Privacy dei dati personali ? il primo a non rispettarla è lo stato italiano

Aperto da in3eqa, Mer 21 Marzo, 11:29 2018

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in3eqa

Prendo spunto dalla vicenda di questi giorni che coinvolge il ben noto portale Facebook. Da alcuni giorni interi governi si dicono indignati per la questione legata alla privacy dei dati personali degli utenti di questo portale. Anche le autorità italiane si sono accodate (AGCOM). Ma talvolta (o spesso) sono le stesse autorità a non rispettare la privacy dei cittadini.
E l'esempio è, per certi aspetti, continuo al nostro settore. Per decenni, e ancora adesso, i dati personali dei controlli SDI effettuati su strada dalle varie polizie statali italiane sono avvenuti e avvengono IN CHIARO !!! Chiunque per decenni (in modo illecito, ma tecnicamente senza destare alcuna rilevanza) potrebbe aver tracciato i risultati delle interrogazioni allo SDI semplicemente con un ricevitore VHF/UHF, costruendosi un database di informazioni enorme, soprattutto nei grandi centri urbani. Solo recentemente l'avvento del digitale ha, in parte, ridotto il fenomeno. Ridotto ma non eliminato visto che dove non è presente un tablet, o equivalente, le verifiche allo SDI avvengono ancora come trent'anni fa...
Come anche i dati di interventi di molte centrali operative sanitarie: in chiaro nome, cognome, indirizzo e patologia del richiedente... Per altro tutto questo potrebbe esporre il governo italiano a sanzioni in quanto dal 25 maggio entrerà in vigore una nuova direttiva europea sulla privacy (regolamento EU 679/2016) il quale all'art. 32 riporta:

Citazione...il titolare del trattamento e il responsabile del trattamento mettono in atto misure tecniche e organizzative adeguate per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio, che comprendono, tra le altre, se del caso:

a) la pseudonimizzazione e la cifratura dei dati personali;

Ho inviato all'autorità italiana garante della privacy dei dati personali un messaggio tramite PEC (ufficiale) per informarli di questa situazione, in previsione dell'entrata in vigore di questo regolamento europeo... Trascorsa una settimana, nessuna risposta...

Dal 4/07/2012 è presente anche questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=JIbSo4A09Oo

Franco10

Questa situazione esiste perché i sistemi sono rimasti quelli antidiluviani ma credo che nel giro di qualche anno le cose dovrebbero cambiare.

Sul fatto che non ti hanno ancora risposto è forse perché sono fin troppo a conoscenza di questa situazione quindi l'unica cosa che potrebbero dirti è: Lo sappiamo :D
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Graziano3000

Una volta si sentivano le forze dell'ordine dire nomi cognomi e quant'altro pure sui canali LPD prima che tali ripetitori venissero tolti quindi per tutto il resto siamo alla normalità, quando il passaggi al digitale sarà completato a livello nazionale tutto ciò rimarrà un ricordo anche se non rimarrei meravigliato se alla fine le comunicazioni anche se in digitale rimanessero in chiaro!!
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in3eqa

Citazione di: Graziano3000 il Mer 21 Marzo, 20:15 2018
Una volta si sentivano le forze dell'ordine dire nomi cognomi e quant'altro pure sui canali LPD prima che tali ripetitori venissero tolti quindi per tutto il resto siamo alla normalità, quando il passaggi al digitale sarà completato a livello nazionale tutto ciò rimarrà un ricordo anche se non rimarrei meravigliato se alla fine le comunicazioni anche se in digitale rimanessero in chiaro!!

