raggiera dei raggi metallici...
Non posso (voglio) bucare il tetto dell'auto, oltretutto è pure in alluminio..... o comunque non metallico.
Vi rigrazio per attenzione, se posso avere un minimo di speranza cosi, procedo. Grayie ancora intanto   

IW3HQD

Qualsiasi cosa sostituisca il piano di massa è sempre un palliativo che potrebbe migliorare la situazione iniziale, ma anche no.
Mi rendo conto che non ci sono tante soluzioni, compreso il famoso attacco a gronda, e mi rendo anche conto che oggi sulle macchine moderne il piano di massa sta diventando sempre più un'utopia a causa dell'assenza di materiale realmente metallico che funga allo scopo.

L'unica cosa a questo punto è procedere per tentativi, mi raccomando però, sempre con il rosmetro alla mano.

Un ultimo aspetto che mi lascia perplesso è proprio il fatto di non riuscire a trasmettere: che tipo di prove ha fatto? Ha provato ad agganciare un ponte radio che usualmente le arriva a fondoscala? Se sì, probabilmente c'è qualche problema sull'antenna....
73 de IW3HQD

charles_forever

Comunque, Signori miei, la domanda che il collega IU2OIM ha qui posto (non ce l'ho assolutamente con lui...) rivela il cattivo funzionamento degli attuali esami di patente di radiooperatore amatoriale. E' un cortocircuito grave, pretendere che i novelli radioamatori conoscano continuamente normative su normative, poi non sanno quasi nulla, se non minime infarinature, di antenne, piano di Terra, massa a terra elettrica, cappelli capacitivi, bobine di carica, induttanza capacità e resistenza, antenne Hertziane e antenne Marconiane, polarizzazione verticale, orizzontale, elicoidale destrorsa, sinistrorsa e mista, differenza tra potenza ed efficienza, dispersioni del cavo ed effetto pelle, correnti di modo comune e bal-un (che si continuano a chiamare BALUM, BALLOON, eccetera, manifestando non un errore di distrazione, ma un vero non capito, perché se io CAPISCO che BAL-UN significa Balanced-Unbalanced, non lo scriverò mai più BALCON!). Scarso, scarso... Come quando gli esami erano basati sui maledetti CD4046 e indovinelli sui Flip-Flop...
Una volta c'erano le Grandi Forche Caudine del CW! Adesso il CW è stato mollato come vecchiume inutile (non lo dico nè in bene nè in male!...), ma rendiamo confacente il resto, e l'ARI voglia cortesemente vigilare che i corsi vengano fatti. Inoltre io ritengo che un nuovo vero libro di Testo "Esame di Radioamatore in Italia" edito da ARI vada fatto con forte spinta alla modernizzazione!

Charles
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe.

IW3HQD

Discorso assolutamente generale che esorbita da quanto chiesto legittimamente da IU2OIM.

Non era il CW a fare la differenza. Ma erano esami SERI, dove le vere Forche Caudine erano costituite dal famigerato problema di elettronica: lì almeno il funzionamento di un circuito elettrico lo dovevi per forza conoscere....
Ma i tempi cambiano, gli esami si semplificano solo perché la gente sennò non chiede più la patente: ricordo a lorsignori che, prima della "riforma", ci furono intere sessioni d'esame andate deserte....
Discorso trito e ritrito, questo, ma che non nasconde come una volta radioamatore lo diventavi per vocazione. In giro per l'etere ci sono QSO che semplicemente ti fanno venir voglia di spegnere la radio; quei pochi realmente tecnici che si ascoltano, soprattutto in HF vengono sommersi da portanti kilowattare messe su da altri radioamatori invidiosi e cialtroni, molto più avvezzi a disquisire sull'ultima sagra del pollo fritto che non di valvole, antenne, sperimentazioni.
Di questo passo, non ci sarà da stupirci se per qualcuno la potenza di emissione si misura in ampere o il ROS è un reparto della Benemerita...
73 de IW3HQD

IK3OCA

Salve Paolo IU2OIM, ciao a tutti! Paolo l'antenna che hai montato è solo metà del sistema completo di antenna, l'altra metà è costituita, secondo i casi, da uno o più radiali o dalla carrozzeria dell'auto, purchè ovviamente metallica, dato che solo in questo modo può scorrere la corrente a radiofrequenza fra le due parti dell'antenna appena menzionate e generare l'irradiazione o permettere la ricezione.
Quindi devi fare in modo che oltre allo stilo sussista anche l'altra parte dell'antenna, e forse può andare sufficientemente bene, non volendo forare la carrozzeria metallica, una barra portapacchi collegata elettricamente all'antenna, come ha sostenuto anche .
Bisogna ovviamente che l'antenna consenta questo collegamento, e questo è da verificare, come è da verificare la continuità elettrica del cavo e della sua calza esterna dal ricetrasmettitore all'antenna.

