Amplificatore Lineare vintage.

Aperto da lucius63, Sab 20 Aprile, 18:05 2019

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lucius63

Buona sera a tutti cerco qualsiasi informazione, possibilmente uno schema, dell'amplificatore cb della https://amzn.to/3B4yqtb Firenza 2 " Europa 2". allego le immagini.

user

Ciao Lucius63, ai tratta di un tipico amplificatore CB credo dei primi anni 70,
La costruzione è molto spartana forse costruito da qualche piccolo costruttore che in quel periodo nascevano e morivano come i funghi. Dalle foto sembra che abbia anche un alimentatore per alimentare il baracchino. Solo due tubi con 9 piedini, dalle foto mancano  molti particolari per cercare di capirne di più. Di certo è un classico Griglie a massa.
Le valvole potrebbero essere le classiche finali di riga tv tipo  EL509.
Fai più  foto, in ogni caso anche senza schema è  una sciochezza da sistemare del resto ci sono pochi componenti e per chi conosce bene la materia è una passeggiata.
Dimenticavo che se mancano i tubi il costo di riparazione potrebbe essere importante quindi tieni conto di ciò.
Saluti.
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Luciano

Sinceramente l'unica cosa che si trova in internet di questo amplificatore sono le tue foto che hai postato qui. :)

Come ti è già stato detto, si tratta sicuramente di un amplificatore più o meno artigianale costruito chissà quando e sicuramente in pochissime unità e probabilmente lo schema non è neanche mai esistito se non per chi l'ha costruito, praticamente questo amplificatore è quasi un pezzo unico oltre che esageratamente semplice, neanche i cinesi di oggi fanno cose simili hi. ;D
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lucius63

Buona sera a voi e grazie per le risposte, effettivamente una mezza idea di quelle valvole me la sono fatta. dovrei smontare la parte posteriore per vedere il lato rame della basetta. Certo in proporzione al costo non ne vale la pena. L'avevo in soffitta e così ho voluto riguardarlo. Cercherò uno schema con quel tipo di valvole e provo a fare una comparazione e vi farò sapere. Grazie comunque e auguri per la Pasqua.

user

Ciao Lucius63, ti invio un link che di certo può tornati utile come ripasso, in realtà in rete trovi di tutto ma una guardata non fa di certo male.

Ancora saluti e Auguri per Tutti.

https://www.iblogdialessioempoli.it/amplificatori-di-potenza-r-f-3/
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lucius63

Buongiorno  e grazie per le info, il problema sarà azzeccare le due valvole da utilizzare. Interessante la parte filtri, ora vedo che potro' fare.  çç39 çç23

user

Le valvole? Semplice basta verificare la tensione di filamento, e poi in base alla piedinatura capirai che valvola è, non ce ne sono mica molte finali di riga compatibili. I dati caratteristici  sono in rete.
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lucius63

Intanto dovrei iniziare a vedere che tensioni mi ritrovo sul trasformatore e quelle che poi arrivano alla piedinatura degli zoccoli dopo di che' cercare le valvole.  Io penso abbia avuto le PL509 o giu di li che montavano sui ZG, se non ricordo male. çç46 ma ripeto la mia è solo una curiosità, difficile da esaudire proprio perchè non c'è traccia di questo vecchio scatolo. Allego due di quelle valvole maggiormente usate in quei tempi, la 6jb6 nel Bremi che ho e la el509 nei ZG. E tutto in iglese e ne mastico poco, alcuni parametri sono differenti e da quello che mi è parso di capire le prime sono più performanti delle seconde. Per capire di più è gradito ogni suggerimento a tal proposito. Grazie per l'eventuale risposta

user

Ripeto basta individuare la tensione di filamento se è  una 6,3 oppure 40 vac. di
cui questa ultima si sposa con la serie PL invece di EL che ha un filamento a tensione piu bassa.
Dopo di che individuare le griglie sarà un gioco da ragazzi, l'ingresso è  di catodo devi vedere se la valvola è  autopolarizzata oppure ha una tensione negativa di polarizzazione di catodo.
Certamente il rilevamento delle tensioni è la prima cosa da fare. Recentemente ho visto in rete quel tipo di valvole e qualcuno spesso le vende in coppia a prezzo diciamo accettabile, altri chiedono cifre fuori di testa, e poi non dimenticarti di tutti gli elettrolitici da sostituire, i diodi perché  all'epoca non erano il mssimo ecc.
L'ultimo circuito da verificare secondo me è la commutazione automatica a rf ed il relè.
Insomma ai un bel po di lavoro da fare.
Tienici informati sullo sviluppo.
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NANO

