MISE e varizione nuovo piano nazionale ripart. frequenze....facciamoci sentire !

Aperto da IW2BSF, Sab 30 Giugno, 16:26 2018

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IW2BSF

Piano di Ripartizione delle Frequenze (PNRF) - Consultazione sulla bozza di revisione !



Il testo disponibile in consultazione pubblica contiene le modifiche al vigente Piano di Ripartizione delle Frequenze (PNRF) contenuto nel decreto del 27 maggio 2015 e pubblicato sul supplemento ordinario n. 33 alla Gazzetta Ufficiale del 23 giugno 2015 n. 143.

La bozza riorganizza l'uso di alcune bande alla luce di modifiche derivanti da:

    atti finali della WRC15,
    decisioni della Commissione Europea,
    decisioni della CEPT, da Raccomandazioni della CEPT
    altre introdotte per esigenze nazionali.


Il piano è costituito dalle seguenti parti (la tabella di attribuzione è suddivisa in tre tabelle distinte A, B e C):

    Introduzione
    Tabelle A (0-27.500 kHz)
    Tabella B (27,50 MHz – 10.000 MHz)
    Tabella C (10,00-3000,00 GHz)
    Note (esplicative, di carattere tecnico, in deroga alle attribuzioni del piano)
    Glossario
    Appendice
    Lista delle abbreviazioni

È disponibile, altresì, una versione della bozza del Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze con evidenziate le modifiche apportate (scarica il file .zip).

le variazioni sono evidenziate nella bozza in ROSSO !

qui:

http://www.mise.gov.it/index.php/it/198-notizie-stampa/2038314-piano-di-ripartizione-delle-frequenze-pnrf-consultazione-sulla-bozza-di-revisione



Richiesta di commenti

Si chiedono commenti e proposte di eventuali modifiche e/o revisioni a tutte le parti di cui è costituita la bozza di piano in consultazione.

Eventuali commenti, proposte di modifica e/o integrazioni, possono essere inviati al seguente indirizzo di posta elettronica:

consultazione.pnrf2018@mise.gov.it


Durata della Consultazione

Il periodo della consultazione avrà termine il 30 luglio 2018.


facciamo allora sentire via MAIL al:  consultazione.pnrf2018@mise.gov.it

entro fine luglio !!!


73 de IW2BSF   Rudy



Simone

Per la banda PMR446 leggo quanto segue....

-PMR 446 Analogico
-PMR 446 Digitale
--Ponti radio monocanali e sistemi rurali multiaccesso per collegamento di abbonato
-Reti fisse ad uso privato


I ponti radio monocanale sarebbero i Parrot (Papagalli) che comunque erano già legali anche prima quindi nulla di nuovo.

Quello che invece non capisco è cosa siano questi sistemi rurali multiaccesso per collegamento di abbonato? E che cavolo sarebbe?

Le reti fisse ad uso privato penso si riferisca al normale uso dei PMR446

Inoltre hanno barrato la parte analogico/digitale e non ne capisco il senso?

in3eqa

E' l'occasione per cacciare i militari dalla gamma 434-435 MHz, che è assegnata al servizio di amatore persino in Vaticano e Repubblica di S. Marino!
A breve preparerò un messaggio che sarebbe il caso sia condiviso il più possibile.
La gamma 434-435 MHz torni ai radioamatori italiani !!!

in3eqa

Ecco il testo che propongo di diffondere e che ogni radioamatore, a mio avviso, dovrebbe moralmente inviare, se non altro per mostrare di essere PRESENTE su una questione fondamentale, quale quella dell'uso dello spettro elettromagnetico. Anche per il fatto che mi sembra che tale argomento non sia in trattazione con la massima urgenza e attenzione delle principali associazioni. Probabilmente si ritengono soddisfatte dell'attuale PNRF. Io dissento totalmente. Con l'occasione ringrazio il Rodolfo, IW2BSF, per aver posto questo argomento di discussione sul forum.

