E24XUR 9 anni e Laura DL2JJ di 11 anni piccoli OM crescono e dico io....
e meno male , specie ora ai tempi di internet e dei vari social , hi hi !!!
Per non trascurare i nostri piccoli radioamatori italiani , ricordonel mio articolo " Breve storia dei Radioamatori italiani " anche un lista dei ns piu' giovani ,
articolo scaricabile gratuitamente qui nel mio sito :
https://rodolfo-parisio.jimdo.com/nuovi-articoli-2015/
DL2JJ Laura Bergmann - 11 years old (2018) had successfully passed the HAM Radio extra class exam on 30.01.2018.
Germany's youngest HAM radio member and most likely in EU.
Pare Il più giovane membro dei radioamatori tedeschi !
73 de IW2BSF - Rudy
Sicuramente figli di radioamatore, è quasi impossibile che non sia così, hi ma non troppo. :D
Lo penso anche io che quasi certamente sono figli d'arte.
Sono d'accordo con Voi, e come avete detto meno male.
Speriamo che ce ne siano molti anche perché oggi ci sono innumerevoli modi di comunicazione belli e pronti e senza fatica.
Saluti
sempre un buon segno !!! 73 ;) ;) ;)
Bene e sarebbe bello se ce ne fossero di più ... ma anche e soprattutto in Italia!
L'ideale è che NON fossero SOLO figli o nipoti di radioamatori ma anche ... "geneticamente nuovi".
Per questo sono importanti le associazioni "aperte" e che partecipano alla vita sociale della zona in cui si trovano. Ho visto che in altri paesi (Germania, che conosco meglio) qualcosa viene fatto. In Italia ... pochissimo.
Ho parlato un paio (o forse 3) di anni fa con alcuni radioamatori dell'ARI di Senigallia (AN), alcuni purtroppo scomparsi prematuramente anche di recente, proponendo loro di andare negli istituti ... magari del settore tecnico oppure di partecipare ad eventi tipo http://www.fosforoscienza.it/ dedicati alle scuole. Mi hanno risposto che anni fa (presumo parlassero prima del 2000 in quanto dicevano che c'era l'EURO) hanno fatto dei tentativi, ma ora non hanno più alcun interesse ... ed il problema non è l'età anagrafica o le forze! Anche proponendomi volontario ... çç18 nulla. Un atteggiamento sbagliato di coloro che sono OM in "prima linea", secondo me. Altri in Italia però mi pare siano più "attivi" con i ragazzi ...si veda qui: http://www.ari.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=141&Itemid=98 Non capisco pertanto perché alcune sedi ARI siano così "diverse"...
Anche il CISAR in Ancona, di cui faccio parte, non mi sembra abbia mai avviato attività simili alle suddette, né tanto meno abbia intenzione di farne. Da noi però il CISAR ha una "sede" poco frequentata e comunque la critica che faccio loro è simile a quella della sede ARI.
L'unica "associazione" che ha qualche dispositivo radio (quasi nascosto) è la Protezione Civile che effettivamente organizza attività "conoscitive" con i più giovani (almeno da noi in zona) ma certo non con il focus sulla comunicazioni radio.
D'altra parte e non per giustificare l'ARI o il CISAR, ho parlato con docenti e responsabili di alcuni Istituti Tecnici locali ed effettivamente si sono dimostrati "freddini" (se non peggio) sulle telecomunicazioni. Sicuramente molti docenti sono di estrazione informatica e più inclini a progetti di robotica ed automazione ... Peccato perché ritengo che a livello di ITIS il canale per "formare nuovi radioamatori" sarebbe potuto essere quello preferenziale, anche se non l'unico.
