Differenza tra patente e "licenza" autorizzazione generale - morale del diritto

Aperto da Girberto, Mer 23 Settembre, 17:59 2020

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"In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei" (Disclaimer)

Girberto

73 a tutti,
in passato discutemmo sul fatto che in diverse Regioni non mandavano più la licenza cartacea al radioamatore e l'unica prova era, ed è tutt'oggi, l'istituzione del silenzio assenso,ma con l'eventuale cartolina A/R della raccomandata, quale missiva di inizio o rinnovo autorizzazione, oggi trovo, come sempre discrepanze o meglio disfunzioni interpretative sulla differenza tra Patente e la relativa Autorizzazione a seguire.
L'Autorizzazione segue la Patente e non il contrario, cosa vuol dire? semplice, mentre la Patente da al titolare il titolo di radioamatore, "quindi si consegue il titolo di radioamatore avendo in possesso la patente", l'autorizzazione invece da al titolare, in possesso di patente, il diritto di avere/ detenere e usare sia tx che in rx le radio, nella propria abitazione.
Questo cosa vuol dire, che se uno ha in possesso la sola patente e non l'autorizzazione non potrebbe detenere alcun tipo di radio in casa, per uso radioamatoriale.Escludendo naturalmente la sola attività di solo ascolto, ma anche qui casca l'asino, in quanto per fare solo ascolto SWL o BCL, oramai  attività libera, si dovrebbe detenere in casa solo apparati riceventi, ripeto, solo riceventi e non ricetrasmittenti.
Per cui la regola secondo la buona interpretazione del diritto e non lo stato di diritto, che è diverso, nell'attesa del nominativo e l'autorizzazione a seguire, non si dovrebbero avere radio in casa, e non fare diversamente.
Questa secondo me sarebbe la regola del buon senso nell'applicare le norme, non vedo altra strada, ma seguirà le vostre opinioni.
Grazie a tutti Voi, Gir



Domini

73 Girberto

Rispondo semplicemente così: L'esame serve per poter richiedere la patente, la patente serve per poter richiedere il nominativo, il nominativo serve per poter richiedere l'autorizzazione generale.

Quindi in teoria, quando si ha la patente si è autorizzati alla detenzione mentre per poter operare bisogna avere l'autorizzazione generale.

GianlucaB

Il nominativo e la relativa autorizzazione generale, vanno di pari passo, non può esistere nominativo senza autorizzazione, e viceversa.
Se non hai il nominativo non puoi richiedere l'autorizzazione, se non richiedi o rinnovi l'autorizzazione perdi il nominativo.

La detenzione degli apparati è libera, l'installazione di una stazione radioamatoriale invece è soggetta ad autorizzazione, quindi è normale che con la sola patente non si possa installare la stazione di radioamatore.
Di fatto il radioamatore che non rinnova l'autorizzazione, dovrebbe smontare tutto, perchè non è più autorizzato a tenere in piedi una stazione radioamatoriale.





Domini

Faccio una precisazione, la detenzione di apparati ricetrasmittenti (se funzionanti e operativi) non è libera se questi non appartengono appunto alla tipologia di libero utilizzo, ne consegue che il possesso e l'installazione è da considerarsi la stessa cosa.

Girberto

Citazione di: GianlucaB il Mer 23 Settembre, 19:05 2020Il nominativo e la relativa autorizzazione generale, vanno di pari passo, non può esistere nominativo senza autorizzazione, e viceversa.
Se non hai il nominativo non puoi richiedere l'autorizzazione, se non richiedi o rinnovi l'autorizzazione perdi il nominativo.

La detenzione degli apparati è libera, l'installazione di una stazione radioamatoriale invece è soggetta ad autorizzazione, quindi è normale che con la sola patente non si possa installare la stazione di radioamatore.
Di fatto il radioamatore che non rinnova l'autorizzazione, dovrebbe smontare tutto, perchè non è più autorizzato a tenere in piedi una stazione radioamatoriale.
Ciao GianlucaB, e qui che sbagliano purtroppo tutti, o quasi, la detenzione delle radio non è libera, è proprio l'autorizzazione che da al radioamatore ad averle e detenerle, voglio anche calorosamente ricordarti che per "stazione" si intendono le radio e non la stanza in cui vi sono le radio, ed anche qui tutti o quasi fanno confusione, rimestolando di non conoscere le normative, non è il tuo caso naturalmente. La patente lo ripeto da al soggetto solo il termine di radioamatore ma poi per operare e detenere bisogna avere l'autorizzazione. Se sei diplomato perito elettronico, sei un perito giusto? ma non puoi operare in quel settore sempre se non fai anni di apprendistato e ti iscrivi all'albo, in questo caso l'albo è l'autorizzazione, altrimenti sei un semplice perito che può lavorare in subalterno e basta.
Ciao e salutono Gir

Girberto

Citazione di: Domini il Mer 23 Settembre, 19:17 2020
Faccio una precisazione, la detenzione di apparati ricetrasmittenti (se funzionanti e operativi) non è libera se questi non appartengono appunto alla tipologia di libero utilizzo, ne consegue che il possesso e l'installazione è da considerarsi la stessa cosa.
Ciao Domini, grazie del tuo intervento, sono pienamente d'accordo con te, la detenzione non è libera, solo i ricevitori hf o casalinghi sono liberi per la sola ricezione ma devono essere appunto solo ricevitori.