Gentile direzione generale per la pianificazione e la gestione dello spettro radioelettrico, ho avuto modo di leggere il vostro testo in consultazione pubblica, in merito alle modifiche al vigente Piano di Ripartizione delle Frequenze (PNRF). Sono titolare di autorizzazione generale di stazione di radioamatore, con il nominativo di chiamata ......... e avendo voi aperto la consultazione a commenti e proposte di eventuali modifiche e/o revisioni a tutte le parti di cui è costituita la bozza di piano in consultazione, riporto quella di cui il Servizio di Radioamatore ha urgente esigenza :

- assegnazione in statuto di servizio ESCLUSIVO della porzione di frequenze 434-435 MHz al MiSE in quanto gestore e al SERVIZIO DI RADIOAMATORE in quanto utilizzatore.

Il piano nazionale di ripartizione delle frequenze redatto dalla CEPT assegna la gamma 434-435 MHz al servizio di amatore ed è incredibile che l'amministrazione italiana abbia, da decenni, sottratto ai radioamatori un diritto sancito in ambito internazionale. Per altro producendo gravi problemi di compatibilità con altri apparati (LPD) quando essi furono immessi sul mercato. La gamma 434-435 MHz è utilizzata dal servizio di radioamatore anche nella repubblica di San Marino, nonché in tutti i Paesi confinanti (France, Schweiz, Österreich, Slovenija), le cui emissioni certamente non si fermano ai rispettivi confini geopolitici. E' assolutamente necessario armonizzare la gamma 430-438 MHz che per troppo tempo ha visto l'amministrazione italiana, unica in sede CEPT, a MILITARIZZARE in statuto esclusivo una porzione di frequenze assegnata in tutto il mondo al servizio di radioamatore.
Ciò non è più ammissibile, nel 2018.
Distinti saluti.


Generalmente sono piuttosto moderato, ma su questa questione ritengo necessario essere totalmente decisi e forti nel tono. Se volete avere un sussulto di dignità e poter avere gli stessi diritti che hanno a San Marino, copiate e incollate questa lettera e inviatela all'indirizzo consultazione.pnrf2018@mise.gov.it . Ho riportato statuto esclusivo in quanto per riuscire a raggiungere un risultato è necessario chiedere il massimo. Ovvio che uno statuto esclusivo a noi porterebbe all'esigenza di spegnere immediatamente tutti i vari trasponder di polizia e vigili del fuoco, reali utilizzatori della gamma in oggetto. Oggettivamente difficile in termini operativi. Ma se non si inizia a puntare i piedi, mai si raggiunge un risultato. Se inizieranno a giungere centinaia, migliaia di lettere del genere probabilmente al famigerato "mistero" capiranno che noi siamo "arcistufi" di questa situazione, che definire assurda è poco.

SimplexFM

Ottimo IN3EQA, nel mio piccolo darò il contributo necessario confidando che un giorno possano valere i nostri diritti, l'unica nota negativa è che se anche dovessero accettare quanto scritto, richiederebbe comunque molti anni prima che ciò diventi fattibile, il solo spostamento dei servizi ora presenti a 434-435 mhz richiederà tempo e denaro indifferentemente dalla volontà di agire, in qualche modo però bisogna pur cominciare e questa è un ottima occasione che non si ripresenterà di nuovo a breve termine.

Magari potresti inviare la tua missiva all'ARI e alle altre associazioni, con il loro contributo si spera che tale proposta venga presa sul serio dai diretti interessati.
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IU2IDU

IU2IDU operatore GIULIO
UNITA' COTA 686-SM - Associazione Radioamatori Carabinieri


JonsonB

Magari si potrebbe approfittare per chiedere di regolamentare definitivamente anche la banda dei 4 metri, sperando che chi troppo vuole nulla stringe. :)


Banda dei 4 metri

La frequenza dei 70 Mhz ( banda 4 metri) è assegnata ai radioamatori in sede IARU con frequenza 70,000-70,500 MHz, in base alle autorizzazioni concesse dalle varie amministrazioni nazionali competenti si diversifica la porzione di banda , che può essere totale ( come Gran Bretagna , Monaco , Malta , Ungheria , Bulgaria , Olanda per citare alcuni stati ) o parziale.

Differente è anche la potenza ammessa , modi di emissione e tipologia di licenza .