Forse ti sei confuso BID. Se entri di catodo. la griglia controllo per fare lavorare in classe B il tubo deve essere negativa (circa -25Vdc) e regolabile in modo da fare circolare una corrente anodica di circa 20mA a riposo. Le altre due griglie, schermo e soppressore sono connesse a massa. Questo, beninteso, se chi ha progettato l'amplificatore ha deciso per il funzionamento in classe B. Ma dubito, in quel periodo quasi tutti erano con tutte le griglie a massa facendo lavorare il tubo in classe C con tutte le schifezze che l'emissione comporta.
73'

user

Ciao IK4MDZ  Franco su questo che dici non ci sono dubbi è propio così come ai scritto tu,  tuttavia lo schema non c'è  e Lucius63 non lo ha ancora scoperto anzi rilevato e disegnato,  io sul circuito ho un po divagato a mano libera.
Per quanto riguarda la classe di funzionamento desidero raccontarti brevemente che fu una delle prime cose che imparai da giovanissimo, il mio primo amply fu con una modesta EL34 lo misi insieme con pezzi ricavati da un tv ed era il 68, lo feci funzionare in classe C è ti lascio immaginare, poi grazie al mio prof di laboratorio om pure lui (io ero un cb razza odiatissima a quei tempi) mi spiegò per bene la faccenda è dopo l'illuminazione le cose cambiarono.
Un caro saluto Franco e ben ri-ritrovato anche in questo forum.

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lucius63

Buonasera a voi, devo fare presente che quel vintage no può montare valvole EL perchè se notate la foto noterete i due cappucci metallici che vanno inseriti nelle valvole del tipo che indicato precedentemente. Ad ogni modo domani inizierò l'opera di verifica di quella scheda e vediamo che ci trovo. In primis, se funziona, le tensioni del trasformatore a vuoto.

user

Lucius63 ti stai incartando non confonderla con la EL509S che  è  una 8 pin, la EL509/EL519 / 6KG6 ad esempio hanno il cappuccio superiore dell'anodica e cosi tante altre finali di riga TV, logicamente se ci vanno questo tipo di tubi basandoci anche sullo zocolo magnoval 9 piedi più il cap. superiore.
La serie PL con stessa numerazione si differisce solo per la tensione di filamento.
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lucius63

Ho letto male il post precedente, per la PL non intendeva quella montata sul mio vintage. Di sicuro dalle immagini i pin dello zoccolo sono 9 e domani scopriro' cosa si nasconde dietro quel circuito. :-)
  çç40

charles_forever

Sqlve, un sacco di gente scrive su questo e su altri forum che gli amplificatori in Classe C fanno schifo. Diciamo che se stiamo a guardare cose come l'HI-FI, ciò corrisponde al vero. Ma in un ampli a RF la cosa è un po' meno vera.
Infatti, il fatto di essere in Classe C di un amplificatore corrisponde, dal punto di vista oscilloscopico, ad una ditorsione della forma d'onda in uscita all'ampli.
Siccome un circuito RF a tubi possiede sempre un circuito a Pi greco in uscita, che serve a molte cose, ciò è rimediabile. Tra le tante definizioni, il circuito a Pi greco viene anche detto "circuito volano", che quindi regolarizza la forma d'onda in uscita dall'ampli. Inoltre, tale filtro, se ben progettato, è anche un passa basso, quindi taglia via le residue armoniche.
Tuttavia, un circuito in Classe C è sconsigliabile se usato con una sorgejte RF modulata in Ampiezza, come l'SSB o l'AM. Non influisce per nulla su CW e su FM. Io ho osservato che, in realtà, la modulazione di un lineare è moltro migliore se l'alimentatore che possiede ha molta riserva. Quindi, un lineare a tubi in Classe C, con un alimentatore sovradimensionato, ben accordato, e con un Pi greco ben progettato, avrà poco da temere da un analogo circuito in Classe AB o B, ed avrà una potenza d'uscita più alta. La resa di un Classe C sfiora il 90%.
Questo è il motivo per cui non ci sono molti lineari a tubi in Classe diversa dalla C. Comunque, quelli ben alimentati vanno bene ugualmente.