Girberto

Citazione di: Domini il Mer 23 Settembre, 18:43 2020
73 Girberto

Rispondo semplicemente così: L'esame serve per poter richiedere la patente, la patente serve per poter richiedere il nominativo, il nominativo serve per poter richiedere l'autorizzazione generale.

Quindi in teoria, quando si ha la patente si è autorizzati alla detenzione mentre per poter operare bisogna avere l'autorizzazione generale.
Riapondo solo per l'ultima parte del tuo intervendo, non in teoria ma nella pratica la patente non da il diritto alla detenzione, è solo un titolo di abilitazione. E' l'autorizzazione che da il diritto alla dtenzione eall'uso si radio ricetrasmittenti.
Naturalmente sono a conoscenza che in questo settore c'è molta confusione del resto.......

RadioSky

E' un incartamento all'italiana.
Dovrebbero fare tutto contestuale alla patente, sono tutte puttanate.

Dopo l'esame rilasci la patente con su scritto il nominativo, se c'è la tassa da pagare fai pagare il bollettino.
80 missive per tenere in piedi un sistema che costa soldi allo stato senza semplificare nulla.
"1 dollaro per
l'RTX e 100 per l'antenna"

Domini

E' un sistema voluto appositamente per stipendiare certi dipendenti parenti dei parenti, in Germania se non erro, finto l'esame, se lo passi ti danno direttamente la documentazione necessaria e sei felice e contento, qui da noi invece devi spedire un intera enciclopedia cartacea con tanto di marche da bollo che oltretutto nell'era di Internet e digitalizzazione sa ancora più di beffa. çç44

RadioSky

D'accordo.
L'unica cosa che li giustifica è che è un documento a tutti gli effetti, quindi autenticazioni varie ecc sarebbero mandatorie, però una volta presa la patente basta, ci dovrebbe essere già il nominativo impresso sopra e FINE.
"1 dollaro per
l'RTX e 100 per l'antenna"

Girberto

Pienamente d'accordo con Voi, scartoffie via e basta, il nominativo? semplice, il codice riportato sulla patente sarebbe il nominativo, con dicitura all'interno " il titolare della patente etc.etc, etc, può detenere e usare apparecchiature radio su freq. radioamatoriali etc.etc,."
Basta la vita si semplifica.
Salutoni 73

Domini

Se bastasse un solo documento sarebbe troppo facile e le cose semplici a loro non piacciono, di fatto il sistema è quello della scatola cinese e prima di arrivare al traguardo bisogna superare una moltitudine di ostacoli, praticamente superare l'esame di radioamatore https://amzn.to/3NUClAg è più facile che capire cosa deve fare uno dopo, assurdo ma è così.

IW3HQD

La burocrazia che ruota attorno ai documenti autorizzativi per l'utilizzo di apparati ricetrasmittenti è tutta tipicamente italiana ed è naturalmente collegata all'aura di sospetto e diffidenza che "nei bei tempi andati" ha colpito chi aveva la COLPA di essere appassionato di radiantismo. Complice l'ignoranza e il periodo politico particolare (dal Ventennio alla guerra fredda), è sempre passata l'equivalenza radioamatore = spia. Prova nei sia la mole di controlli in tipico stile KGB cui venivano assoggettati i radioamatori anche a loro stessa insaputa (e dei quali ho postato la relativa documentazione "vintage" nel topic apposito).
Troppo semplice sarebbe avere tutto in un unico documento! In più, i controlli preliminari al rilascio del nominativo coinvolgevano anche il Ministero dell'Interno e quello della Difesa, neanche avessimo dovuto usare la radio per chissà quali motivi oltre a quelli di sperimentazione.
Aggiungiamo poi la vecchia suddivisione tra licenza speciale e licenza ordinaria, la prima rilasciata dagli Ispettorati Territoriali di zona, la seconda unicamente da Roma. E qui si inserisce la mia breve storia triste. Non sono sempre stato IW3HQD. Il mio primo nominativo assegnato fu IW3GTY. Cosa accadde? Questo nominativo fu rilasciato contemporaneamente da due Ispettorati di zona diversi, quello di Venezia e quello di Verona. Nessuno se ne accorse, anche perché all'epoca non c'era internet, c'era solo il Radamato cartaceo e poi chi poteva pensare a un simile svarione??? Si andò avanti così per due anni buoni, finché un giorno mi vidi recapitare a casa una raccomandata dall'Ispettorato di Venezia con la quale mi si comunicava l'inghippo, mi si annullava il nominativo e mi si attribuiva quello attuale. Senza nemmeno due parole di scuse.
Ecco. Anche questa è l'Italia dei radioamatori.
73 de IW3HQD