I 70 MHz a livello internazionale  ( stati , frequenze e note).
In Italia è stata ammessa la sperimentazione negli anni precedenti ( con periodi ben definiti) sulle frequenze 70,100 – 70,200 e 70,300 MHz +/- 12,5 Khz , con potenza max di 50 watt ERP ed una limitazione territoriale entro i 30 km dai confini dell'arco alpino.
Tale sperimentazione è stata chiesta dall'Università degli studi dell'Aquila – Dipartimento Ingegneria Industriale dell'Informazione ed Economia , per mezzo del prof. Tognolatti Piero per studi di radiopropagazione .
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in3eqa

Citazione di: SimplexFM il Dom 01 Luglio, 11:42 2018
Ottimo IN3EQA, nel mio piccolo darò il contributo necessario confidando che un giorno possano valere i nostri diritti, l'unica nota negativa è che se anche dovessero accettare quanto scritto, richiederebbe comunque molti anni prima che ciò diventi fattibile, il solo spostamento dei servizi ora presenti a 434-435 mhz richiederà tempo e denaro indifferentemente dalla volontà di agire, in qualche modo però bisogna pur cominciare e questa è un ottima occasione che non si ripresenterà di nuovo a breve termine.

Personalmente confido che, prima o poi, questi servizi che ancora hanno trasponder in gamma 434 MHz riescano a portarsi ovunque in modalità di trasmissione TETRA/DMR/LTE rendendo completamente libera da usi questa porzione di frequenze. GLi aggiornamenti al PNRF, se ho ben capito, avvengono ogni tre anni. Sottolineo la questione legata all'armonizzazione... Chi ha qualche anno di attività radio, si ricorderà l'immissione sul mercato degli apparati LPD, avvenuta tra il 1995 e il 1996. Ciò portò  problemi molto rilevanti per l'allora "ministero delle comunicazioni"  in quanto si liberalizzava l'uso di apparati che utilizzavano una porzione di frequenze (434-434,775 MHz) ad uso esclusivo del ministero della difesa! L'allora ufficio legislativo del ministero si inventò l'obbligo che gli utenti di apparati LPD potessero utilizzare solo i primi 38 canali (su 69), poiché dal canale 39 al canale 69 si entrava nel "campo minato" della gamma ad uso esclusivo dei militari. L'utente quindi comprava una radio, pagandola per avere 69 canali, ma poi ne poteva usare poco più della metà (solo in Italia). Per altro, come fece notare un servizio di "Striscia la Notizia" del 2005, gli LPD potevano comunque consentire l'ascolto dei trasponder in FM in chiaro montati sulle autoradio di polizia. Quel servizio portò frettolosamente a spostare quei trasponder di 12,5 kHz più in alto o più in basso, in modo che non fossero più ascoltabili dagli apparati LPD, che avevano una canalizzazione a 25 kHz. Questo accade quando manca l'armonizzazione delle assegnazioni delle gamme di frequenze. Un autentico casino, avvenuto solo in Italia... Responsabile del casino l'allora "mistero" delle comunicazioni.

Simone

E'veramente assurdo quel che accade da noi, hanno mischiato tutto e adesso non sanno e non vogliono uscirne, credo soprattutto che prendano sottogamba questi problemi e questo porta a non risolverli mai >:(

Renzo

CitazionePer la banda PMR446 leggo quanto segue....

-PMR 446 Analogico
-PMR 446 Digitale
--Ponti radio monocanali e sistemi rurali multiaccesso per collegamento di abbonato
-Reti fisse ad uso privato

Credo che per questa banda rimanga tutto com'è anche se non ho capito nemmeno io le sottolineature!

CitazioneLa gamma 434-435 MHz torni ai radioamatori italiani !!!

Le prime a muoversi devono essere le associazioni a cominciare dall'ARI, speriamo ne approfittino assieme a tutti noi per far valere un nostro diritto che negli altri paesi hanno da sempre.

in3eqa

Citazione di: Renzo il Lun 02 Luglio, 08:33 2018
Le prime a muoversi devono essere le associazioni a cominciare dall'ARI, speriamo ne approfittino assieme a tutti noi per far valere un nostro diritto che negli altri paesi hanno da sempre.

