Chiarimento relativo al canone annuale in caso di uso occasionale

Aperto da AndreaFar, Mar 20 Agosto, 18:02 2019

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AndreaFar

Vorrei conseguire la patente per radioamatori a breve e mi stavo chiedendo come funziona esattamente la questione canone nel caso la mia attività non sia continuativa.

Una volta conseguita la patente, dovrei pagare comunque il canone ogni anno, indipendentemente dal fatto che durante l'anno abbia effettivamente utilizzato l'apparecchio per trasmissioni radio ...oppure posso benissimo pagare solo il canone dell'anno in cui ho effettivamente effettuato trasmissioni radio?

Nel caso in cui il canone vada pagato ogni anno dal conseguimento della patente, e smettessi di pagarlo, sarei considerato un "radioamatore moroso" oppure perderei semplicemente il diritto di trasmettere?


(PS posso capire la necessità della patente, ma il canone annuale mi sembra un'inutile seccatura per far cassa su chi vuol fare le cose perfettamente in regola)

GianlucaB

Il canone annuale, serve per mantenere l'autorizzazione generale, ogni 10 anni questa và rinnovata, e all'atto del rinnovo sò che ti richiedono i versamenti di tutti gli ultimi 10 anni.
Quindi si, il canone và pagato ogni anno anche se poi non trasmetti, ma alla fine sono 5 euro, credo che si possano pagare senza problemi.

Radio Operatore

Ciao. Quanto riportato in seguito spiega bene la situazione.


Art. 4
Ritardato o mancato pagamento

1. È consentito di effettuare il pagamento dei contributi entro il 30 giugno di ciascun anno con l'applicazione di una maggiorazione pari allo 0,5 per cento della somma dovuta per ogni mese o frazione di ritardo.

2. In caso di mancato pagamento dei contributi e della relativa maggiorazione oltre il termine del 30 giugno, fermo restando quanto previsto dall.articolo 102 del Codice, in ordine ai provvedimenti di sospensione e di revoca, il Ministero, dopo aver applicato la medesima maggiorazione fino all'eventuale provvedimento di revoca e comprendendo il periodo di sospensione, procede al loro recupero a norma delle vigenti disposizioni.

user

Citazione di: Radio Operatore il Mar 20 Agosto, 18:43 2019
Ciao. Quanto riportato in seguito spiega bene la situazione.


Art. 4
Ritardato o mancato pagamento

1. È consentito di effettuare il pagamento dei contributi entro il 30 giugno di ciascun anno con l'applicazione di una maggiorazione pari allo 0,5 per cento della somma dovuta per ogni mese o frazione di ritardo.

2. In caso di mancato pagamento dei contributi e della relativa maggiorazione oltre il termine del 30 giugno, fermo restando quanto previsto dall.articolo 102 del Codice, in ordine ai provvedimenti di sospensione e di revoca, il Ministero, dopo aver applicato la medesima maggiorazione fino all'eventuale provvedimento di revoca e comprendendo il periodo di sospensione, procede al loro recupero a norma delle vigenti disposizioni.

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Facip

Del resto non è verificabile se e quando usi la radio. Anche il bollo auto lo paghi a prescindere dall'uso della vettura, così il canone Rai. I 5 Euro sono relativi all'autorizzazione generale che vale fino a 10 anni. Ma puoi richiederla anche per un anno. A quel punto non sei moroso ma perdi anche nominativo e devi chiederne uno nuovo. La patente invece non scade mai. Però come fai a sapere se utilizzerai la radio ? Mi pare che valga la pene versare i 5 Euro.

AndreaFar

Grazie a tutti del chiarimento. :)

Un'altra domanda. Questa quota va pagata anno per anno, oppure volendo si può fare un versamento maggiore per essere coperti per più anni e non avere l'impiccio di doversi ricordare di pagarla?

Riguardo al paragone con il bollo, a parte che anche li ci sarebbe da discutere su quanto sia corretto farlo pagare, nel caso dell'attività radioamatoriale uno non deve appoggiare ad infrastrutture statali per cui pagando la tassa contribuisce ad aiutare il mantenimento del servizio, perciò è un costo ancor più insensato se non nell'ottica di fare cassa mettendo la manina in tasca al contribuente.

Ok che è poco, ma poco da una parte, poco dall'altra, troppi soldi finiscono nelle tasse più assurde e se ci fosse un po' meno accondiscendenza secondo me le cose migliorerebbero.

Radio Operatore

Se paghi ad esempio direttamente 20 euro, equivalente per i prossimi quattro anni, te ne torneranno indietro 15 poiché ne hai pagati 20 e non 5 come previsto. Se proprio vuoi informazioni certe contatta l'ispettorato della tua regione o direttamente il mise.

