ID Radio DMR ? .... esame radioamatore

Aperto da Facip, Gio 08 Novembre, 10:40 2018

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Facip

Buongiorno, in attesa del corso teorico in aula che inizierà a gennaio 19 sto leggendo il testo del Neri.
Allo stesso tempo, essendo uno smanettone, sto facendo delle prove con due radio DMR (Boafeng e Ailunce).
Mentre cercavo di capire come impostare le radio mi sono imbattutto in un sito che parla di un modulo per farsi assegnare un ID ?  çç29 çç29 çç29
La Ailunce https://amzn.to/2SorvTZ ha già preimpostati degli ID (ovviamente modificabili) e io per fare le prove ho messo come ID la mia data di nascita ... ma ancora non sono riuscito a comunicare !!
E' vero che l'ID digitale deve essere richiesto ?
Cosa succede, tecnicamente, se si usa un ID "casuale": non funziona ?
Sul Neri ho cercato ma non ho trovato nulla in merito alla DMR .... possibile che l'uso della radio non sia materia di esame ?

BASEATTIVA

CitazioneSul Neri ho cercato ma non ho trovato nulla in merito alla DMR .... possibile che l'uso della radio non sia materia di esame ?
Premetto innanzitutto che il libro di nerio neri serve per la preparazione all'esame, mentre l'argomento digitale è puramente tecnico sperimentale e non ha nulla a che vedere con l'esame che rimane invece su argomenti base e classici, inoltre l'uso delle radio in digitale specie tramite ripetitori è praticamente un altro mondo rispetto al classico sistema analogico.

L'ID serve per poter accedere alle rete dei ripetitori DMR, senza ID puoi solamente comunicare in diretta oppure su di un singolo ripetitore a livello locale esattamente come per un analogico, in pratica senza un ID non si esce dalla parte internet. Se invece usi un ID non valido sarà come se non ci fosse.

Gli ID però sono pubblici come anche i nominativi e di fatto chiunque potrebbe usarne uno assegnato ad un altro radioamatore, questo è un problema non da poco ma ormai il sistema è nato così, ricorda anche che in usare un nominativo di un altro radioamatore è un reato, inoltre in caso di segnalazione ai gestori della rete DMR, la radio verrebbe bloccata senza più possibilità di potervi accedere se non localmente al ripetitore.
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Facip

Quindi se ho capito bene per usare i ponti radio DMR (con certe modalità) l'ID deve essere stato assegnato alla persona e, comunque, l'ID deve essere attivo sulla rete DRM. Diversamente se uso in ID non assegnato (a nessuno) la rete non lo riconosce.
In definitiva passato l'esame occorre chiedere sia un nominativo "analogico" che un ID "DMR" (mi auguro unico per ogni tipologia di sistema digitale).
Se, invece, voglio fare comunicare due semplici Radio DMR tra loro (come se fosse analogico per intenderci e senza passare dai ponti radio) l'ID non serve nel senso che: non ci vuole nessun ID o comunque serve un ID registrato ? Cosa succede se si usa un ID di altro radioamatore ma in comunicazioni tra portatili DRM senza uso dei ponti ?
Questo DMR come è visto dai radioamatori ? Sul Monte Cimone nel modenese credo ci sia un punte DMR ... che quindi possono usare soltanto i radioamatori con ID digitale. Ma il bello dei radioamatori non era poter parlare con tutti ? Si stanno creando dei gruppi "isolati" ?

BASEATTIVA

CitazioneQuindi se ho capito bene per usare i ponti radio DMR (con certe modalità) l'ID deve essere stato assegnato alla persona e, comunque, l'ID deve essere attivo sulla rete DRM. Diversamente se uso in ID non assegnato (a nessuno) la rete non lo riconosce.
Esatto.

CitazioneIn definitiva passato l'esame occorre chiedere sia un nominativo "analogico" che un ID "DMR" (mi auguro unico per ogni tipologia di sistema digitale).
Il DMR ne richiede uno specifico come anche per il D-STAR, praticamente ne servono due se si intende usare entrambe le reti direttamente, per il C4FM invece non serve alcun ID almeno che non si voglia attivare un proprio nodo Wires-X

CitazioneSe, invece, voglio fare comunicare due semplici Radio DMR tra loro (come se fosse analogico per intenderci e senza passare dai ponti radio) l'ID non serve nel senso che: non ci vuole nessun ID o comunque serve un ID registrato ?
Esatto, l'ID serve solo per poter accedere alla rete DMR formata dai ripetitori interconnessi tra loro in tutto il mondo, per le dirette o i collegamenti in locale tramite ripettore non serve alcun ID.