Servono migliaia di email, per riempire quella casella di posta elettronica e far capire loro che la nostra pazienza è finita. Sono oltre 30 anni che ci hanno rubato quella porzione di frequenze. Tu cosa fai ? Sono sufficienti 60 secondi (forse anche me) per fare copia/incolla del testo, inserire il proprio nominativo di stazione e inviare il messaggio.

Renzo

Io la mail l'ho inviata, intendevo dire che se le associazioni si muovessero sia a loro nome sia per invitare i propri iscritti a fare altrettanto sarebbe un ottima cosa. çç23

Roby66

Da parte mia ho già provveduto, poco fa, ad inviare una richiesta come suggerito e non solo per i 434-435 MHz ma anche per i 70 MHz. Trovo che sia un piccolo contributo ma ognuno di noi può fare la sua parte. Facendo parte tutt'ora del CISAR condivido però a pieno quanto scrive Renzo: "Le prime a muoversi devono essere le associazioni". ARI, CISAR, etc. dovrebbero farsi portavoce degli interessi dei Radioamatori in quanto hanno la possibilità, il ruolo e la competenza per farlo. Inoltre le Associazioni potrebbero effettivamente esercitare una pressione "tecnica" e "legale" molto più competente di quella di ogni singolo iscritto. '73 IU6GWQ
IU6GWQ

in3eqa

Citazione di: Roby66 il Mar 03 Luglio, 08:28 2018
Da parte mia ho già provveduto, poco fa, ad inviare una richiesta come suggerito e non solo per i 434-435 MHz ma anche per i 70 MHz. Trovo che sia un piccolo contributo ma ognuno di noi può fare la sua parte. Facendo parte tutt'ora del CISAR condivido però a pieno quanto scrive Renzo: "Le prime a muoversi devono essere le associazioni". ARI, CISAR, etc. dovrebbero farsi portavoce degli interessi dei Radioamatori in quanto hanno la possibilità, il ruolo e la competenza per farlo. Inoltre le Associazioni potrebbero effettivamente esercitare una pressione "tecnica" e "legale" molto più competente di quella di ogni singolo iscritto. '73 IU6GWQ

Assolutamente concorde con tutte le ulteriori richieste che portino ad armonizzare la ripartizione delle frequenze in ambito internazionale, quindi per la gamma dei 4 metri, dei 60 metri etc... La porzione 434-435 MHz l'ho sempre considerata un'autentica rapina a mano armata e, come ho riportato in precedenza, ha portato solo caos. Perché da nessun'altra parte in Europa un'amministrazione usa una porzione di frequenze assegnata ANCHE ai radioamatori e ci infila i trasponder delle autoradio della polizia... Per quanto attiene le associazioni, sui rispettivi siti non ho trovato alcun riferimento a questa iniziativa, per il momento... Magari a fine mese, in prossimità della scadenza, chissà...

Ken

Propongo di assegnare tute le bande esistenti ai radioamatori HI. ;D

Comunque quella di cacciare gli LPD sarebbe una buona idea ma purtroppo difficilmente attuabile, hanno sbagliato tutto a livello Europeo e adesso ne subiamo tutti le conseguenze. Gli dovrebbero spostare da un altra parte anche se purtroppo di LPD ne circolano a centinaia di migliaia e di conseguenza rimarranno una spina nel fianco per decenni anche se gli vietassero, poi bisogna anche considerare che questa fetta di banda e letteralmente impestata di telecomandi e di dispositivi di ogni genere. >:(

in3eqa

Citazione di: Ken il Mer 04 Luglio, 13:07 2018
Propongo di assegnare tute le bande esistenti ai radioamatori HI. ;D

Comunque quella di cacciare gli LPD sarebbe una buona idea ma purtroppo difficilmente attuabile, hanno sbagliato tutto a livello Europeo e adesso ne subiamo tutti le conseguenze. Gli dovrebbero spostare da un altra parte anche se purtroppo di LPD ne circolano a centinaia di migliaia e di conseguenza rimarranno una spina nel fianco per decenni anche se gli vietassero, poi bisogna anche considerare che questa fetta di banda e letteralmente impestata di telecomandi e di dispositivi di ogni genere. >:(