GianlucaB

Dall'art. 1 codice comunicazioni:

c) apparato radio elettrico: un trasmettitore, un ricevitore o un ricetrasmettitore destinato ad essere applicato in una stazione radioelettrica. In alcuni casi l'apparato radioelettrico può coincidere con la stazione stessa;


nn) stazione radioelettrica, uno o più trasmettitori o ricevitori o un insieme di trasmettitori e ricevitori, ivi comprese le apparecchiature accessorie, necessari in una data postazione, anche mobile o portatile, per assicurare un servizio di radiocomunicazione o per il servizio di radioastronomia. Ogni stazione viene classificata sulla base del servizio al quale partecipa in materia permanente o temporanea;

Dall'art 104 codice comunicazioni:

1. L'autorizzazione generale è in ogni caso necessaria nei seguenti casi:

a) installazione di una o più stazioni radioelettriche o del relativo esercizio di collegamenti di terra e via satellite richiedenti una assegnazione di frequenza, con particolare riferimento a: ..... .... ...




Da quello che leggo io la normativa la interpreto così:

L'autorizzazione generale è necessaria per l'installazione di una stazione radioelettrica.

La stazione radioelettrica è l'insieme degli apparati e accessori per assicurare un servizio di radiocomunicazione, quindi ad esempio un apparato da stazione  fissa, senza gli accessori che permettono di farlo funzionare (alimentatore e antenna) non può essere considerato una stazione radioelettrica.

In alcuni casi però l'apparato può coincidere con la stazione stessa, infatti un portatile è di fatto una stazione radioelettrica.






Girberto

Esimio GianlucaB, perdonami ma non ti seguo,  per quello che ho potuto capire visto sicuramente la mia deficenza di comprendonio dovuta all'età, dici le stesse cose che affermo io,
tutto ciò che è elettronico e che serve per un buon funzionamento delle radio è costituzionalmente una stazione radio.
Ripeto la stazione radio non è la stanza, le mura, casa tua, bensì gli apparati radio, ricetrasmettitori dir si voglia.
Certo anche un portatile è una piccola stazione radio, come il telefonino, ma sono stazioni dicasi per legge e per neologismi tecnici: stazioni mobili.
Ma per usare dette apparecchiature e per detenerle bisogna avere un autorizzazione, tranne per i telefonini e swl bcl , che se ci fai caso dal nome licenza è passato al termine "autorizzazione" che vul dire appunto autorizzare ad avere una stazione radio in casa ed operarla.
Ti ricorso mio carissimo, che l'antenna è parte integrante della radio e senza,non può derfinirsi radio bensì apparecchio elettronico.Ecco il perchè del diritto d'antenna. cosa ancora interpretativa nella sola penisola chiamata Italia.
Termino dicendo che le leggi i codici, non dovrebbero essere interpretati, bensì essere scritti in modo diretto coinciso e applicabile.
Grazie mille GianlucaB del tuo prezioso intervento
73 Gir

Girberto

Citazione di: IW3HQD il Gio 24 Settembre, 17:59 2020
La burocrazia che ruota attorno ai documenti autorizzativi per l'utilizzo di apparati ricetrasmittenti è tutta tipicamente italiana ed è naturalmente collegata all'aura di sospetto e diffidenza che "nei bei tempi andati" ha colpito chi aveva la COLPA di essere appassionato di radiantismo. Complice l'ignoranza e il periodo politico particolare (dal Ventennio alla guerra fredda), è sempre passata l'equivalenza radioamatore = spia. Prova nei sia la mole di controlli in tipico stile KGB cui venivano assoggettati i radioamatori anche a loro stessa insaputa (e dei quali ho postato la relativa documentazione "vintage" nel topic apposito).
Troppo semplice sarebbe avere tutto in un unico documento! In più, i controlli preliminari al rilascio del nominativo coinvolgevano anche il Ministero dell'Interno e quello della Difesa, neanche avessimo dovuto usare la radio per chissà quali motivi oltre a quelli di sperimentazione.
Aggiungiamo poi la vecchia suddivisione tra licenza speciale e licenza ordinaria, la prima rilasciata dagli Ispettorati Territoriali di zona, la seconda unicamente da Roma. E qui si inserisce la mia breve storia triste. Non sono sempre stato IW3HQD. Il mio primo nominativo assegnato fu IW3GTY. Cosa accadde? Questo nominativo fu rilasciato contemporaneamente da due Ispettorati di zona diversi, quello di Venezia e quello di Verona. Nessuno se ne accorse, anche perché all'epoca non c'era internet, c'era solo il Radamato cartaceo e poi chi poteva pensare a un simile svarione??? Si andò avanti così per due anni buoni, finché un giorno mi vidi recapitare a casa una raccomandata dall'Ispettorato di Venezia con la quale mi si comunicava l'inghippo, mi si annullava il nominativo e mi si attribuiva quello attuale. Senza nemmeno due parole di scuse.
Ecco. Anche questa è l'Italia dei radioamatori.