CitazioneCosa succede se si usa un ID di altro radioamatore ma in comunicazioni tra portatili DRM senza uso dei ponti ?
Succede che stai usando un ID assegnato ad un altra persona, in pratica ti stai fingendo un altro perciò va evitato assolutamente.

CitazioneQuesto DMR come è visto dai radioamatori ?
Nello stesso modo in qui veniva visto Echolink a suo tempo, c'era chi lo amava e chi lo odiava perché c'era poca radio e tanta internet, cosa comunque assolutamente non vera.

CitazioneSul Monte Cimone nel modenese credo ci sia un punte DMR ... che quindi possono usare soltanto i radioamatori con ID digitale. Ma il bello dei radioamatori non era poter parlare con tutti ? Si stanno creando dei gruppi "isolati" ?
Appunto sono ripetitori radioamatoriali e tutti i radioamatori possono usarli, non vedo il problema! La rete DMR come anche quella D-STAR e Fusion permettono di mettere in comunicazione i radioamatori di tutto il mondo, se poi a uno non piace non è obbligato a usarli, l'ID serve soprattutto per evitare che un pinco pallino qualsiasi non radioamatore vi possa accedere.

Alla fine si tratta di uno dei tanti sistemi radioamatoriali esistenti e nulla più, se a uno piace ok sennò le alternative non mancano, io ad esempio ci faccio ogni tanto un QSO giusto per diversificare, mi piace variare e passo dai satelliti alle HF in SSB, dai QSO in analogico ai collegamenti in SSTV o PSK31 o magari ad un collegamento in telegrafia. Questo è il mondo dei radioamatori ed è bello proprio perché è vario, esistono tante possibilità di comunicare in modi diversi e ognuno scegli quello che preferisce, nessun sistema nasce per sostituirne un altro ma semplicemente per affiancarlo.
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picwiz

Salve,
solo alcune precisazioni: se non autorizzati è vietato andare in trasmissione anche solo per delle prove. Anche se da tempo depenalizzato, si tratta di un reato. Ancor peggio se si impiega per questo scopo un indicativo assegnato ad altri.
Il solo possesso di un apparato non è consentito se non autorizzati.
Patente ed autorizzazione generale rappresentano LA DOCUMENTAZIONE necessaria per possedere un impianto (o un semplice portatile) ed operare; essa è emessa dall'UNICO soggetto che per legge è attualmente titolato a farlo: il MISE.
L'ID necessario per l'uso di alcuni sistemi digitali è assegnato da soggetti che ILLEGALMENTE si sostituiscono al MISE.
Gli stessi sistemi digitali pongono comunque fuori legge l'operatore nel momento in cui li utilizza: costui sa bene (per aver superato un esame) che è vietato l'uso di codifiche non di pubblico dominio (i sistemi digitali impiegano per la fonia il codec AMBE-2 e/o protocolli depositati) non trasmettono il nominativo ministeriale come previsto, non hanno fini di studio e di intercomunicazione, gli unici ammessi dalla normativa, trattandosi di sistemi non di pubblico dominio (open source) e per lo stesso motivo non aperti a tutti: non sono quindi "modi digitali come tutti gli altri" come è stato scritto.
I ripetitori (quasi tutti senza licenza o usata impropriamente) non trasmettono ciclicamente e in chiaro il nominativo come previsto e non sono impiegabili da tutti i radioamatori, come è stato scritto, ma solo da coloro che acquistano un apparato di alcune specifiche case e non altre e che, attraverso quello, hanno anche pagato i diritti legati al codec impiegato.
Qualsiasi sfruttamento commerciale legato alle bande radioamatoriali, come appunto questo, è severamente vietato.
In aggiunta a ciò molte sezioni di quasi tutte le associazioni hanno anche intascato pubblicamente un contributo (leggi "tangente") pari a quasi il 50 per cento della spesa per aver installato un ripetitore di una determinata casa, utilizzante un certo sistema, anziché un'altra che ne impiegava uno diverso, della concorrenza, ed ovviamente non compatibile.
Finalmente stiamo intervenendo su ciascuno di questi punti.