I 5 euro non servono per mantenere ipotetiche infrastrutture ma per le spese della macchina burocratica, certo sono pochi ma se pensi che in altri paesi pagano anche 50 euro ritieniti fortunato. Come vedi in Italia su certe cose siamo migliori di altri e questo non capita facilmente specie quando si tratta di pagare. :)

AndreaFar

Citazione di: Radio Operatore il Mar 20 Agosto, 21:37 2019
Se paghi ad esempio direttamente 20 euro, equivalente per i prossimi quattro anni, te ne torneranno indietro 15 poiché ne hai pagati 20 e non 5 come previsto. Se proprio vuoi informazioni certe contatta l'ispettorato della tua regione o direttamente il mise.

Capito. :)

Citazione di: Radio Operatore il Mar 20 Agosto, 21:37 2019
I 5 euro non servono per mantenere ipotetiche infrastrutture ma per le spese della macchina burocratica, certo sono pochi ma se pensi che in altri paesi pagano anche 50 euro ritieniti fortunato. Come vedi in Italia su certe cose siamo migliori di altri e questo non capita facilmente specie quando si tratta di pagare. :)

Penso che non sia positivo guardare a chi è messo peggio per non migliorare le cose. :)

Poi per curiosità ho fatto una ricerchina veloce e in molti paesi tra cui Canada, USA(zona più "radiante" al mondo), Norvegia e Inghilterra non ci sono costi di questo tipo, e 5 anni fa circa sono state abolite anche in Olanda le tasse annuali proprio perché costava di più l'apparato burocratico necessario a gestirle che l'incasso effettivo.
In molti altri paesi poi l'uso libero di radio non ha limiti così stringenti da costringerti a prendere una patente se hai bisogno di usare dei walkie talkie che non siano dei totali giocattoli, ed esiste un livello accettabile di libero uso di apparecchiature radio per chi non ha vere e proprie esigenze radioamatoriali.
Perciò insomma, magari ci sarà anche chi è messo peggio, ma non è che noi siamo messi bene.

Qua in Italia per dire pure per una PMR446 da supermercato che trasmette in banda cittadina pare serva un contributo annuo.  çç30
Così secondo me il mondo dei radioamatori, che è sempre più di nicchia, tra cellulari e internet, non viene aiutato a mantenersi vivo e in salute.

Girberto

Carissimo, il canone annuale come già ricapitolato da altri è solo per avere in attivo sia il nominativo che l'autorizzazione generale, all'epoca la si chiamava LICENZA.
Per le occasioni momentanee di comunicazione, deve sempre avere una stazione base, riperto base, con un luogo di residenza dove è fissata la stazione principale ed il canone lo si paga ogni inizio anno nel mese di GENNAIO, dopo questo mese scattano le more che vengono calcolate in base ai decimi ossia 0,..... per ogni mese, basta fare una ricerca su internet per vedere l'esatto contegio della mora. Alla fine dei 10 anni si rinnova sempre se vuoi rimanere in trasmissione solo il'autorizzazione generale, presso l'ispettorato territoriale con posta A/R, dove la ricevuta di ritorno vale come rinnovo della suddetta. E la devi conservare assieme alle fotocopie della domanda di rinnovo e le relative ricevute di bolletini postali del pagamento annuale.
Se non rinnovi dopo un po di tempo ache il nominativo perdi.
Saluti Gir


Radio Operatore

CitazionePenso che non sia positivo guardare a chi è messo peggio per non migliorare le cose
Però è vero anche il contrario e poi 5 euro non sono nulla e questi ci danno la garanzia di avere un diritto, se non si paga nulla avremmo solo un pezzo di carta facilmente contestabile, tra l'altro se qualcosa dovese cambiare stai pur certo che i 5 euro diventerebbero molti di più quindi meglio per tutti pagare e tacere. :)

CitazionePerciò insomma, magari ci sarà anche chi è messo peggio, ma non è che noi siamo messi bene.
Ogni paese ha le sue regole e le sue frequenze per le comunicazioni di libero uso, a seconda dei casi si paga una tassa oppure no, anche per il servizio GMRS negli USA si paga quindi come vedi non è una cosa prettamente italiana, se leggi su wikipedia te ne fai un idea anche se non vengono riportate eventuali tasse da pagare. https://en.wikipedia.org/wiki/Personal_radio_service

CitazioneQua in Italia per dire pure per una PMR446 da supermercato che trasmette in banda cittadina pare serva un contributo annuo
Se prendi un LPD o bibanda PMR/LPD https://amzn.to/4305Ogu e usi solo i canali LPD non serve pagare nessuna tassa, se poi consideri che anche se usi i canali PMR non gliene importa a nessuno è facile capire che l'autorizzazione di inizio attività e i 12 euro annui sono li giusto per bellezza.

