Opsss.... tasto sbagliato, ripeto tutto, sorry.
Salve, il QSO di Tmmlrd è notevole per le condizioni veramente minime della stazione, quindi " -.-. --- -. --. .-. .- - ... " (= complimenti) a lui e al suo corrispondente che ha sicuramente buone orecchie.
Riguardo ai discorsi di QRP, questo è nato in HF per la meraviglia che si ottiene nel riuscire ad ottenere dei QSO con potenze minime, impiegando ingegno ed abilità nel progettare e realizzare antenne e ricevitori e, inoltre, coraggio e perseveranza nell'affrontare la giungla del QRM. In HF.
QRP non significa andare con 5 Watt, ma usare la minima potenza possibile: c’è un Inglese che stampa nelle sue QSL “1 Watt” e sono frequenti i QSO con i milliwatt, dato che incredibilmente ce la si fa. Ovviamente in fonia o CW.
Con i modi digitali ovviamente il discorso è diverso e in quei modi, per parlare di QRP, si dovrebbe uscire con 5 o 1 milliwatt, e c’è chi ne ha il coraggio.
Confondere QRP con le ridotte dimensioni delle cose è erroneo e un abuso del termine, come per esempio parlare di antenne – chiodo e quindi QRP, radio sorde e quindi QRP, microfoni e tasti piccoli e quindi QRP; di questo passo si potrebbe, per estensione, a parlare anche di operatori QRP perché al di sotto del metro e sessanta, con relativa YL QRP da 1,50 e figliolini … QRPini.
Altra cosa è il minimalismo, che consiste nell’utilizzare il mimino delle cose, e anch’esso comporta ingegno, intelligenza e, come al solito, coraggio e abilità: ricorderò sempre un radioamatore inglese (sì, perché pare che siano stati gli Inglesi ad avviare il QRP) che ha vinto un award in HF con un ricevitore a reazione. Veramente super!
Con tutto ciò non intendo affatto biasimare per chi esce in 40 metri con 1000 watt da Napoli per collegare Milano, la radio è fatta anche di quelle cose.
Ma io, che pratico QRP, a volte sorrido.
73 Rosario