La questione menzionata avveniva in quanto i trasponder presenti sulle autoradio avevano una canalizzazione a 25 kHz. Quindi andavano ad utilizzare una frequenza presente nella canalizzazione di un apparato LPD. Di questo casino bisogna sempre ringraziare il "mistero" delle allora poste e telecomunicazioni che rubò letteralmente 1 MHz al servizio di radioamatore, per assegnarlo al MIRFA (militari). Quando la trasmissione televisiva "Striscia la Notizia" svelò la questione in un filmato del sig. Ghione, qualcuno alzò il telefono e impose il cambiamento di canalizzazione per quei trasponder, portandoli con canalizzazione a 12,5 kHz, in modo che non potessero più essere ascoltati dagli apparati LPD. Ma sempre in gamma 434 MHz sono rimasti...
Il famoso "passaggio in digitale" è processo che dura da oltre dieci anni e probabilmente durerà ancora a lungo, leggendo anche le dichiazioni di dirigenti di alto livello della pubblica amministrazione italiana... Ma a parte questo, per oltre trent'anni dati personali sono stati tranquillamente trasmessi in chiaro: chi ci assicura che non siano stati trascritti da terzi?
In ogni caso dal 26 maggio sarebbe possibile aprire dei procedimenti anche contro le pubbliche amministrazioni che non applichino quanto riportato dal regolamento europeo 679/2016...

Graziano3000

Non so dalle tue parti ma da me quei trasponder sono stati eliminati e non spostati di frequenza ad un passo di 12.5khz, forse hanno agito diversamente in modo diverso in base alla zona.
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in3eqa

Citazione di: Graziano3000 il Gio 22 Marzo, 15:55 2018
Non so dalle tue parti ma da me quei trasponder sono stati eliminati e non spostati di frequenza ad un passo di 12.5khz, forse hanno agito diversamente in modo diverso in base alla zona.

Se gli operatori dispongono di apparato portatile Puma 808 con antenna corta, è implicito che l'apparato sia in UHF, quindi il trasponder è necessario. Probabilmente in alcune zone hanno ripristinato gli apparati Puma in VHF. Poi in gamma 434 MHz sono attivi anche i trasponder dei vigili del fuoco.
Ma a parte questi dettagli, rimane l'enorme leggerezza con cui vengono trattati i dati personali da molte sale operative. Nella mia zona, molti soccorsi sanitari vengono trasmessi in fonia in chiaro ! Nome, cognome, età, indirizzo e patologia prevalente. E alcune patologie non sono proprio piacevoli... Con la diffusione poi dei ricevitori SDR la possibilità di ascolto è ulteriormente incrementata. Nei prossimi giorni solleciterò sull'argomento una risposta da parte dell'agenzia per la protezione dei dati personali. Si devono assumere le loro responsabilità!

Franco10

CitazioneNella mia zona, molti soccorsi sanitari vengono trasmessi in fonia in chiaro ! Nome, cognome, età, indirizzo e patologia prevalente. E alcune patologie non sono proprio piacevoli...
Non che si sempre ad ascoltare queste noiose e ripetitive comunicazioni però devo ammettere che dalle mie parti sono anni che non dicono più dati sensibile per radio ma si limitano quasi esclusivamente alle comunicazioni di routine del tipo: ritorno in PS, in uscita per codice verde ecc... Si nota chiaramente che si sono dati delle regole che in passato non c'erano.
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in3eqa

Citazione di: Franco10 il Ven 23 Marzo, 13:27 2018
Non che si sempre ad ascoltare queste noiose e ripetitive comunicazioni però devo ammettere che dalle mie parti sono anni che non dicono più dati sensibile per radio ma si limitano quasi esclusivamente alle comunicazioni di routine del tipo: ritorno in PS, in uscita per codice verde ecc... Si nota chiaramente che si sono dati delle regole che in passato non c'erano.

Nella mia zona è l'esatto opposto in quanto gli stadi di avanzamento sono trasmessi attraverso selettive ZVEI II a 5 toni associate ai tasti "P1, P2, P3" presenti sul pannello frontale dell'apparato. Per altro era previsto che anche il servizio di emergenza sanitario in questa zona passasse in trasmissione digitale TETRA (cifrato), visto che l'instrastruttura è costata oltre venti milioni di euro. Ma persino sugli ultimi mezzi in convenzione hanno installato apparati DMR per uso in analogico ! La vera soluzione per il passaggio in digitale di tutti questi servizi di emergenza sarebbe dovuto essere DMR Tier III. Un decimo dei costi e tutto relativamente più semplice, cifratura con AES256. Ma proprio per i costi molto inferiori, le aziende come Leonardo etc non avrebbero potuto fatturare 450 milioni, se fosse stato scelto di portare le reti dei servizi di emergenza tutti su DMR...