CitazioneCosì secondo me il mondo dei radioamatori, che è sempre più di nicchia, tra cellulari e internet, non viene aiutato a mantenersi vivo e in salute.
Il numero di radioamatori (ma anche semplici appassionati) nel mondo è in continuo aumento Italia compresa e per paradosso il merito è proprio di internet che mette a disposizione una infinità di informazioni, di comunità ma anche di sistemi interconnessi radio/voip e la possibilità (a differenza di un tempo) di acquistare ogni ben di dio standosene comodamente a casa, tra l'altro la quantità di attrezzature presenti sul mercato è impressionante a differenza di un tempo dove tutto era più ristretto e non alla portata di tutti.

Le norme a volte restringenti servono a preservare le frequenze, queste sono importanti anche per la sicurezza e ormai per il business valgono come oro colato e anzi c'è da meravigliarsi che regalino pure delle bande ai comuni civili.

IV3FNK

Citazione di: AndreaFar il Mer 21 Agosto, 00:35 2019

Poi per curiosità ho fatto una ricerchina veloce e in molti paesi tra cui Canada, USA(zona più "radiante" al mondo), Norvegia e Inghilterra non ci sono costi di questo tipo, e 5 anni fa circa sono state abolite anche in Olanda le tasse annuali proprio perché costava di più l'apparato burocratico necessario a gestirle che l'incasso effettivo.
In molti altri paesi poi l'uso libero di radio non ha limiti così stringenti da costringerti a prendere una patente se hai bisogno di usare dei walkie talkie che non siano dei totali giocattoli, ed esiste un livello accettabile di libero uso di apparecchiature radio per chi non ha vere e proprie esigenze radioamatoriali.
Perciò insomma, magari ci sarà anche chi è messo peggio, ma non è che noi siamo messi bene.

Qua in Italia per dire pure per una PMR446 da supermercato che trasmette in banda cittadina pare serva un contributo annuo.  çç30
Così secondo me il mondo dei radioamatori, che è sempre più di nicchia, tra cellulari e internet, non viene aiutato a mantenersi vivo e in salute.

eventualmente per non pagare i 5 euro puoi sempre trasferirti in uno di questi pesi

AndreaFar

Citazione di: Radio Operatore il Mer 21 Agosto, 09:53 2019
CitazionePenso che non sia positivo guardare a chi è messo peggio per non migliorare le cose
Però è vero anche il contrario e poi 5 euro non sono nulla e questi ci danno la garanzia di avere un diritto, se non si paga nulla avremmo solo un pezzo di carta facilmente contestabile, tra l'altro se qualcosa dovese cambiare stai pur certo che i 5 euro diventerebbero molti di più quindi meglio per tutti pagare e tacere. :)

La garanzia del diritto sta nel fatto di essere registrati, non nel fatto di dover pagare annualmente perché sennò ti cancellano, sono discorsi differenti. E le quote annuali al contrario, tolgono valore all'aver conseguito una patente radioamatoriale, visto che l'autorizzazione non viene dalla qualifica di competenza e diventa come una sorta di abbonamento legato a una quota e una volta smesso di rinnovare la rata a quanto pare si viene messi allo stesso livello di chi non la ha mai presa e trasmette con la prima radio che capita senza alcuna conoscenza dei principi basilari.

Citazione di: Radio Operatore il Mer 21 Agosto, 09:53 2019Il numero di radioamatori (ma anche semplici appassionati) nel mondo è in continuo aumento Italia compresa e per paradosso il merito è proprio di internet che mette a disposizione una infinità di informazioni, di comunità ma anche di sistemi interconnessi radio/voip e la possibilità (a differenza di un tempo) di acquistare ogni ben di dio standosene comodamente a casa, tra l'altro la quantità di attrezzature presenti sul mercato è impressionante a differenza di un tempo dove tutto era più ristretto e non alla portata di tutti.

Più che altro mi sembra stia aumentando il numero di persone che comprano una radio cinese da pochi euro e si avventurano in modo irregolare nel mondo radioamatoriale.

Citazione di: Radio Operatore il Mer 21 Agosto, 09:53 2019Le norme a volte restringenti servono a preservare le frequenze, queste sono importanti anche per la sicurezza e ormai per il business valgono come oro colato e anzi c'è da meravigliarsi che regalino pure delle bande ai comuni civili.