Carlo
Inter poenas et tormenta
vivit anima contenta
casti amoris
sola spe.

lucius63

Grazie Carlo per i dettagli, non provengo dall'epoca delle valvole e non nascondo le difficoltà nel voler far ripartire il vintage in questione. Ad ogni modo oggi ci sto lavorando e poi si vedrà sino a che punto arriverò.
73 Lucius.

NANO

Non sono molto in accordo su quanto espresso sul funzionamento in classe C. Parlando di amplificatori a valvole quelli che si trovano in commercio sono quasi sempre in classe B e questo perche' nonostante l'effetto volano che ricostruisce il segnale in uscita, i miracoli non li fa. Potra' attenuare un po le armoniche perche' sempre filtro passa basso e'  ma non quanto basta per una emissione pulita. Una buona attenuazione si considera dai -35dB a scendere. Specialmente le armoniche dispari sono la rogna maggiore. Ripeto, stiamo parlando di valvolari, in quanto il problema con i moduli LDMOS o transistorizzati non si pone in quanto essendo a larga banda risulta mandatorio la batteria di filtri per ogni banda e la classe di funzionamento non e' sicuramente una C. Basta dare una letta alle specifiche degli amplificatori allo stato solido in commercio oppure anche a quelli valvolari tipo ACOM che sicuramente in C non lavorano, anzi se si girovaga su youtube si possono trovare riparazioni di amplificatori valvolari dove dopo la sostituzione dei tubi si regola la tensione di griglia.
I "lineari" In classe C e cioe' con tutte le griglie a massa e tensioni anodiche al limite dell'eresia si avevano all'epoca della esplosione CB. I tubi utilizzati : 6KD6, EL519, EL34 nati per uno scopo diverso, venivano utilizzati negli amplificatori CB e diventavano roventi e illuminati di un rosso fuoco pur di tirare fuori quei pochi watt in piu' che chissa' dove andavano a finire, non certamente sulla fondamentale. I ricetrasmettori HF degli anni 60/80 avevano tutti la griglia controllo regolata con una tensione negativa per spostare la classe di lavoro vero la B/AB anche se la loro potenza di uscita era 100W e non i 500w della CB e questo perche le specifiche ricuìiedevano una emissione armonica al di sotto dei limiti stabiliti. Ripeto questi erano solo 100W. I famosi FT200, Ft101, TS520, TS530, TS820, TS830 erano progettati cosi'.
Scusate per la lungaggine
73'