Personalmente gli LPD e, in generale, tutti i dispositivi "ISM" a bassissima potenza non creano problemi. I radioamatori hanno facoltà di trasmettere fino a 500 watt, da moltiplicare poi per il guadagno dell'antenna... E' come paragonare un missile da crociera "BGM-109 Tomahawk" con una pistola ad aria compressa. Già con 25 watt ERP si può fare "tabula rasa" di tutti i segnali +/- 12,5 kHz... Il problema è avere lo stesso trattamento che hanno in OE/HB9/T7/S5 etc... E soprattutto aver "sub-appaltato" una gamma di frequenze che ovunque in Europa è accessibile al servizio di radioamatore ad uso esclusivo dei trasponder di PS e VVF... grandissima cavolata.

IZ4WNA

Ciao a tutti e un abbraccio virtuale particolare a in3eqa con cui ci siamo scritti in passato altrove, e col quale mi complimento per essere sempre attento a ciò che ci riguarda.

A breve invierò la mail come indicato al MISE ma essendo appunto una consultazione a questo punto ci aggiungerei qualsiasi frequenza che è prevista per la nostra regione IARU e che in Italia non abbiamo. A chiedere non costa nulla.

Mi fa piacere di vedere spuntare i 5 MHz (60m) finalmente! Ma chiederei anche tutto il resto.

Per la questione dei 434/435 MHz sono ovviamente d'accordissimo e ritengo sia un problema esclusivamente loro di come e dove spostare i transponder di quei servizi. Se si fosse usata la testa in passato in Italia quando si trattava di mettere ordine al P.N.R.F. non ci sarebbe questa situazione ad oggi.

Per altro mi sembrano ormai pochi in VHF i soli 144/146 MHz e l'estensione fino a 148 non mi farebbe certo schifo.
OM: IZ4WNA / K4WNA op. Alessandro
SWL: I/4955/BO
QSL: LoTW / eQSL.cc

Canale YouTube IZ4WNA

Ken

CitazionePer altro mi sembrano ormai pochi in VHF i soli 144/146 MHz e l'estensione fino a 148 non mi farebbe certo schifo.

Ecco un'altra idea interessante. Stranamente in pochi si preoccupano di voler estendere anche la VHF così come è già in molti altri paesi, insomma c'è tanta carne al fuoco ma temo che alla fine ci sarà tanto fumo e niente arrosto e anche se dovessero accettare di modificare qualcosa serviranno tempi biblici.

in3eqa

Colgo l'occasione per salutare l'Alessandro, IZ4WNA, ringraziandolo per il suo messaggio. Pubblico, su autorizzazione dell'interessato, la lettera che ha inviato IK0YYY al dipartimento, in merito a questa consultazione pubblica.

Gent. Dipartimento,

come richiesto sul Vs. sito Istituzionale, sono qui ad inviare alcune note relative a proposte di modifica e commenti alla proposta di revisione 2018 del PNRF, per la parte radioamatoriale;   tali note sono state presentate anche in quattro precedenti revisioni operate da codesto Dipartimento, come presidente di una associazione nazionale di radioamatori prima e come membro straordinario del consiglio superiore tecnico, dopo.

Premesso che l'attività di Radioamatore si esplica su determinate frequenze che in tutti i paesi del mondo vengono assegnate con omogeneità perché, in presenza di difformità di assegnazioni, sarebbero impossibili i diversi collegamenti di tipo amatoriale tra tutti i paesi, desidero sottolineare che tali assegnazioni in Italia sono in determinate situazioni ridotte o assenti.

Alcune lievi diversità in realtà esistono, per la creazione di tre macro Regioni identificate da un organismo mondiale privato (IARU) che vedono l'Italia partecipare alla Regione 1.

Rimanendo dunque ad analizzare la sola Regione 1, che comprende tutti i paesi europei e quelli afferenti a questa determinata posizione geografica, l'Italia risulta deficitaria per alcune frequenze e per la ridotta operabilità, dovuta ad uno statuto di tipo secondario, che vede i Radioamatori italiani pesantemente danneggiati, in quanto disturbati da condivisioni molto evidenti e di difficile risoluzione.