Se metti norme troppo stringenti e ostacoli inutili come rate e tasse varie, incentivi l'abusivismo e non il fare le cose in regola.  Specie considerata la facile reperibilità degli apparecchi.

Radio Operatore

Citazioneeventualmente per non pagare i 5 euro puoi sempre trasferirti in uno di questi paesi
Anche questa è un idea ma non so se convenga per 5 euro hi. :D

CitazioneLa garanzia del diritto sta nel fatto di essere registrati, non nel fatto di dover pagare annualmente perché sennò ti cancellano..
Certo nulla da eccepire ma ritengo che se si paga "il diritto" lo si acquisisce ancora di più, il concetto è che se pagi una cosa diventa tua, magari non è bello dirlo in questo ambito ma è così.

Citazione...e diventa come una sorta di abbonamento legato a una quota e una volta smesso di rinnovare la rata a quanto pare si viene messi allo stesso livello di chi non la ha mai presa e trasmette con la prima radio..
Non esattamente, la patente è a vita e non scade mai quindi se si decide di non pagare non si torna a essere un comune mortale ma diventa semplicemente una tacita rinuncia. Le frequenze sono proprietà dello stato e la tassa la si paga come la paga chiunque richieda in concessione una frequenza è questo vale per tutti dagli usi privati/civili alle emittenti broadcasting ecc..

CitazionePiù che altro mi sembra stia aumentando il numero di persone che comprano una radio cinese da pochi euro e si avventurano in modo irregolare nel mondo radioamatoriale
Purtroppo anche questi sono aumentati pari pari e forse anche di più dei nuovi radioamatori ma è lo scotto da pagare delle radio facili da comprare, poi figurati se fossero pure di libero uso.

CitazioneSe metti norme troppo stringenti e ostacoli inutili come rate e tasse varie, incentivi l'abusivismo e non il fare le cose in regola.  Specie considerata la facile reperibilità degli apparecchi.
Anche per questo vengono messi dei paletti, degli ostacoli ci vogliono altrimenti saremmo invasi da pinco pallini qualsiasi che legalmente farebbero quello che vogliono in qualsiasi frequenza.

Tuttavia non vedo tutti questi ostacoli! dove sono? La verità è che la gente non ha voglia nemmeno di inviare una raccomandata e pagare pochi spiccioli l'anno, basta che sia gratis e senza fatica e sono tutti contenti, un piccolo sacrificio e sottolineo piccolo va fatto sempre e comunque per meritarsi un qualcosa che si vuole.


AndreaFar

Il fatto che se non ci fosse l'obbligo di pagare la rata si avrebbe meno diritto non ha senso. Non è che se ti mettono una tassa annua per respirare allora hai più diritto di farlo.
Non travisare quello che ho detto. Non mi sembra di aver sostenuto che si debba dare libero accesso a chiunque a trasmettere come e dove gli pare.
Ho detto solo che non c'è una ragione che giustifichi il dover far pagare tale quota a chi ha preso la patente e che mettere meno restrizioni burocratiche sulla banda libera incentiverebbe a fare le cose più in regola e non il viceversa.
Io (e tanti come me) ho bisogno di radio con specifiche superiori a quelle concesse in uso senza bisogno di patente e pagamento quota annuale, per uso a fini escursionistici occasionale.
Io sono uno che fa tutto in regola, prenderò la patente e pagherò quell'antipatica tassa annuale, il 99,9% di quelli che hanno lo stesso tipo di esigenze comprano una radio a n watt di provenienza ignota su eBay e se ne sbattono altamente di tutto ciò.
Se i dispositivi in libero uso, pur restando nei limiti di banda, avessero migliori specifiche chi ha le stesse esigenze potrebbe usare quelli senza rischiare di combinare casini perché usa dispositivi presi online con spettro di frequenze più ampio ed elevata potenza senza né patente e né autorizzazione. E nei fatti è pieno di pincopallini che fanno la qualunque.

Radio Operatore

CitazioneIl fatto che se non ci fosse l'obbligo di pagare la rata si avrebbe meno diritto non ha senso. Non è che se ti mettono una tassa annua per respirare allora hai più diritto di farlo
E' chiaro che è così e non dico il contrario ma solo che la tassa è comunque una sicurezza in più per il futuro, qualcuno un giorno potrebbe pure per interessi economici abolire il servizio di radioamatore per accaparrarsi le preziose frequenza e magari il cavillo dei 5 euro potrebbe fare la differenza, anzi sappi che una grossa società ha da poco fatto una proposta attualmente in discussione a livello europeo per far assegnare la banda dei 2 metri all'uso aeronautico, non dico che i 5 euro ci salveranno ma a qualcosa potrebbero pure servire ed ecco perché sostengo che pagare un contributo è meglio che non pagarlo.

