Buongiorno,
vorrei porre un quesito, senza intento polemico però:
messe da parte le esigenze sanitarie (covid), non comprendo ciò che taluni mercatini radiantistici hanno "ideato" (dichiaratamente slegati da greenpass e compagnia bella), e cioè l'obbligo di iscriversi prima all'evento (peraltro senza pagare alcun biglietto di ingresso), indicando dati sensibili, compresi per gli eventuali minorenni.
Che ne pensate?
Tali mercatini con obbligo di prenotazione si tengono al chiuso o all'aperto?
All'aperto, è quello il bello, in area non pubblica, ma aperta al pubblico (vedi autodromi, campeggi, ecc)
Allora non lo so... Forse si tratta di questioni organizzative interne. In ogni caso, c'è sempre il diritto di essere messi a conoscenza del sistema di trattamento dei propri dati personali da parte dell'organizzazione.
"Messi a conoscenza del sistema di trattamento"... mah, approfondirò.
La spiegazione superficiale è stata inizialmente (oltre a negare le motivazioni covid) quella di "pubblica sicurezza", che posso smentire in quanto ho 20 anni di servizio nelle FF.OO. e ciò non ha riscontro reale.
La seconda ha aggiustato un po' il tiro, parlando più genericamente di "sicurezza", dicendo inoltre che l'area è privata (sì, ma aperta la pubblico e all'aperto! Oltretutto vi sono bar e ristoranti all'interno) e per loro la manifestazione riveste la connotazione di "evento privato ad invito" (come fosse un matrimonio in villa!)
Sottolineo che le aree di cui parlo (piste auto-moto, campi di volo, campeggi) non hanno strutture tali da creare problemi (in pratica, non occorre sapere che entrano il triplo di persone ammesse per delle tribune in calcestruzzo armato che possono crollare. Niente di tutto questo)
Allora il discorso è da approfondire. Come diceva Luca Giurato, "qui qualquadra non cosa"....
Metteresti un link di qualche mercatino dove si può capire meglio quello che hai scritto nel thread?
Uno per tutti (direi il più significativo):
https://www.marzaglia.it
Dal sito:
Perché devo registrarmi all'evento?
Perché il Mercatino è un evento privato e non un mercato o uno spettacolo aperto al pubblico. Inoltre, conoscere il numero di ospiti previsto e presente all'evento ci permette di pianificare al meglio gli aspetti di sicurezza.
In pratica è come recarsi ad un concerto solo che è gratis, spetta al singolo utente decidere se accettare questa condizione oppure no.
Rispondo dal punto di vista di 20 anni di servizio nelle FF.OO.:
la loro è una spiegazione del cactus!
Evento privato = l'organizzatore decide i termini della partecipazione.
Evento privato??
Evento privato è quando io mi sposo/faccio fare la comunione a mio figlio ed uso anche un locale aperto al pubblico o affitto un luogo aperto al pubblico e si entra ad invito.
Non quando c'è un mercatino (che per frodare il fisco viene chiamata "mostra scambio", dove poi, nel campo della militaria girano anche armi) al che dal 1987 si è sempre svolto in modo libero, ed al cui interno vi sono esercizi pubblici con somministrazioni di cibo e mescita di bevande alcooliche.
Le normative annonarie, fiscali e di pubblica sicurezza sono un po' stiracchiate.............. soprattutto non si comprende a quale scopo (è gratis)
Salve. Non mi sembra il caso di trattare un mercatino per radioamatori alla stregua di un rave parti, qui https://www.marzaglia.it/edizione2021 vi sono riportate le regole e nessuno è obbligato ad andarci, se uno pensa siano dei truffatori del fisco dei lestofanti e trafficanti d'armi ecc chiami pure i carabinieri e segnali il Mercatino di Marzaglia, poi ognuno darà le proprie spiegazioni del cactus hi. çç44
Volevo anche sottolineare che in tutti i casi non mi piace questa decisione del mercatino privato su invito, io mi ricordo dei mercatini aperti a tutti dove se uno qualsiasi passava di la per caso ci andava attratto dalla curiosità.