Mi riferisco, a titolo di esempio, alla banda dei 430 Mhz, quasi totalmente a statuto secondario, con la presenza di utilizzatori molto più potenti o presenti, che magari avrebbero dovuto lasciare libere le frequenze per vecchie determinazioni di pnrf, ma – di fatto – ancora in attività;   tutta la attività satellite risulta pesantemente danneggiata.

O, ancora, per la banda dei 2400, 5600 e 10000 Mhz, ove le reti hiperlan di provider spesso improvvisati o emittenti radiotelevisive occupano (per semplici trasferimenti punto-punto) in maniera stabile intere fette di frequenza, con potenze smisurate, al punto di danneggiare in maniera pesante ogni attività amatoriale.

Per armonizzare realmente le assegnazioni in Italia sarebbero necessarie dunque alcune modifiche che permetterebbero ai Radioamatori italiani di condividere diritti e doveri con il resto d'Europa, facendone godere appieno l'uso delle medesime frequenze.

Vorrei sottolineare che tali proposte non vanno ad intaccare minimamente l'attuale utilizzo da parte di altri protagonisti utilizzatori, perché si tratta di frequenze oggi giorno ormai non più utilizzate da altri e dunque assolutamente ininfluenti.

La loro approvazione invece segnerebbe un ottimo punto di partenza per dare lustro a questa categoria di cittadini che nulla chiede alle Istituzioni ma, al contrario, molto offre come servizi volontari e gratuiti di protezione civile e generica assistenza alle popolazioni in caso di calamità naturali.   Nonché, alla conservazione di quel ricordo culturale e sociale, indelebile d'altronde per noi, di essere nella patria di Guglielmo Marconi, inventore della Radio.

Proposte di modifica:

- Banda 60 metri, frequenza 5.250 Khz a 5.450 Khz, statuto secondario;
- Banda 4 metri, frequenza 70,00-70,50 Mhz, statuto secondario;
- Banda 70 cm, frequenza 430-440 Mhz, 430-434 e 435-436 statuto esclusivo, 436-440 statuo secondario, radioamatori e radioamatori via satellite;
- Banda 9 cm., frequenza 3400-3475 Mhz, statuto secondario, radioamatori e radioamatori via satellite.

In aggiunta, si propone l'ampliamento a titolo sperimentale, magari mediante nota, della attuale 144-146 Mhz, in:

- Banda 2 metri, frequenza 144-148 Mhz, con la parte 146-148 a statuto secondario;

Questo ampliamento, già sperimentato ed utilizzato da tanti anni nella regione 2, potrebbe mettere a disposizione più risorsa in una delle bande di frequenza più utilizzate in Italia, ora effettivamente congesta e stretta.

Infine, si presenta la necessità di correggere un errore di trascrizione avvenuto in fase di traduzione della CAMR nel 1979, laddove la porzione 436-438 Mhz citava in origine "radioamatori, via satellite".   Nell'attuale piano nazionale invece si rinviene la dicitura "radioamatori via satellite" con la mancanza della virgola, che impone e restringe questa porzione di banda all'uso totalitario da parte di attività radioamatoriali via satellite.

Tale correzioni si motiva documentando che i satelliti radioamatoriali di nuova generazione (ultimi dieci anni) sono progettati con frequenze preponderanti, se non esclusive, nella sola porzione 435-436 Mhz;    riabilitando il diritto all'uso anche da parte di attività radioamatoriale terrestre, andrebbe a migliorare la congestione attuale della parte 430-434 Mhz attualmente assegnata.   Dunque, si propone:

- Banda 70 cm., frequenza 436-438 Mhz, statuto secondario, radioamatore e radioamatore via satellite.

Non vi sono motivi per la non presa in considerazione di questi aggiornamenti;   ribadisco ancora una volta che si tratta di frequenza assegnate in tutta Europa al servizio di Radioamatore e che in Italia sono state abbandonate dai servizi fin d'ora oggetto della assegnazione.