Grazie del tuo intervento,
mio carissimo, l'importante è che tutto alla fine si è concluso alla meglio, che ci vuoi fare?, in Italia stiamo messi male, stiamo ancora ad interpretare leggi, codici,  il diritto d'antenna, quando questo diritto dovrebbe essere stato gia affermato da decenni e decenni, invece stiamo ancora a chiedere permessi, chiamare l'amministratore, con tutti i casi di ignoranza nel merito di dette persone che non sanno manco chi è il radioamatore. Pensa che io la patente, cosa da pazzi, l' andai a ritirare io presso l'ispettorato territoriale in quanto dopo circa 4 mesi ancora dovevano redigerla, pensa mio carissimo, che l'impiegato la fece davanti a me, incollò la foto, mise il timbro, la scrisse all'epoca in macchina da scrivere, e me la consegnò, insomma una pratica da una stanza all'altra dovetti io, con polemica costruttiva, riceverla un altro poco con mie proprie mani,  ;D ;D ;D ;Dhahah. Le scusa, ma per carità, non pecchiamo proprio, non sono non me le fecero, ma me ne andai anche carico di meraviglia.
In Italia siamo il Paese dove le fiumane di parole e parolone fanno da padroni, intanto i cittadini soffrono.
E come diceva un detto antico  " i cavalli litigano e i bauli si rompono" ti saluto calorosamente 73 felice autunno

in3eqa

Da molti anni lavoro per consentire a chiunque di rilasciare documentazione online con valore legale attraverso l'apposizione di un "timbro digitale" che renda anche il documento stesso infalsificabile. Purtroppo mentre è stato possibile introdurre questa soluzione tecnologica negli uffici più periferici, nell'amministrazione pubblica centrale italiana ciò è stato quasi impossibile. Dunque mentre ormai milioni di studenti di tante università possono ricevere a casa documentazione (compreso il certificato di laurea) che prima necessitava di essere firmata presso le varie segreterie, tanti altri documenti delle amministrazioni pubbliche italiane necessitano ancora passaggi cartacei del tutto anacronistici.

L'apposizione di un timbro digitale / QRCode firmato chiude anche qualunque questione legata alla falsificazione documentale, dal momento che la firma digitale preserva anche l'integrità del documento e nessuno ha mai violato gli algoritmi di firma a chiavi asimmetriche a 2048 bit.

Per fortuna qui nella mia zona i servizi si sono quasi tutti digitalizzati e di carta ne gira ormai pochissima. Sul portale dell'azienda sanitaria provinciale (del tutto autonoma del servizio sanitario italiano) mantengono lo storico di documenti anche di dieci anni fa. Stesso discorso con i servizi di fornitura elettrica, idrica, gas naturale e raccolta rifiuti. Tutto archiviato digitalmente e fatture trasmesse solo in formato elettronico (PDF).

GianlucaB

Citazione di: Girberto il Ven 25 Settembre, 09:17 2020
Citazione di: GianlucaB il Gio 24 Settembre, 18:55 2020
Dall'art. 1 codice comunicazioni:

c) apparato radio elettrico: un trasmettitore, un ricevitore o un ricetrasmettitore destinato ad essere applicato in una stazione radioelettrica. In alcuni casi l'apparato radioelettrico può coincidere con la stazione stessa;


nn) stazione radioelettrica, uno o più trasmettitori o ricevitori o un insieme di trasmettitori e ricevitori, ivi comprese le apparecchiature accessorie, necessari in una data postazione, anche mobile o portatile, per assicurare un servizio di radiocomunicazione o per il servizio di radioastronomia. Ogni stazione viene classificata sulla base del servizio al quale partecipa in materia permanente o temporanea;

Dall'art 104 codice comunicazioni:

1. L'autorizzazione generale è in ogni caso necessaria nei seguenti casi:

a) installazione di una o più stazioni radioelettriche o del relativo esercizio di collegamenti di terra e via satellite richiedenti una assegnazione di frequenza, con particolare riferimento a: ..... .... ...




Da quello che leggo io la normativa la interpreto così:

L'autorizzazione generale è necessaria per l'installazione di una stazione radioelettrica.