user

Citazione di: IK4MDZ il Mar 23 Aprile, 20:52 2019
Non sono molto in accordo su quanto espresso sul funzionamento in classe C. Parlando di amplificatori a valvole quelli che si trovano in commercio sono quasi sempre in classe B e questo perche' nonostante l'effetto volano che ricostruisce il segnale in uscita, i miracoli non li fa. Potra' attenuare un po le armoniche perche' sempre filtro passa basso e'  ma non quanto basta per una emissione pulita. Una buona attenuazione si considera dai -35dB a scendere. Specialmente le armoniche dispari sono la rogna maggiore. Ripeto, stiamo parlando di valvolari, in quanto il problema con i moduli LDMOS o transistorizzati non si pone in quanto essendo a larga banda risulta mandatorio la batteria di filtri per ogni banda e la classe di funzionamento non e' sicuramente una C. Basta dare una letta alle specifiche degli amplificatori allo stato solido in commercio oppure anche a quelli valvolari tipo ACOM che sicuramente in C non lavorano, anzi se si girovaga su youtube si possono trovare riparazioni di amplificatori valvolari dove dopo la sostituzione dei tubi si regola la tensione di griglia.
I "lineari" In classe C e cioe' con tutte le griglie a massa e tensioni anodiche al limite dell'eresia si avevano all'epoca della esplosione CB. I tubi utilizzati : 6KD6, EL519, EL34 nati per uno scopo diverso, venivano utilizzati negli amplificatori CB e diventavano roventi e illuminati di un rosso fuoco pur di tirare fuori quei pochi watt in piu' che chissa' dove andavano a finire, non certamente sulla fondamentale. I ricetrasmettori HF degli anni 60/80 avevano tutti la griglia controllo regolata con una tensione negativa per spostare la classe di lavoro vero la B/AB anche se la loro potenza di uscita era 100W e non i 500w della CB e questo perche le specifiche ricuìiedevano una emissione armonica al di sotto dei limiti stabiliti. Ripeto questi erano solo 100W. I famosi FT200, Ft101, TS520, TS530, TS820, TS830 erano progettati cosi'.
Scusate per la lungaggine
73'

Ciao Franco, sono pienamente d'accordo con Te, e aggiungo come classe di lavoro la AB1/AB2 che certamente non brillano per linearità ma sono quelle che più si avvicinano alla ns attività radiantistica anche per cavare qualche watticino in più ai limiti della decenza.
Certe affermazioni oserei dire gratuite e di certo frutto di disinformazione andrebbero valutate attentamente prima di scriverle.
Gli amplificatori a RF in classe C vanno benissimo per le emissioni in FM ma per le trasmissioni in AM/SSB questa classe è una porcheria e non c'è circuito volano che possa fare miracoli e neppure un alimentatore sopradimensionato che può correggere le schifezze in uscita.
Ovviamente ci sono anche le opinioni personali che lungi dai fatti fanno sembrare un angelo quello che non è.
Tanti saluti a tutti in Classe A.
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lucius63

Confesso che sto cercando informazioni anche su altre pagine, con il solo scopo di far ripartire quel vintage. Ho verificato tutti i componenti e a vuoto rispondono, poi certo sotto tensione si vedrà. l'alimentatore a 4 avvolgimenti uno per la tensione d'ingresso a 220 Volt, il secondo sempre nella parte del primo avvolgimento eroga 760 Volt, nei secondari uno eroga 24 e l'ultimo 13.50 vol alternati. Da una verifica fatta sui pin degli zoccoli delle valvole , come da immagine, il 2 e il 9 sono collegati in entrambi  i supporti. Del primo a destra lato saldature, sono collegati insieme il 3-4-5-7-8, come anche i rispettivi 2-9 collegati in serie allo zoccolo n.1. L a cosa che non mi torna è che il n.6 del primo è collegato al 5 dello zoccolo di sx.
Ho cercato altri schemi ma con questa particolarità non ne ho trovati. Allego l'immagine lato saldature. Le valvole vengono alimentate dal circuito a bassa tensione tramite il regolatore 2n 1711 che eroga 7 volt. Perciò essendo una tensione d'alimentazione comune ad altri lineari che tipo di valvole avrà avuto e quali ci potrebbero andare. Proprio un grande mistero. mah!!

user

Lucius63 a mio avviso la numerazione dei piedini va letta in senso orario guardando dal basso il tubo ovvero sotto la valvola, i numeri che leggo non rispettano la chiave di lettura.
Dato che ai verificato le tensioni del trasformatore isola l'anodica i 760 volt.
Verifica le tensioni sui piedini 4 e 5 la tensione di filamento sta la, leggi la tensione in alternata.
I transistor 2N1711 https://amzn.to/3BqB1ik e un NPN questo non è  di potenza e di certo non alimenta il filamento che va in tensione alternata.
Nella foto iniziale ai mostrato la parte posteriore del power, dalla foto sembra che ci sia un alimentatore stabilizzato al suo interno vedo un 2N3055 e dei morsetti rosso e nero, le cose stanno così?
Dato che lo schema non c'è sarebbe opportuno che tu ti vesti di santa pazienza e lo disegni rilevando,  dai questa cosa e diventata intrigante.
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lucius63