Franco10

A comandare sono i soldi e non le soluzioni tecniche migliori ed evidentemente a qualcuno non piacciono i sistemi troppo duraturi e affidabili nel tempo, questo comporterebbe minor soldi di gestione/manutenzione e la necessità di un cambiamento per obsolescenza che andrebbe troppo avanti nel tempo, tutto ciò vuol dire che non ci si potrebbe mangiare sopra e questo spiega il perché di scelte che sono puramente speculative.

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Graziano3000

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Franco10

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GianlucaB

il punto è che queste comunicazioni non devono essere ascoltate, ascoltare tali frequenze è illegale stop.

Se tu immetti dei dati in un sito internet, e qualcuno in modo illegale riesce a leggerli di chi è la colpa?

del sito internet, o di colui che in modo illegale è riuscito a leggere i dati?

Purtroppo le comunicazioni sono spesso in analogico, lo sono sempre state, e quindi intercettabili da chi con un apparato Illegalmente si mette in ascolto su quelle frequenze.



in3eqa

Citazione di: GianlucaB il Dom 25 Marzo, 18:17 2018
Purtroppo le comunicazioni sono spesso in analogico, lo sono sempre state, e quindi intercettabili da chi con un apparato Illegalmente si mette in ascolto su quelle frequenze.

La tecnologia per la cifratura delle comunicazioni anche in analogico era presente anche quindici-venti anni fa. Era opzionale, mentre ora con gli apparati DMR è presente automaticamente (quantomento per l'uso dell'algorimto RC4). Dal momento che svolgo anche attività di soccorso sanitario, posso riferire per le comunicazioni che ho titolo ad utilizzare. Le linee guida dell'associazione per cui svolgo attività di formatore impongono di non divulgare alcun dato personale tramite apparato radio, mentre le sale operative dei vari 118 hanno una impostazione totalmente opposta. Si è sempre sottovalutata la questione dell'ascolto da parte di terzi di queste comunicazioni.

Gianfranco

....però lamentasi che si possono ascoltare determinate comunicazioni e segnalarlo pure alle autorità e come darsi la zappa sui piedi. Da appassionato SWL mi dispiace sentire ciò, d'accordo il "non è consentito" ma essere contenti che forse un giorno non potremmo ascoltare più nulla se non noi stessi è la peggior prospettiva e non è nemmeno una realtà così improbabile.
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in3eqa

Citazione di: Gianfranco il Lun 26 Marzo, 09:41 2018
....però lamentasi che si possono ascoltare determinate comunicazioni e segnalarlo pure alle autorità e come darsi la zappa sui piedi. Da appassionato SWL mi dispiace sentire ciò, d'accordo il "non è consentito" ma essere contenti che forse un giorno non potremmo ascoltare più nulla se non noi stessi è la peggior prospettiva e non è nemmeno una realtà così improbabile.

La mia riflessione è nata partendo dall'episodio dei dati personali manipolati dal portale "Facebook", per il quale si sono mossi una moltitudine di governi. Mentre per tutti i dati personali trasmessi in chiaro in FM da decenni, tutto rimane nel silenzio assoluto. Le TLC dei servizi di emergenza sul territorio italiano sono qualcosa di allucinante. Ne parlavo con un commerciale di Eurocomm durante la fiera della protezione civile a Bozen, lo scorso sabato. Il TETRA "ministeriale" costerà agli italiani tre occhi della testa, sempreché verrà ultimato (il paragone con l'autostrada nr. 3 Reggio di Calabria-Salerno è certamente pertinente). Le reti digitali amatoriali sono fantascienza in confronto. In futuro persino i PMR potrebbero diventare "riservati" se scenderanno di prezzo i modelli digitali provvisti di cifratura...