La stazione radioelettrica è l'insieme degli apparati e accessori per assicurare un servizio di radiocomunicazione, quindi ad esempio un apparato da stazione  fissa, senza gli accessori che permettono di farlo funzionare (alimentatore e antenna) non può essere considerato una stazione radioelettrica.

In alcuni casi però l'apparato può coincidere con la stazione stessa, infatti un portatile è di fatto una stazione radioelettrica.

Esimio GianlucaB, perdonami ma non ti seguo,  per quello che ho potuto capire visto sicuramente la mia deficenza di comprendonio dovuta all'età, dici le stesse cose che affermo io,
tutto ciò che è elettronico e che serve per un buon funzionamento delle radio è costituzionalmente una stazione radio.
Ripeto la stazione radio non è la stanza, le mura, casa tua, bensì gli apparati radio, ricetrasmettitori dir si voglia.
Certo anche un portatile è una piccola stazione radio, come il telefonino, ma sono stazioni dicasi per legge e per neologismi tecnici: stazioni mobili.


Semplicemente volevo dire che la detenzione di un apparato radioamatoriale é libera, fino a quando tale apparato non costituisce una stazione radioelettrica.
La cosa credo sia scritta così, per salvaguardare i collezionisti di radio d'epoca o surplus militari.

Girberto

Citazione di: GianlucaB il Ven 25 Settembre, 16:47 2020
Citazione di: Girberto il Ven 25 Settembre, 09:17 2020
Citazione di: GianlucaB il Gio 24 Settembre, 18:55 2020
Dall'art. 1 codice comunicazioni:

c) apparato radio elettrico: un trasmettitore, un ricevitore o un ricetrasmettitore destinato ad essere applicato in una stazione radioelettrica. In alcuni casi l'apparato radioelettrico può coincidere con la stazione stessa;


nn) stazione radioelettrica, uno o più trasmettitori o ricevitori o un insieme di trasmettitori e ricevitori, ivi comprese le apparecchiature accessorie, necessari in una data postazione, anche mobile o portatile, per assicurare un servizio di radiocomunicazione o per il servizio di radioastronomia. Ogni stazione viene classificata sulla base del servizio al quale partecipa in materia permanente o temporanea;

Dall'art 104 codice comunicazioni:

1. L'autorizzazione generale è in ogni caso necessaria nei seguenti casi:

a) installazione di una o più stazioni radioelettriche o del relativo esercizio di collegamenti di terra e via satellite richiedenti una assegnazione di frequenza, con particolare riferimento a: ..... .... ...




Da quello che leggo io la normativa la interpreto così:

L'autorizzazione generale è necessaria per l'installazione di una stazione radioelettrica.

La stazione radioelettrica è l'insieme degli apparati e accessori per assicurare un servizio di radiocomunicazione, quindi ad esempio un apparato da stazione  fissa, senza gli accessori che permettono di farlo funzionare (alimentatore e antenna) non può essere considerato una stazione radioelettrica.

In alcuni casi però l'apparato può coincidere con la stazione stessa, infatti un portatile è di fatto una stazione radioelettrica.

Esimio GianlucaB, perdonami ma non ti seguo,  per quello che ho potuto capire visto sicuramente la mia deficenza di comprendonio dovuta all'età, dici le stesse cose che affermo io,
tutto ciò che è elettronico e che serve per un buon funzionamento delle radio è costituzionalmente una stazione radio.
Ripeto la stazione radio non è la stanza, le mura, casa tua, bensì gli apparati radio, ricetrasmettitori dir si voglia.
Certo anche un portatile è una piccola stazione radio, come il telefonino, ma sono stazioni dicasi per legge e per neologismi tecnici: stazioni mobili.


Semplicemente volevo dire che la detenzione di un apparato radioamatoriale é libera, fino a quando tale apparato non costituisce una stazione radioelettrica.
La cosa credo sia scritta così, per salvaguardare i collezionisti di radio d'epoca o surplus militari.

Bravo l'hai detta, solo se l'apparato radio non costituisce una stazione radio, bene quindi? solo il telefonino giusto?, ma anche qui vi è discrepanza, nella contraddizione del codice.Dato che lo stesso e un ricetrasmettittore che per funzionare ha bisogno di una linea appoggiata ad una scheda telefonica di un operatore pagando il consumo, alla fine na specie di autorizzazione commerciale. Come tu sai il telefonino non è per usi radiantistici.
Come vedi, i codici spesse volte si interpretano secondo la propria morale, nel bene o nel male.
Per quanto concerne l'ultima parte del tuo prezioso intervento, anche in questo caso ci vorrebbe un autorizzazione di detenzione per uso collezionistico, a limite, radio non funzionanti dichiarate, o svuotate del loro interno, parlo solo della parte elettronica no manopole.
Vedi GianlucaB, le radio son cose serie, soprattutto nel detenerle, in diverse parti del mondo la detenzione è severissima, ed è sempre seguita da licenze o autorizzazioni o meglio tradurlo con PERMESSI.
In italia purtroppo, e perdonami umilmente della micropolemica, è sempre stato per anni un Paese facilone, già dagli anni 70 in avanti con la liberalizzazione delle radio private.
Prima invece le cose erano ben più serie. Questa faciloneria cosa, cosa ci porterà? che anche noi saremo liberalizzati, addio patente, addio autorizzazione, addio nominativo, saremo un surrogato dei fratelli minori del CB, e tutta sta menata di professionismo tra radioamatori andrà in un luogo della casa che di solito si trova in  fondo a sinistra.
Questa è oggi la mentalità globale, faciloneria, solo faciloneria, soltanto faciloneria, tutto e subito, radioamatori con la carta d'identità, non voglio studiare, applicarmi.
Queste mentalità girano in questi mondi.
Ciao GianlucaB, scusa se mi sono prolungato, ti auguro un felice autunno.
73 Gir