CitazioneIo (e tanti come me) ho bisogno di radio con specifiche superiori a quelle concesse in uso senza bisogno di patente e pagamento quota annuale, per uso a fini escursionistici occasionale.
Gli attuali LPD/PMR sono appunto dispositivi a corto raggio e alternative non ce ne sono se non con i CB ma questi hanno un senso solo per l'uso base o veicolare, esistono poi le radio per i 43 mhz ma anche qui vale lo stesso il discorso della CB e in tutti i casi a 43 mhz non è previsto l'uso che ne devi fare tu, alternative non ce ne sono ed è una situazione comune a quasi tutti i paesi tranne alcuni come gli USA o l'Australia dove esiste una sorta di banda CB in UHF.

Al massimo in Valle D'Aosta esiste la possibilità di usare la frequenza di emergenza 163.300 ma appunto solo li e per le sole emergenze. http://www.regione.vda.it/protezione_civile/Rete_radio/Canale_E/che_cosa_i.aspx

CitazioneSe i dispositivi in libero uso, pur restando nei limiti di banda, avessero migliori specifiche chi ha le stesse esigenze potrebbe usare quelli senza rischiare di combinare casini perché usa dispositivi presi online con spettro di frequenze più ampio ed elevata potenza senza né patente e né autorizzazione
Qui faccio un appunto, se hai la necessità di usare solo radio portatili, anche se usi una radio amatoriale sulla banda pmr cambierà ben poco, il limite rimarrà sempre e comunque quello della portatilità e avere 5 watt al posto di mezzo non cambierà il mondo, avrai solo un miglioramento e nulla più quindi forse fai prima ad usare un pmr in versione export e otterrai un risultato anche migliore che usare un rtx amatoriale in quanto non ottimizzato per funzionare a 446 mhz, certo se il pmr è modificato significa che è fuori legge ma nessuno verrà mai a controllarti e soprattutto non da nell'occhio come una radio amatoriale/civile. Tra portatili, se si vogliono ottenere distanze si usano sempre i ripetitori altrimenti la copertura sarà sempre fortemente legata alla conformazione del terreno, in montagna poi non ne parliamo, se sei aperto fai decine di chilometri ma si riducono a poche centinaia di metri in presenza di ostacoli.

Non so poi in che modo e con chi usi la radio ma se ti fai la patente se la dovranno far anche gli altri che sono con te altrimenti nello specifico ti servirà solo per chiamare aiuto in caso di bisogno.

Carlos

Se aboliscono il contributo annuo faccio subito una petizione per ripristinarlo, si comincia sempre così, prima ti tolgono la tassa e poi ti tolgono la frequenza. :)

AnfreaFar, se non si è radioamatori l'alternativa e prendere in concessione una frequenza in banda civile, non fosse che non possono essere usate per fare le scampagnate e credo sia obbligatoria anche avere la partita iva ovvero un'attività commerciale. L'alternativa rimane dunque quella dei portatili pmr oppure dei cb, altro non c'è se non usare i pmr modificati a 4 o 5 watt in modo da avere così le stesse prestazioni se non migliori di apparecchi ad uso professionale o radioamatoriale. Se invece vuoi rimanere in regola in tutto e per tutto non ci sono altre scappatoie, sottolineo anche che come già ricordato, mezzo watt o 10 watt cambia fino a un certo punto, sempre portatili sono e non si può pretendere che abbiano le stesse prestazioni di quando vengono utilizzati con un'antenna da base.

AndreaFar

Dove sta scritto che se ti tolgono la tassa poi ti tolgono la frequenza? E visto che la tassa è una scocciatura annuale, neanche un abbonamento decennale o ventennale, chi ti dice che se vogliono togliertela, non te la possono comunque togliere a partire dall'anno successivo, visto che il "diritto" lo paghi solo l'anno corrente?
Mi sembra un modo decisamente bizzarro di giustificarla.

Carlos

Andrea, non hai capito, la tassa non ha appunto nulla a che vedere con il diritto in senso stretto e non c'è scritto da nessuna parte che se la tolgono poi ti tolgono tutto. Radio Operatore ha già spiegato il senso della cosa e chi ha i capelli bianchi sa a cosa ci si riferisce. Saluti.