Riguardo ad altri commenti mi permetto di dire, da vecchio radioamatore, che la scarsa informazione tecnica nei radioamatori è purtroppo abbastanza endemica e che, quindi un forum come questo possa costiture un'utile occasione di miglioramento.

73 Rosario





IU0 QJL Fabrizio

Non è che amare la radio  (radioamatore...) anche intesa come mero strumento di comunicazione, uno debba intersene chissà quanto. E poi la domanda è intesa ad avere consigli, non critiche a vanvera. Se non si ha la risposta meglio tacere. E scusate, ma quando ci vuole ci vuole.

Citazione di: charles_forever il Mer 22 Settembre, 10:32 2021
Comunque, Signori miei, la domanda che il collega IU2OIM ha qui posto (non ce l'ho assolutamente con lui...) rivela il cattivo funzionamento degli attuali esami di patente di radiooperatore amatoriale. E' un cortocircuito grave, pretendere che i novelli radioamatori conoscano continuamente normative su normative, poi non sanno quasi nulla, se non minime infarinature, di antenne, piano di Terra, massa a terra elettrica, cappelli capacitivi, bobine di carica, induttanza capacità e resistenza, antenne Hertziane e antenne Marconiane, polarizzazione verticale, orizzontale, elicoidale destrorsa, sinistrorsa e mista, differenza tra potenza ed efficienza, dispersioni del cavo ed effetto pelle, correnti di modo comune e bal-un (che si continuano a chiamare BALUM, BALLOON, eccetera, manifestando non un errore di distrazione, ma un vero non capito, perché se io CAPISCO che BAL-UN significa Balanced-Unbalanced, non lo scriverò mai più BALCON!). Scarso, scarso... Come quando gli esami erano basati sui maledetti CD4046 e indovinelli sui Flip-Flop...
Una volta c'erano le Grandi Forche Caudine del CW! Adesso il CW è stato mollato come vecchiume inutile (non lo dico nè in bene nè in male!...), ma rendiamo confacente il resto, e l'ARI voglia cortesemente vigilare che i corsi vengano fatti. Inoltre io ritengo che un nuovo vero libro di Testo "Esame di Radioamatore in Italia" edito da ARI vada fatto con forte spinta alla modernizzazione!

Charles

User100

Radioamatore non vuol dire "genio", "esperto" o altri aggettivi simili. Significa almeno sapere che cosa si sta chiedendo, spiegarlo in modo che chi dovrà rispondere possa comprendere il problema. Questo ci vuole.

IU0 QJL Fabrizio

Sono d accordo. Allora bastava semplicemente dire, ti puoi spiegare meglio?

Citazione di: IU8QGL il Sab 09 Aprile, 11:46 2022
Radioamatore non vuol dire "genio", "esperto" o altri aggettivi simili. Significa almeno sapere che cosa si sta chiedendo, spiegarlo in modo che chi dovrà rispondere possa comprendere il problema. Questo ci vuole.

IW3HQD

Un minimo d'impegno però va richiesto. Non è solo questione di "amare la radio". E' questione di accettare che un radioamatore nasce come uno sperimentatore. E che per sperimentare bisogna conoscere almeno le basi dell'elettrotecnica. Altrimenti si corre il rischio di dar fuoco alla casa o di restare attaccati a un lineare.... (cose peraltro successe).

Di contro, oggi per molti fare radio significa fare plug-and-play: ordino la radio, mi arriva il pacchetto, lo scarto e inizio a usarne il contenuto. Senza magari conoscere il band plan, la risonanza delle antenne, le onde stazionarie e tante altre cosette che possono salvare la vita (quantomeno, quella dell'apparato). 
73 de IW3HQD

IU0 QJL Fabrizio

Per esempio trovo molto più nobile il servizio che un radioamatore può dare e cioè quello del soccorso in caso di difficoltà, senza dover conoscere una benamata cippa....ma capisco anche che il tuo concetto, sicuramente più amato del mio alle aziende che devono vendere... ha fatto breccia, facendo contento tutto l indotto commerciale.