IW3HQD

Il dibattito è interessante ma, ahimè, non ne vedo soluzione.
Il problema detenzione sì / detenzione no è sempre stato discusso, spesso con citazioni di leggi fai-da-te o di consuetudini più o meno radicate. Ma la consuetudine non è fonte del diritto, salvo che vi sia l'assenza assoluta di qualsiasi altra norma gerarchicamente superiore. Nel nostro caso, la risposta al quesito "detenzione di apparato radioelettrico senza autorizzazione" è sempre stata semplice: NO! E la norma è proprio quell'art. 193 del DPR 156/73. Ma qui, largo alle interpretazioni da bar dello Sport! Vediamone alcune.
"La legge parla di stazione di radioamatore, non di singolo apparato!" Peccato che lo schema a blocchi di una stazione radio sia costituito da alimentatore + RTX (o VFO) + antenna. E - scusate - la radio portatile non ha lo stesso schema??
"Posso detenere un apparato radio a patto che l'antenna sia staccata". Trovatemi la normativa che specifica questo aspetto. Si ricade sempre nel succitato art. 193 che parla unicamente di "apparato radioelettrico".
"Posso portare la radio nello zaino in caso abbia bisogno di aiuto". Se la radio non richiede autorizzazioni, sì. Altrimenti, sempre di art. 193 parliamo...

La vera situazione insanabile è proprio quel vacuum normativo che non regola la vendita degli apparati. Ma questa mancata regolamentazione è assolutamente voluta. Il legislatore infatti, in base all'antico brocardo "ignorantia legis non excusat", fa ricadere sull'acquirente il dovere di adeguarsi alla normativa vigente, informandosi sui requisiti richiesti e provvedendo di conseguenza. E' come per le automobili: il concessionario non ha alcuna potestà di controllo sul possesso della patente di guida da parte dell'acquirente, che però sa benissimo cosa serve per guidare un veicolo e quali conoscenze normative bisogna avere! Ma mentre per le auto, prima o poi in un controllo di polizia ci incappi, per le radio questo è praticamente impossibile.

E qui veniamo all'altra dolente nota del discorso: controlli inesistenti. Qui dalle mie parti fino a tutti gli anni Novanta c'era un ispettore dell'Escopost (tra l'altro radioamatore) che, girando con il furgone-laboratorio, dove vedeva un'antenna radio si fermava e suonava il campanello, procedendo al controllo. Ne ha bastonati talmente tanti, che quando vedevi quel Daily te la facevi sotto...
Ecco dunque crearsi quella pericolosa miscela costituita da vendita libera + assenza di controlli.

P.S.: evitate di quotare troppi messaggi nelle vostre risposte. Ne va della fruibilità della discussione! Grazie!
73 de IW3HQD

thomas

faccio copia/incolla di quanto da me appena scritto in altra discussione su questo stesso forum:

Permettetemi, non scrivo in qualità di chi ha 20 anni di servizio nelle FF.OO., in quanto anche lì l'ignoranza regna sovrana. Da semplice cittadino, mi sono interessato al problema, ed ho ottenuto risposta da ben 2 Ispettorati (Liguria ed Emilia-Romagna)

LA PURA E SEMPLICE DETENZIONE (quindi no porto, no installazione, neanche in ricezione) di qualsiasi tipo di apparato tx/rx, anche non radioamatoriale, anche autocostruito, E' LIBERA, in quanto l'art 403 è stato abolito, così come la domanda presso Polizia o Carabinieri (prevista per la sola detenzione).

Discorso a parte per gli apparati militari o delle FF.OO. (ma non VF), solo quelli ancora in uso, la cui detenzione soggiace al rilascio di licenza ex art 28 TULPS come modificato dal dl 59 del 2006.

Precisazione sul concetto (delicato) di "installazione". Per fissi e veicolari è facile, basta che siano staccati dalle antenne e dalla corrente. Per i portatili la batteria va staccata. Apparati in cattivo stato di conservazione, o mancanti di pezzi, non si considerano installati.