GianlucaB

Citazione di: AndreaFar il Mer 21 Agosto, 13:58 2019

Io (e tanti come me) ho bisogno di radio con specifiche superiori a quelle concesse in uso senza bisogno di patente e pagamento quota annuale, per uso a fini escursionistici occasionale.
Io sono uno che fa tutto in regola, prenderò la patente e pagherò quell'antipatica tassa annuale, il 99,9% di quelli che hanno lo stesso tipo di esigenze comprano una radio a n watt di provenienza ignota su eBay e se ne sbattono altamente di tutto ciò.
Se i dispositivi in libero uso, pur restando nei limiti di banda, avessero migliori specifiche chi ha le stesse esigenze potrebbe usare quelli senza rischiare di combinare casini perché usa dispositivi presi online con spettro di frequenze più ampio ed elevata potenza senza né patente e né autorizzazione. E nei fatti è pieno di pincopallini che fanno la qualunque.

Voglio solo precisare una cosa che forse è sfuggita, la patente di radioamatore, e la successiva aut.generale, ti permettono si di utilizzare apparati radioamatoriali su frequenze radioamatoriali, ma devono essere utilizzati per comunicazioni radioamatoriali, come imposto alla vigente normativa, ovvero:

ARTICOLO N.134 Attività di radioamatore1. L'attività di radioamatore consiste nell'espletamento di un servizio, svolto in linguaggio chiaro, o con l'uso di codici internazionalmente ammessi, esclusivamente su mezzo radioelettrico anche via satellite, di istruzione individuale, di intercomunicazione e di studio tecnico, effettuato da persone che abbiano conseguito la relativa autorizzazione generale e che si interessano della tecnica della radioelettricità a titolo esclusivamente personale senza alcun interesse di natura economica.

Quindi teoricamente non è che uno prende la patente e diventa radioamatore per poter utilizzare un vhf e chiacchierare o parlare di ciò che vuole, ma ci sono delle precise normative da rispettare.
Se uno ha esigenze di comunicazioni, diverse da quelle radioamatoriali, allora può affidarsi a mezzi di libero utilizzo come cb o pmr, o ancora può decidere di richiedere una frequenza per utilizzo civile e farci ciò che vuole.


AndreaFar

Citazione di: Carlos il Gio 22 Agosto, 08:25 2019
Andrea, non hai capito, la tassa non ha appunto nulla a che vedere con il diritto in senso stretto e non c'è scritto da nessuna parte che se la tolgono poi ti tolgono tutto. Radio Operatore ha già spiegato il senso della cosa e chi ha i capelli bianchi sa a cosa ci si riferisce. Saluti.


Che abbia a che vedere con il diritto non sono stato io a dirlo. Io sostengo dal'inizio che è solo un modo per far cassa e non ha assolutamente nulla a che fare con il diritto né in senso stretto né in senso lato, e se vogliono toglierti la frequenza te la tolgono lo stesso. Tanto più che è annuale e non paghi questo "diritto metaforico" oltre l'anno corrente.

AndreaFar

Citazione di: GianlucaB il Gio 22 Agosto, 09:56 2019
Citazione di: AndreaFar il Mer 21 Agosto, 13:58 2019

Io (e tanti come me) ho bisogno di radio con specifiche superiori a quelle concesse in uso senza bisogno di patente e pagamento quota annuale, per uso a fini escursionistici occasionale.
Io sono uno che fa tutto in regola, prenderò la patente e pagherò quell'antipatica tassa annuale, il 99,9% di quelli che hanno lo stesso tipo di esigenze comprano una radio a n watt di provenienza ignota su eBay e se ne sbattono altamente di tutto ciò.
Se i dispositivi in libero uso, pur restando nei limiti di banda, avessero migliori specifiche chi ha le stesse esigenze potrebbe usare quelli senza rischiare di combinare casini perché usa dispositivi presi online con spettro di frequenze più ampio ed elevata potenza senza né patente e né autorizzazione. E nei fatti è pieno di pincopallini che fanno la qualunque.


Voglio solo precisare una cosa che forse è sfuggita, la patente di radioamatore, e la successiva aut.generale, ti permettono si di utilizzare apparati radioamatoriali su frequenze radioamatoriali, ma devono essere utilizzati per comunicazioni radioamatoriali, come imposto alla vigente normativa, ovvero:

ARTICOLO N.134 Attività di radioamatore1. L'attività di radioamatore consiste nell'espletamento di un servizio, svolto in linguaggio chiaro, o con l'uso di codici internazionalmente ammessi, esclusivamente su mezzo radioelettrico anche via satellite, di istruzione individuale, di intercomunicazione e di studio tecnico, effettuato da persone che abbiano conseguito la relativa autorizzazione generale e che si interessano della tecnica della radioelettricità a titolo esclusivamente personale senza alcun interesse di natura economica.