Gianfranco

La cosa più brutta è che forse un giorno le comunicazioni radio non rivolte direttamente alla massa diventeranno inascoltabili, in pratica le attuali ricetrasmittenti potrebbero diventare una specie di cellulare privato e così sarà la fine di tutto o comunque le cose saranno completamente diverse da come siamo abituati ora, una prospettiva davvero triste.

Oggi ci piace tanto il digitale ma forse un giorno sarà proprio ciò che metterà la parola fine al mondo della radio che diventerà un qualche cosa di assolutamente personale esattamente come lo è un telefono, una vera e propria mutazione genetica ormai in atto da tempo.
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Graziano3000

Esatto, forse un giorno solo i radioamatori saranno ascoltabili da chiunque e il che potrebbe anche succedere. In effetti questa tendenza al digitale e alla cifratura delle comunicazioni radio sta prendendo una brutta piega! A quando toccherà alla air-band alla banda nautica e a tutte le altre comunicazioni radio? Temo anch'io che un giorno dovremmo dire addio al radioascolto, oggi è tutto facile e scontato ma un giorno le cose potrebbero cambiare e rimarrà ben poco da poter ascoltare ....legalmente o meno.
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in3eqa

Citazione di: Graziano3000 il Mer 28 Marzo, 19:02 2018
Esatto, forse un giorno solo i radioamatori saranno ascoltabili da chiunque e il che potrebbe anche succedere. In effetti questa tendenza al digitale e alla cifratura delle comunicazioni radio sta prendendo una brutta piega! A quando toccherà alla air-band alla banda nautica e a tutte le altre comunicazioni radio? Temo anch'io che un giorno dovremmo dire addio al radioascolto, oggi è tutto facile e scontato ma un giorno le cose potrebbero cambiare e rimarrà ben poco da poter ascoltare ....legalmente o meno.

Posso informare che scrivere PEC all'autorità italiana garante della privacy è del tutto inutile. Inviato un sollecito di risposta, anche questo caduto nel vuoto. E' assolutamente confermato che le pubbliche amministrazioni italiane utilizzino questi strumenti tecnologici senza profitto.
Per tornare poi alla questione principale, per me può anche rimanere tutto in chiaro, purché si informi la collettività. Non si faccia credere che esista chissà quale privacy... Per altro esistono anche reti TETRA in chiaro che, tecnicamente, è possibile ascoltare. Le comunicazioni in fonia nautiche e aeronautiche non ha senso che abbiano una crittazione. Per altro soprattutto le comunicazioni in fonia aeronautiche non ha senso nemmeno che siano digitalizzate. Esistono già tanti strumenti digitali di supporto alla radionavigazione. Altro discorso sono i dati di un intervento sanitario. E spero di riuscire a vedere il momento in cui si possa comunicare tutto tramite radio con crittografia e non usare più nemmeno un secondo il telefono cellulare.

Graziano3000

Va però detto che il passaggio al digitale è anche una questione di adeguamento alle tendenze tecnologiche dettate dal mercato. Se un giorno la air-band, la banda nautica e altri servizi passassero in digitale non sarebbe certamente per una questione di privacy.
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Gianfranco

Effettivamente per un motivo o per l'altro dovessero decidere dei cambiamenti "globali" non ci sarebbe modo di evitarlo ne tantomeno di tornare indietro, speriamo però siano solo nostre paure çç29 :D
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Franco10

Citazioneil punto è che queste comunicazioni non devono essere ascoltate, ascoltare tali frequenze è illegale stop.

In realtà la vera questione è che essendo comunicazioni tecnicamente ascoltabili inducono in tentazioni O:-)  Anche se passano in digitale ma in chiaro rimaniamo punto e a capo, al massimo si ridurranno di molto quelli che saranno in grado di ascoltare, è un po' come mettere la caramella sul tavolo e sperare che il bambino non se la pappi. :P
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