Citazione di: IW3HQD il Sab 09 Aprile, 14:47 2022
Un minimo d'impegno però va richiesto. Non è solo questione di "amare la radio". E' questione di accettare che un radioamatore nasce come uno sperimentatore. E che per sperimentare bisogna conoscere almeno le basi dell'elettrotecnica. Altrimenti si corre il rischio di dar fuoco alla casa o di restare attaccati a un lineare.... (cose peraltro successe).

Di contro, oggi per molti fare radio significa fare plug-and-play: ordino la radio, mi arriva il pacchetto, lo scarto e inizio a usarne il contenuto. Senza magari conoscere il band plan, la risonanza delle antenne, le onde stazionarie e tante altre cosette che possono salvare la vita (quantomeno, quella dell'apparato).

IW3HQD

Citazione di: fabgag il Sab 09 Aprile, 15:26 2022
Per esempio trovo molto più nobile il servizio che un radioamatore può dare e cioè quello del soccorso in caso di difficoltà, senza dover conoscere una benamata cippa....ma capisco anche che il tuo concetto, sicuramente più amato del mio alle aziende che devono vendere... ha fatto breccia, facendo contento tutto l indotto commerciale.
Per questo tipo di attività ci sono già i servizi radio della Protezione Civile (nel cui novero rientrano anche i Radioamatori, ma in funzione sussidiaria).
Il Servizio di Radioamatore parte proprio dalla sua equivalenza con la funzione di sperimentatore, non di utilizzatore di apparati radio. Non si tratta di mero esercizio dialettico: tra i due aspetti ci passa il mondo. Ecco perché la tassa annuale che paga ogni Radioamatore è di soli 5 euro, a fronte delle centinaia (e a volte migliaia) di euro che paga un qualsiasi altro concessionario di frequenza.
A mio avviso, non si tratta nemmeno di soddisfare l'indotto commerciale, che attualmente trova molta più linfa ad esempio nella vendita dei baobao a persone non autorizzate. Certo, il radioamatore ha una importante spesa iniziale quantomeno in ordine agli apparati (che quasi nessuno si autocostruisce più); tuttavia tali apparati nelle mani degli OM durano in genere parecchi anni.
73 de IW3HQD

IU0 QJL Fabrizio

Ok ok altrimenti non la finiamo più. Punti di vista. Spero che siamo almeno d'accordo che l importante sia essere in regola  e usare buone maniere in trasmissione. Un buon fine settimana


Citazione di: IW3HQD il Sab 09 Aprile, 15:33 2022
Citazione di: fabgag il Sab 09 Aprile, 15:26 2022
Per esempio trovo molto più nobile il servizio che un radioamatore può dare e cioè quello del soccorso in caso di difficoltà, senza dover conoscere una benamata cippa....ma capisco anche che il tuo concetto, sicuramente più amato del mio alle aziende che devono vendere... ha fatto breccia, facendo contento tutto l indotto commerciale.
Per questo tipo di attività ci sono già i servizi radio della Protezione Civile (nel cui novero rientrano anche i Radioamatori, ma in funzione sussidiaria).
Il Servizio di Radioamatore parte proprio dalla sua equivalenza con la funzione di sperimentatore, non di utilizzatore di apparati radio. Non si tratta di mero esercizio dialettico: tra i due aspetti ci passa il mondo. Ecco perché la tassa annuale che paga ogni Radioamatore è di soli 5 euro, a fronte delle centinaia (e a volte migliaia) di euro che paga un qualsiasi altro concessionario di frequenza.
A mio avviso, non si tratta nemmeno di soddisfare l'indotto commerciale, che attualmente trova molta più linfa ad esempio nella vendita dei baobao a persone non autorizzate. Certo, il radioamatore ha una importante spesa iniziale quantomeno in ordine agli apparati (che quasi nessuno si autocostruisce più); tuttavia tali apparati nelle mani degli OM durano in genere parecchi anni.

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