Cordiali saluti.

in3eqa

Citazione di: picwiz il Ven 14 Dicembre, 03:31 2018
Salve,
solo alcune precisazioni: se non autorizzati è vietato andare in trasmissione anche solo per delle prove. Anche se da tempo depenalizzato, si tratta di un reato. Ancor peggio se si impiega per questo scopo un indicativo assegnato ad altri.
Il solo possesso di un apparato non è consentito se non autorizzati.
Patente ed autorizzazione generale rappresentano LA DOCUMENTAZIONE necessaria per possedere un impianto (o un semplice portatile) ed operare; essa è emessa dall'UNICO soggetto che per legge è attualmente titolato a farlo: il MISE.
L'ID necessario per l'uso di alcuni sistemi digitali è assegnato da soggetti che ILLEGALMENTE si sostituiscono al MISE.
Gli stessi sistemi digitali pongono comunque fuori legge l'operatore nel momento in cui li utilizza: costui sa bene (per aver superato un esame) che è vietato l'uso di codifiche non di pubblico dominio (i sistemi digitali impiegano per la fonia il codec AMBE-2 e/o protocolli depositati) non trasmettono il nominativo ministeriale come previsto, non hanno fini di studio e di intercomunicazione, gli unici ammessi dalla normativa, trattandosi di sistemi non di pubblico dominio (open source) e per lo stesso motivo non aperti a tutti: non sono quindi "modi digitali come tutti gli altri" come è stato scritto.
I ripetitori (quasi tutti senza licenza o usata impropriamente) non trasmettono ciclicamente e in chiaro il nominativo come previsto e non sono impiegabili da tutti i radioamatori, come è stato scritto, ma solo da coloro che acquistano un apparato di alcune specifiche case e non altre e che, attraverso quello, hanno anche pagato i diritti legati al codec impiegato.
Qualsiasi sfruttamento commerciale legato alle bande radioamatoriali, come appunto questo, è severamente vietato.
In aggiunta a ciò molte sezioni di quasi tutte le associazioni hanno anche intascato pubblicamente un contributo (leggi "tangente") pari a quasi il 50 per cento della spesa per aver installato un ripetitore di una determinata casa, utilizzante un certo sistema, anziché un'altra che ne impiegava uno diverso, della concorrenza, ed ovviamente non compatibile.
Finalmente stiamo intervenendo su ciascuno di questi punti.

Cordiali saluti.

In base a quanto riportato da questo intervento, invito il gentile "picwiz" (di cui avrei piacere di conoscere il nominativo di stazione, essendo un atto di cortesia) a presentare richiesta di intervento all'ispettorato territoriale di sua competenza verso tutti coloro che gestiscono un ripetitore DMR. Anche presso il mio domicilio ho un ripetitore DMR Hytera RD625 registrato con il mio nominativo, cui è associato l'ID 222317. Frequenza 430.900 MHz, shift +5 MHz color code 1. A me risulta che sia possibile ascoltare le comunicazioni DMR anche con un banalissimo dispositivo USB R820T2 del costo di meno di 30 euro e software gratuito... Quindi il requisito che la trasmissione sia "in chiaro" e ascoltabile da chiunque mi sembra sia pienamente soddisfatto. Ma potrei sbagliarmi. Attendo quindi la visita di personale dell'ispettorato sudtirolese al quale offrirò una fetta di strudel, mentre vorranno svolgere tutti i dovuti accertamenti tecnici.

BASEATTIVA

Ciao picwiz. Leggendo quanto hai scritto non mi sono chiari alcuni punti anche perché non fanno parte nello specifico della discussione e che vado ad analizzare...

CitazioneGli stessi sistemi digitali pongono comunque fuori legge l'operatore nel momento in cui li utilizza: costui sa bene (per aver superato un esame) che è vietato l'uso di codifiche non di pubblico dominio (i sistemi digitali impiegano per la fonia il codec AMBE-2 e/o protocolli depositati) non trasmettono il nominativo ministeriale come previsto, non hanno fini di studio e di intercomunicazione, gli unici ammessi dalla normativa, trattandosi di sistemi non di pubblico dominio (open source) e per lo stesso motivo non aperti a tutti: non sono quindi "modi digitali come tutti gli altri" come è stato scritto.
Le comunicazioni in fonia digitale sono regolarmente ammesse e c'è anche un punto ben specifico nel PNRF che lo prevede quindi non vedo il problema, le eventuali royalty sui brevetti le pagano i proprietari dei sistemi, poi per quanto riguarda il nominativo questo va detto a voce ad inizio e fine QSO e ogni dieci minuti della durata dello stesso, analogico o digitale non fa differenze, i nominativo va detto sempre e comunque.