Quindi teoricamente non è che uno prende la patente e diventa radioamatore per poter utilizzare un vhf e chiacchierare o parlare di ciò che vuole, ma ci sono delle precise normative da rispettare.
Se uno ha esigenze di comunicazioni, diverse da quelle radioamatoriali, allora può affidarsi a mezzi di libero utilizzo come cb o pmr, o ancora può decidere di richiedere una frequenza per utilizzo civile e farci ciò che vuole.



Come ho detto sopra il PMR ha potenza troppo limitata e non lo potrei usare.

A me quell'articolo pare dica in burocratese semplicemente che non vada usata a fini commerciali o per comunicazioni in codice o criptate, e non che non si possa parlare con chi pare di cosa gli pare. Le comunicazioni tra altri, nei limiti di frequenza e non uso di cifrature non conformi o linguaggio in codice, si configurerebbe come intercomunicazione.

Radiofaro

Buongiorno a tutti.

Andrea, ti spiego io il senso del discorso, forse tu non sai che per il mise i radioamatori sono solo un inutile peso di qui liberarsi alla prima occasione utile. Il radioamatore non pagando praticamente nulla non ci guadagnano, per qui si tratta di un peso morto da sostenere senza averne un reale beneficio e se invece di 5 euro se ne pagasse minimo 50 allora il peso sarebbe almeno sopportabile. Quando si afferma che se tolgono i 5 euro sarà l'inizio della fine non è una battuta ma un comprensibile timore, tutto qua.

AndreaFar

Il punto è che un radioamatore non appoggia su infrastrutture pubbliche per cui lo stato non ha costi per mantenere il servizio, in quanto sono i radioamatori stessi che "creano" il servizio con la loro attività, e quei soldi servono solo a fare cassa per un'infrastruttura burocratica inutile(una delle tante), e probabilmente costa allo stato più gestire questo sistema del bollo annuale con nominativi a scadenza che non abolirlo lasciando gli operatori autorizzati liberi di operare su frequenze radioamatoriali con un nominativo permanente(In Olanda che aveva un sistema simile il costo annuale è stato tolto proprio per questa ragione).
Se poi sbucano altri interessi che mirano alle bande di frequenza radioamatoriale, non sarà certo il 5€ annuo a salvare nulla, e infatti  visto che se interrompi e riprendi devi pagare anche gli anni precedenti con mora e non puoi scegliere quale anno pagare in base all'attività effettiva, io mi farei anche qualche domanda sul motivo per cui debba essere a base annua, anziché a rinnovo decennale, visto che per come è impostato avrebbe molto più senso farlo pagare in blocco per 10 anni anziché anno per anno, se non nell'ottica di eventuali necessità di variazioni dei diritti sulle frequenze.

Radiofaro

Citazionee quei soldi servono solo a fare cassa per un'infrastruttura burocratica inutile(una delle tante), e probabilmente costa allo stato più gestire questo sistema del bollo annuale
Appunto per questo qualcuno vorrebbe abolire il servizio di radioamatore e se tolgono i 5 euro è ancora peggio poiché la gestione del servizi a livello burocratico ha un costo senza tornaconto ma dovranno continuare a gestirlo comunque, al massimo per ogni richiesta, nominativo, ripetitore, adesione esami, patente e tutto il resto chiedono le marche da bollo come hanno sempre fatto. :)

AndreaFar

Seguendo questa logica allora se mettessero al posto di 1 bollo 4 bolli trimestrali da 10€ ciascuno sarebbe 8 volte meglio?

A parte che se aboliscono quel costo avresti una semplificazione amministrativa  e un abbattimento di spese visto che non sarebbe più necessaria la burocrazia necessaria a gestire tutti i rinnovi e ci sarebbe solo un archivio permanente dei patentati con relativo nominativo. Come ti ho detto prima nella parte di messaggio che hai tagliato, in alcuni paesi è stato eliminato proprio perché servivano più soldi per gestire la rata annuale di quanti ne entravano nelle casse statali.

In secondo luogo eliminare rogne burocratiche incentiverebbe più gente a prendere la patente di radioamatore, portando più iscritti che rafforzerebbero i contrasti a eventuali svendite delle frequenze.

Mah. Mi rendo conto che se non ci fosse gente a trovare le giustificazioni più assurde a certi obbrobri burocratici, non sarebbe un continuo giro tra marche da bollo, notai commercialisti e avvocati fare qualsiasi cosa in regola in questo paese.