Non c'è altro da dire. Se volete, inviate una mail agli Ispettorati.

GianlucaB

Io credo e spero che non debbano solo essere staccati da dall' antenna.
Perché altrimenti potrei installare tutto, e poi basta che stacco il connettore dalla radio e sono in regola?
Credo che tu debba detenere l'apparato in modo che non possa essere messo in funzione.

thomas


GianlucaB

suppongo che installare una antenna sul tetto, passare il cavo, mettere li una radio e un alimentatore, rientri nella installazione di una stazione radioelettrica.
Come suppongo che avere un portatile con la batteria staccata, ma li pronta per essere reinserita  equivalga ad avere una radio portatile pronta all'uso.
Sono anche convinto che se in caso di controllo ti beccano con il portatile in una tasca, e la batteria nell'altra, se gli vai a dire che sei in regola perché non hai installato nessuna stazione, io dico che ti rompono il c.... perché si sentono pure presi in giro.

Domini

CitazionePerché altrimenti potrei installare tutto, e poi basta che stacco il connettore dalla radio e sono in regola?
Se stacchi l'antenna o togli l'alimentazione l'apparecchio non è più in grado di operare punto e basta, se poi uno tiene la radio in una tasca e l'antenna nell'altra non è contestabile in alcun modo poiché bisogna avere le mani sulla torta e non il cucchiaio in tasca per essere accusati di qualcosa.

CitazioneCredo che tu debba detenere l'apparato in modo che non possa essere messo in funzione.
Tutto si gioca sul filo del rasoio poiché basta poco per passare dalla ragione al torto ma se mi fermano e il mio portatile è senza antenna non ha alcuna importanza dove sia l'antenna non c'è e basta sennò si farebbe il processo alle intenzioni, non per nulla esiste il detto: fatta la legge trovato l'inganno.

Citazione...io dico che ti rompono il c.... perché si sentono pure presi in giro.
Di certo le forze dell'ordine faranno storie ma se si arriva ad un processo non si può contestare nulla, durante il controllo la radio era inutilizzabile e questa è l'unica cosa che conta.

GianlucaB

Mi sembra un po troppo semplice  a quel punto chiunque potrebbe installare una stazione radioamatoriale, o portarsi a giro portatili.
I legislatori non scriveranno leggi comprensibilissime, ma mica sono scemi..

Domini

Eppure è così, se l'apparecchio non è tecnicamente operativo significa che non può funzionare e la cosa è indiscutibile, non fosse così, nemmeno i corrieri potrebbero trasportarli senza un'autorizzazione, inoltre non va considerato che un portatile lo rendi operativo in un attimo mentre invece un veicolare ci vuole più tempo, non è questa la questione e non c'è differenza tra tipologie di apparati, si ti becco con le mani nel sacco o funziona o non funziona.

Non si tratta comunque di bombe atomiche quindi non è che sia un grande problema e spesso situazioni limite tra il legale e l'illegale vengono interpretate per così dire a discrezione proprio perché non è ne pari ne dispari.

IK3OCA

Salve, in altro topic si è cercato (ringrazio IW3HQD e gli altri per le buone idee) di chiarire se sia lecita la detenzione di apparecchiature radio da parte di chi non possiede appositi licenze o altri permessi e, dopo la faticosa ricerca, pare che il discriminante sia dato dall'art. 195 del Codice delle Poste (DPR 29 marzo 1973, n. 156), numerose volte modificato, che sanziona (oggi solo amministrativamente e non più penalmente) "Chiunque installa od esercita un impianto di telecomunicazione senza aver ottenuto la relativa concessione o autorizzazione"
Per cui ciò che definisce il problema é il concetto di "impianto di telecomunicazione".

Cosa si deve intendere per impianto di telecomunicazione?

Si deve trattare di un insieme organizzato allo scopo di ottenere la telecomunicazione, quindi NON costituisce impianto di telecomunicazione il possesso di un'antenna, di un ricetrasmettitore, di un alimentatore, e di quant'altro possa servire a costituire l'impianto di telecomunicazione, se non sussiste anche un'organizzazione fra i vari componenti atta a ottenere la telecomunicazione, il caso limite è quello del commerciante di roba radio che ha tutto quel che serve, ma non assiema i componenti per farne una stazione radio.

Costituisce invece impianto di telecomunicazione un'antenna + ricetrasmettitore + alimentatore eccetera, anche se quei componenti sono staccati, ma sono posti in modo tale da essere agevolmente collegati per farne un impianto di telecomunicazione, e anche se qualcuno di essi non funziona, perché prevale il concetto dell'organizzazione dei componenti.