CitazioneI ripetitori (quasi tutti senza licenza o usata impropriamente) non trasmettono ciclicamente e in chiaro il nominativo come previsto....
Forse intendi che non trasmettono il beacon? Ce ne sono anche di analogici che non lo fanno quindi il discorso è più ampio. Poi che non abbiano addirittura licenza ne dubito, quale radioamatore installerebbe un ripetitore senza la necessaria autorizzazione!

Citazione....e non sono impiegabili da tutti i radioamatori, come è stato scritto, ma solo da coloro che acquistano un apparato di alcune specifiche case e non altre e che, attraverso quello, hanno anche pagato i diritti legati al codec impiegato.
Qui non riesco a capire?  che centrano i diritti legali! ci sono forse radioamatori di serie A e altri di B in base alla marca della loro radio!

CitazioneQualsiasi sfruttamento commerciale legato alle bande radioamatoriali, come appunto questo, è severamente vietato.
In aggiunta a ciò molte sezioni di quasi tutte le associazioni hanno anche intascato pubblicamente un contributo (leggi "tangente") pari a quasi il 50 per cento della spesa per aver installato un ripetitore di una determinata casa, utilizzante un certo sistema, anziché un'altra che ne impiegava uno diverso, della concorrenza, ed ovviamente non compatibile.
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in3eqa

Citazione di: BASEATTIVA il Ven 14 Dicembre, 11:13 2018
Ciao picwiz. Leggendo quanto hai scritto non mi sono chiari alcuni punti anche perché non fanno parte nello specifico della discussione e che vado ad analizzare...

Quando ci si imbatte in situazioni controverse, la soluzione è molto semplice. Si contatta l'ispettorato territoriale e si chiede di aprire una istruttoria. Può anche darsi che, a seguito di istruttoria, la direzione generale per le comunicazioni elettroniche ad uso pubblico e privato ritenga di accogliere quanto riportato da "picwiz", ovvero che gli ID abbinati ai vari nominativi da parte DMR-Marc siano un'attività illecita e che il vocoder AMBE +2 sia incompatibile con l'attività amatoriale. Suggerirei anche di inserire nell'istruttoria che i radioamatori effettuano comunicazioni anche con vocoder ACELP tramite standard TETRA, tipicamente in isofrequenza (poiché non mi risultano ripetitori TETRA in gamma 430 MHz).
Colgo anche l'occasione per ricordare che lo scorso anno l'ISCOM del suddetto "mistero" non ha trovato validi riferimenti normativi che impediscano a coloro che acquistano apparati PMR446 digitali di utilizzare la crittografia, se tale funzione è presente nell'apparato stesso (essendo apparati con regolare delibera di immissione sul mercato, la quale comprende tutte le funzioni in essi presenti).

Shack

Buon pomeriggio a tutto.

Leggevo incuriosito quanto scritto da picwiz ma temo che forse non ci siamo capiti bene quindi potrei anche fraintendere.

CitazioneL'ID necessario per l'uso di alcuni sistemi digitali è assegnato da soggetti che ILLEGALMENTE si sostituiscono al MISE.
Credo che qui stiamo confondendo la questione, l'ID, a differenza di un nominativo ministeriale non ha alcun valore legale e questo non c'è bisogno di spiegarlo perché è scontato, si tratta solo di un identificativo puramente tecnico necessario per far funzionare il sistema in modo corretto, anche per Echolink ti danno un ID come user o nodo così come anche su Free Radio Network ti danno un identificativo, pure le associazioni CB una volta iscritto ti danno un identificativo ma appunto non confondiamo un nominativo ministeriale con un nominativo o ID associativo, sono due cose totalmente diverse, nemmeno il band plan interno non è deciso dal MISE ma dagli stessi radioamatori.

CitazioneI ripetitori (quasi tutti senza licenza o usata impropriamente) non trasmettono ciclicamente e in chiaro il nominativo come previsto e non sono impiegabili da tutti i radioamatori, come è stato scritto, ma solo da coloro che acquistano un apparato di alcune specifiche case e non altre e che, attraverso quello, hanno anche pagato i diritti legati al codec impiegato.
Potresti spiegarti meglio, così non si capisce il senso e non riesco a dare una risposta!!


Anche il discorso della "tangente" non mi risulta chiaro!!

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