Radiofaro

Quello che dici è ovvio ma ancora non hai capito il senso della cosa perché l'hai presa troppo sul serio, il senso è che chi più paga e più è considerato sia ora che per il futuro, se invece di 5 euro se ne pagasse 500 allora vedrai che ti accoglieranno su di un tappeto rosso, se invece ne paghi 5 ti considerano un inutile peso da sbarazzarsi il prima possibile, questo è il succo del discorso, né di più né di meno, tuto il resto non c'entra e i 5 euro o 0 euro sono solo un esempio metaforico.


Girberto

Citazione di: GianlucaB il Gio 22 Agosto, 09:56 2019
Citazione di: AndreaFar il Mer 21 Agosto, 13:58 2019

Io (e tanti come me) ho bisogno di radio con specifiche superiori a quelle concesse in uso senza bisogno di patente e pagamento quota annuale, per uso a fini escursionistici occasionale.
Io sono uno che fa tutto in regola, prenderò la patente e pagherò quell'antipatica tassa annuale, il 99,9% di quelli che hanno lo stesso tipo di esigenze comprano una radio a n watt di provenienza ignota su eBay e se ne sbattono altamente di tutto ciò.
Se i dispositivi in libero uso, pur restando nei limiti di banda, avessero migliori specifiche chi ha le stesse esigenze potrebbe usare quelli senza rischiare di combinare casini perché usa dispositivi presi online con spettro di frequenze più ampio ed elevata potenza senza né patente e né autorizzazione. E nei fatti è pieno di pincopallini che fanno la qualunque.

Voglio solo precisare una cosa che forse è sfuggita, la patente di radioamatore, e la successiva aut.generale, ti permettono si di utilizzare apparati radioamatoriali su frequenze radioamatoriali, ma devono essere utilizzati per comunicazioni radioamatoriali, come imposto alla vigente normativa, ovvero:

ARTICOLO N.134 Attività di radioamatore1. L'attività di radioamatore consiste nell'espletamento di un servizio, svolto in linguaggio chiaro, o con l'uso di codici internazionalmente ammessi, esclusivamente su mezzo radioelettrico anche via satellite, di istruzione individuale, di intercomunicazione e di studio tecnico, effettuato da persone che abbiano conseguito la relativa autorizzazione generale e che si interessano della tecnica della radioelettricità a titolo esclusivamente personale senza alcun interesse di natura economica.

Quindi teoricamente non è che uno prende la patente e diventa radioamatore per poter utilizzare un vhf e chiacchierare o parlare di ciò che vuole, ma ci sono delle precise normative da rispettare.
Se uno ha esigenze di comunicazioni, diverse da quelle radioamatoriali, allora può affidarsi a mezzi di libero utilizzo come cb o pmr, o ancora può decidere di richiedere una frequenza per utilizzo civile e farci ciò che vuole.

Carissimo Gianluca B, mi vien da ridere e come sto ridendo, anzi sto scoppiando dal ridere, se tutti rispettassero quello che tu hai gentilmente e precisamente postato il nostro mondo radioamatoriale finirebbe.
Lo sai anche tu che tramite la  radio il 95% delle comunicazuioni riguardano i cavoli propri, e di cose attinenti al radioamatoriale o meglio radiantismo c'è ben poco. Ti potrei fare tantissimi esempi, dal radioamatore che parla dei bucatini alla matriciana, all'altro che parla della bella sventola incontratata, sulla spiaggia oltre al solito mattacchione che, non volendo usare il proprio telefonino usano le freqenze in vhf per parlare o di politica o "ce vedemo in piazza alle ore....". Purtroppo è così, pensa che io una volta fui proprio cacciato via da un qso in vhf perchè loro dovevano parlare di altro..........camma fà anche il nostro hobby subbisce deformazioni culturali. Ciao Gianluca B 73  ;) :D

Radiofaro

CitazioneQuindi teoricamente non è che uno prende la patente e diventa radioamatore per poter utilizzare un vhf e chiacchierare o parlare di ciò che vuole, ma ci sono delle precise normative da rispettare.
Appunto era teoricamente :D per carità, se ci si fa caso di qso tecnici ce ne sono fin che vuoi ma è anche vero che è più facile accorgersi di chi parla di come preparare la pasta che di chi parla dei soliti argomenti tecnici a volte anche noiosi perché ripetuti all'infinito. Negli ultimi 20 anni ad esempio credo di aver sentito almeno mille volte qualcuno che chiede quanto deve essere lungo un dipolo mezz'onda in una tot frequenza, dopo mille volte di questo ritornello, e ce ne sono altri all'infinito, viene davvero voglia di sentire parlare di come si prepara la pasta hi. :D

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