Grazie  per la risposta, la numerazione l'ho presa in in riferimento alla piedinatura di una 6jb6 vista dall'alto come se fosse inserita nel supporto e mi pare che il pin 1 sia il primo a sinistra  e a seguire gli altri, perciò girando in maniera speculare il circuito stampato e lasciando di sotto i supporti mi ritrovo il n. 1 a DX. Quando ho menzionato i 7 volt intendevo quelli sulla griglia a riposo. Ora non vorrei che lo schema di piedinatura della volvola presa come esempio vada intesa vista da sotto perchè nel caso allora la piedinatura che ho scritto va al contrario, allego il datasheet. Comunque ho sbagliato la piedinatura delle valvole va vista da sotto perciò il n. 1 è dalla parte opposta da quello che ho indicato sul circuito. Aldilà di questo rimane comunque il mistero delle valvole.

user

Nessun problema, quel pin indicato come 9 e il nr 1 in realtà.
Andiamo per gradi, puoi verificare la tensione di filamento, collega il trasformatore isola l'alta tensione e ricollega i fili del filamento e verifica su quali pin arriva, verifica tutti i pin che sono drettamente a massa senza nessun componente intermediario e a quel punto si può capire che valvola è.
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lucius63

 buonasera, certamente farò così e poi vediamo. Buonaserata, Lucius.

lucius63

Nel frattempo, nelle scatole dei ricordi, ho trovato anche questo carico fittizio. https://amzn.to/3BpULCN

user

Ciao, un classico vintage di certo anni 70. Un watmetro con carico fittizio incorporato.
Sull'affidabilità ho seri dubbi, e un analogico e quindi deve avere un trimmer interno di registrazione della portata, e delle resistenze a carbone in parallelo per simulare il carico fittizio.
Come al solito fatto in italia per costare poco ai tempi, ma la milag non li regalava e poteva costare almeno un terzo di un baracchino.
Utilizzabile solo in 27 data la scarsa linearità e con pochi watt,  e occhio al tempo di lettura della rf  perché le resistenze scaldano e si bruciano vedi tabella dei tempi massimi serigrafata (se addirittura non lo sono già).
Ma oggi le puoi anche cambiare tanto per mantenere l'originalità, e poi una bella taratura con uno strumento più affidabile sarebbe opportuno.
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Renzo

Bel ritrovamento paleolitico hi, è veramente qualcosa di raro. Qualche dubbio sull'affidabilità è d'obbligo ed è meglio non fidarsi troppo.

lucius63

Appena esco da una caterva di impegni che ho sino a fine maggio apro il wattmetro/fittizio per vedere come sta. Devo ancora finire lo schema del lineare, montare i pezzi nuovi e come arrivano le valvole metterlo alla prova. Comunque uno dei condensatori da 500 volt non mi convince, tuttalpiù esploderà. çç51

user

Ciao Lucius63, se si tratta di un  elettrolitico ti avverto che è meglio evitare almeno per due buone ragioni, la prima apparte il botto è  l'elevata quantità di frammenti di carta simile al cotone che diffonderà nel circuito e nell'ambiante, con un serio pericolo per gli occhi se sei vicino, il secondo motivo è che si possa creare un corto tale che il secondario del trasformatore si possa danneggiare irrimediabilmente diodi compresi.
Pensaci due volte.
Saluti.
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lucius63

Buonasera , ho preso tutti i componenti nuovi tranne i condensatori. Effettivamente uno non mi convince, comunque scherzavo ho ordinato anche quelli. Si conosco quell'effetto, oltre alla carta l'odore poco piacevole.
Per l'accensione non c'è problema il tavolo da lavoro ha i suoi interruttori a distanza. :-)
Saluti e alla prossima.

user

Ottimo, e come sempre la massima prudenza e attenzione.
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