Giustamente ha anche osservato IW3HQD che un RTX portatile, essendo dotato di tutto ciò che serve per ottenere la telecomunicazione (antenna, radio, batterie)  costituisce da solo un impianto di telecomunicazione.

73 Rosario

GianlucaB

Pure l'articolo 1 stabilisce che:
nn) stazione radioelettrica, uno o più trasmettitori o ricevitori o un insieme di trasmettitori e ricevitori, ivi comprese le apparecchiature accessorie, necessari in una data postazione, anche mobile o portatile, per assicurare un servizio di radiocomunicazione o per il servizio di radioastronomia. https://amzn.to/3NAmWUe

Da nessuna parte c'è scritto che devono essere fisicamente collegati tra di loro, ma mi sembra pure ovvio che non si può andare a giro con una radio portatile, pensando semplicemente di svitare l'antenna per essere in regola.
Un pò come andare in giro con l'automobile senza patente, e poi spegnere il motore per sostenere che non si stà guidando.

Domini

Citazionema mi sembra pure ovvio che non si può andare a giro con una radio portatile, pensando semplicemente di svitare l'antenna per essere in regola.
E' vero anche questo ma rimane il fatto che senza un pezzo fondamentale la radio non funziona e se tale pezzo ovvero antenna o batteria sono collegati allora si il "reato" è incontestabile ma se non sono collegati il reato diventa contestabile poiché c'è una differenza di base ...a discrezione di chi giudicherà visto che ci si può attaccare ad un cavillo. Poi vorrei vedere se la radio è a casa è l'antenna in macchina piuttosto che in tasca! ...e se invece l'antenna è a casa di mio cugino a fianco alla mia! :)

BLURED

73 a tutti.

Secondo me il discorso non è così scontato poiché le situazioni che si possono venire a creare sono diverse, l'esempio del portatile è facile ma proviamo a cambiare situazione: Un non radioamatore si compra uno Yaesu FT-991 e lo poggia sul tavolo assieme all'alimentatore, il cavo di alimentazione è dentro il cassetto mentre l'antenna ancora imballata si trova sul pavimento assieme al cavo coassiale e ai connettori, ora ragionando per logica, ha con sé tutto l'occorrente per installare una stazione di radioamatore ma che di fatto non è per ora tecnicamente installata, a questo punto mi domando dove sia il reato? Se tale situazione appena descritta è un illecito allora significa che anche la sola detenzione è illegale se è presente tutto il materiale, tuttavia se è presente solo la radio allora l'illecito non c'è più! Insomma qui ognuno potrebbe interpretare liberamente a modo suo e ognuno avrebbe ragione poiché si ha un piede nel lecito e uno nell'illecito.
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Domini

Ai posteri l'ardua sentenza, sono regole fatte dagli umani e non dalla natura e nulla è matematico.

thomas

Peccato che:
1) non sia eventualmente un reato, ma una violazione amministrativa;

2) il 156/73 (e quindi anche l'art 195) è stato abolito e sotituito dal codice del 2003.

BLURED

In ogni caso reato o violazione la sostanza del discorso non cambia.
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GianlucaB

Citazione di: BLURED il Ven 02 Ottobre, 09:28 2020
73 a tutti.

Secondo me il discorso non è così scontato poiché le situazioni che si possono venire a creare sono diverse, l'esempio del portatile è facile ma proviamo a cambiare situazione: Un non radioamatore si compra uno Yaesu FT-991 e lo poggia sul tavolo assieme all'alimentatore, il cavo di alimentazione è dentro il cassetto mentre l'antenna ancora imballata si trova sul pavimento assieme al cavo coassiale e ai connettori, ora ragionando per logica, ha con sé tutto l'occorrente per installare una stazione di radioamatore ma che di fatto non è per ora tecnicamente installata, a questo punto mi domando dove sia il reato? Se tale situazione appena descritta è un illecito allora significa che anche la sola detenzione è illegale se è presente tutto il materiale, tuttavia se è presente solo la radio allora l'illecito non c'è più! Insomma qui ognuno potrebbe interpretare liberamente a modo suo e ognuno avrebbe ragione poiché si ha un piede nel lecito e uno nell'illecito.

Resta il fatto che se non sei radioamatore, ma in casa hai tutto il materiale pronto per una installazione, la vedo dura potersi difendere da un verbale.
Intanto ti becchi la sanzione, e magari anche il sequestro cautelativo, poi puoi fai ricorso che con molta probabilità perderai, così poi paghi pure le relative spese.




BLURED

Ciò confermerebbe che anche la sola detenzione non è legale ma anche che la differenza tra installazione e non installazione non esiste, cioè ho tutto l'occorrente e anche se non è installato vengo sanzionato lo stesso. Questo è il punto oscuro da definire, di fatto un collezionista non radioamatore se oltre alle radio ha anche un'antenna e tutto il resto nascosto da qualche parte diventa punibile ma a me sembra un'assurdità.
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