I giovani in Italia oggi sono secondo me un po' come i "polli di allevamento": vivono e crescono in un ambiente che è un "surrogato della realtà" e quando loro manca la connessione wi-fi o la rete 4G (che pure sono radio-comunicazioni) ... sono persi; non si chiedono e tanto meno pensano di essere in un ambiente "artificiale" creato dai gestori "delle reti"; non sanno che con la RADIO si possono superare i confini delle "celle telefoniche". Per diventare dei "galletti" dovrebbero essere un po' più ruspanti e meno ... d'allevamento. Ho due figlie femmine che tento di educare in senso più "aperto" ... anche alle scienze ed alla tecnologia ma mi trovo a combattere con una società che non ti aiuta. Se si accende la TV e ci sono per i più giovani solo programmi come "AMICI" di Maria di Filippi che personalmente non gradisco e trovo ... non particolarmente educativo (sia per il sesso femminile sia soprattutto per quello maschile). Di scienze e tecnologia quasi nulla. Ma addirittura mia moglie che è insegnante di Scienze alle medie ha dovuto combattere perché una docente di religione (in funzione di vice-preside) spinge per la CHIUSURA dell'aula di scienze (definita inutile): un laboratorio bello e attrezzato! Aggiungo che non c'è nemmeno una vera esigenza di spazio ... in quella scuola. Che tristezza :'( Se fosse per alcuni docenti di estrazione umanistica il ... ritorno al MEDIOEVO sarebbe non solo auspicabile ma GARANTITO >:D! '73 IU6GWQ
Il problema inizia dalla mentalità Italiana tutta monumenti mode e tendenze, la conseguenza è un medio ripudio verso l'innovazione. La tecnologia quando c'è è puramente di tipo commerciale pronta a spillare soldi in ogni dove e chi invece propone tecnologia utile viene ignorato ed è costretto a migrare all'estero, ormai è una vecchia storia che si ripete e che fa parte della normalità italica.
La radio poi è vista come uno strumento che usavano i nostri nonni nonostante anche in campo radioamatoriale le tecnologie si sono da sempre evolute fino ad arrivare ai giorni nostri ma evidentemente l'omino in canottiera intento ad armeggiare con le valvole è ancora nell'immaginario collettivo dei non addetti ai lavori. :)
Franco10 ... perfetto ... sei stato sintetico e preciso! Sottoscrivo al 100%. çç11 '73 IU6GWQ
Io armeggio con le valvole, ma sono 1,93 m. e di solito non ho la canottiera...
Charles
Allora diciamo che sei una variante dell'omino ...l'omone hi ^-^
Di giovanissimi ce ne sono più di quanto si pensi, non so però quanto gli dura, a quell'età si hanno ben altre cose per la testa ma forse quando cresceranno si ricorderanno che una volta da piccoli erano radioamatori. ::)
Renzo, penso che tu abbia ragione quando dici: "...forse quando cresceranno si ricorderanno che una volta da piccoli erano radioamatori". In fondo quando si è particolarmente giovani si cercano "esperienze nuove" e questa del radiantismo potrebbe essere una delle tante. Da adulti poi sappiamo che molte passioni nascono da esperienze fatte in tenera età. Credo sia quindi importante non solo far fare questa esperienza ai giovani ma fare in modo che sia particolarmente positiva. Ciò che da anni ho sempre criticato alla scuola, soprattutto quella fatta in Italia, è l'eccessiva dose di "teoria" e le pochissime esperienze "pratiche". Uno dei pochi paesi al mondo dove a 18 anni ci sono ragazzi (uomini o donne) che chiamano l'elettricista se devono cambiare una spina elettrica! Purtroppo la mancanza di "pratica" è totale, in molte scuole si studiavano e si studia ancora una lingua straniera facendo al 90% grammatica ed attività scritte; quando dopo 3 o 5 anni di studio devono ordinare in inglese, francese o tedesco un panino ... farfugliano e vanno a cercare a Londra, Parigi o Berlino un ristorante italiano (dove spesso lavorano indiani, turchi o nordafricani çç45 che non parlano italiano ma ... almeno parlano la lingua straniera "più lentamente" çç8). Che pessime figure facciamo all'estero. '73 IU6GWQ
Se a scuola invece di parlare di radio si parlasse di smartphone avrebbero tutti le orecchi spalancate :D rimane in tutti i casi un argomento per pochi eletti e a noi che piace tanto siamo portarti a credere che possa piacere anche agli altri ma non è affatto così, ognuno ha i suoi gusti ma è sempre meglio che insegnare a scuola a giocare a golf o altre cose culturalmente inutili hi.
A proposito di made in Italy, è bello in Italia andare al ristorante o in una pizzeria a mangiare i piatti nostrani fatti dai nordafricani usando ingredienti provenienti pure questi dall'estero, più made in Italy di così c'è solo il Lucano. çç42
CitazionePiccoli OM...... crescono, e meno male !!!
Avanti i giovani ...ma anche noi vecchi non scherziamo. :D