Privato mi sembra roba da combriccola tra amici alla pari di una festa di compleanno.
Nessuno ha detto che un mercatino radioamatoriale è un rave party, ma appunto per questo non c'è motivo di "schedare" (mi si passi il termine) i comuni visitatori per presunte questioni di sicurezza, o nascondendosi dietro un dito, adducendo fantomatiche richieste delle FF.OO.
Non fosse altro che se all'ultimo momento porto mio figlio o mio padre o chiunque altro passa di lì e si ricorda che c'è il mercato da 30 anni, poi si vede rifiutare l'entrata (mio padre di 92 anni lo mando a spasso per le campagne con mio figlio di 4 anni!!)
Citazione di: thomas il Sab 02 Aprile, 14:16 2022
Rispondo dal punto di vista di 20 anni di servizio nelle FF.OO.:
la loro è una spiegazione del cactus!
D'accordo con te, non aggiungo altro.
L'unica maniera per arrivare a fondo del problema è quella di presentarsi lì, chiedere di parlare con l'organizzatore e qualificarsi. Capisco che ne consegua un controllo amministrativo con obbligo di relazione di servizio (se basta..), ma ciò potrebbe portare a qualche sorpresa e a qualche cresta abbassata.... C:-)
Citazione di: IW3HQD il Sab 02 Aprile, 18:48 2022
L'unica maniera per arrivare a fondo del problema è quella di presentarsi lì, chiedere di parlare con l'organizzatore e qualificarsi. Capisco che ne consegua un controllo amministrativo con obbligo di relazione di servizio (se basta..), ma ciò potrebbe portare a qualche sorpresa e a qualche cresta abbassata.... C:-)
Si tirerà ballo il COVID, motivi di sicurezza, che in caso di contagi bisogna avvisare tutti, ecc ecc...
Citazione di: IU8QGL il Sab 02 Aprile, 18:54 2022
Citazione di: IW3HQD il Sab 02 Aprile, 18:48 2022
L'unica maniera per arrivare a fondo del problema è quella di presentarsi lì, chiedere di parlare con l'organizzatore e qualificarsi. Capisco che ne consegua un controllo amministrativo con obbligo di relazione di servizio (se basta..), ma ciò potrebbe portare a qualche sorpresa e a qualche cresta abbassata.... C:-)
Si tirerà ballo il COVID, motivi di sicurezza, che in caso di contagi bisogna avvisare tutti, ecc ecc...
Ci sono delle disposizioni specifiche e adesso, con la cessazione dello stato di emergenza, le restrizioni sono cessate praticamente ovunque, soprattutto all'aperto. Quindi non credo possa stare in piedi alcun obbligo. E in ogni caso, ciascuno di noi ha diritto di sapere come vengono gestiti i propri dati.
Premesso che non faccio più parte delle FF.OO. da poco tempo, vi racconterò un aneddoto che farà impallidire le disavventure dell'Ispettore Coliandro:
negli anni sono entrato gratis alle fiere di elettronica dentro e fuori la "giurisdizione del mio reparto" sia per svago che per servizio, ho fatto "risultato di servizio" di altro tipo, in altre situazioni, anche in ferie e molto lontano dal mio reparto, finchè.....
ad una fiera di antiquariato, stufo di vedere armi, e altre irregolarità, mi presento, da solo, in borghese, col tesserino, all'ingresso.
Il personaggio, per niente impressionato, con la faccia di chi tratta con un pezzente, mi risponde, in un italiano fantasioso: "Solo su divisa"
Al chè io, per niente intimidito, gli spiego con calma la convenienza a non fare storie. Risultato, me ne sono tornato da dove ero venuto. I miei superiori maltollerano certe iniziative, e chiamare "rinforzi" può persino portare a richieste disciplinari, quando non a vere e proprie denunce da parte degli stessi colleghi! (altri episodi che non posso riferire)
Vi sono stati casi, in cui hanno chiesto il "foglio di servizio" (documento riservato) persino ad ufficiali, a volte in divisa, per farli accedere, adducendo ogni tipo di sciocchezze.