A riguardo della banda 70-70.50 Mhz richiesta, si ricorda che a partire dal 2006 per alcuni anni è stata rilasciata una autorizzazione temporale ai Radioamatori italiani su questa banda;    l'esito di questa fase di esperienze, non ha messo in luce un solo disturbo generato da parte della attività amatoriale, nei confronti dei servizi di pubblica sicurezza (ndr:  P.S., 77-79 Mhz), tantomeno i Vigili del Fuoco (73-74 Mhz).

Analogamente a quanto accadde per la banda dei 50 Mhz, per la quale codesto dipartimento aggiunse semplicemente una nota relativa alla possibilità di uso da parte dei Radioamatori per alcuni anni, sarebbe auspicabile che ciò possa ripetersi per la banda dei 70 Mhz, in attesa di poterla rinvenire nei prossimi pnrf, non più in nota, analogamente a quanto accaduto per i 50 Mhz, ora presenti nel piano nazionale.

Confidando in un interesse nel contributo offerto, invio distinti saluti.


Sono assolutamente concorde con quanto riportato, sebbene non si ponga in evidenza la questione del MHz militarizzato in gamma 70cm. Personalmente ritengo che le varie amministrazioni nazionali debbano unicamente applicare le decisioni approvate dalla CEPT. Se la CEPT riporta che da 430 a 438 MHz è previsto il servizio di radioamatore, eventualmente in statuto secondario, devo poter trasmettere, salvo richiesta contraria del servizio in statuto primario, sull'intera porzione di frequenze, che mi trovi a Lampedusa o a Helsinki.

Trasponder

Buona serata a tutti

E' importante inviare molte mail altrimenti queste richieste verranno cestinate come al solito. Personalmente spero un giorno possano portare a dei risultati positivi, la cosa importante però è che dobbiamo essere noi a indicare al MISE in che modo agire e non il contrario come è sempre accaduto, anzi, servirebbe una vera è propria rappresentanza che possa dare le nostre indicazioni.

IZETA5

Citazioneservirebbe una vera è propria rappresentanza che possa dare le nostre indicazioni.

L'ARI dovrebbe farsi subito avanti. Si sta muovendo?

Roby66

Appunto, come dicevo già io: ARI, CISAR, etc. dovrebbero essere le prime! çç09 '73 IU6GWQ
IU6GWQ

IZ4WNA

Manderò anche io la mia email al M.I.S.E. per la consultazione ma la farò molto breve.

Semplicemente chiederò l'armonizzazione in Italia di tutto il Band Plan previsto per la nostra regione IARU. Niente di più e niente di meno.

Inserire ai radioamatori italiani tutto ciò che manca rispetto a IARU 1 e armonizzare quindi tutto.
OM: IZ4WNA / K4WNA op. Alessandro
SWL: I/4955/BO
QSL: LoTW / eQSL.cc

Canale YouTube IZ4WNA

Trasponder

Per chi ha tempo a disposizione sarebbe molto utile girare la mail anche a tutte le associazioni, così si pigliano tanti pesci con un solo amo. :)

Ne approfitto comunque anche per allegare i PDF in questione, sono pieni di sottolineature di qui non sempre se ne capisce il senso ma tant'é.

MegaRadio

Oltre alle frequenze sarebbe interessante rivedere anche alcune cose, per esempio sarebbe molto utile che dopo aver ottenuto l'autorizzazione generale venisse spedito senza ulteriori richieste il certificato HAREC (in versione fototessera plastificata). Questo dovrebbe diventare l'unico documento da esibire in caso di controlli quando ci si trova all'esterno abolendo così per sempre le inutili scartoffie che attualmente dobbiamo portarci dietro.
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in3eqa

Mi permetto di far notare che, ormai a pochi giorni dalla chiusura della consultazione, i siti web delle associazioni ARI e CISAR non riportano in alcuna parte delle rispettive home page, alcun riferimento ad eventuali proposte di modifiche dell'attuale piano nazionale di ripartizione delle frequenze italiano... Dunque l'argomento sembra non interessare. O, quantomeno, sembra non essere interessante coinvolgere i rispettivi soci su forti prese di posizione, per ottenere gamme di frequenze previste dalla CEPT. Come immaginavo, meglio fare da soli...

Renzo

CitazioneOltre alle frequenze sarebbe interessante rivedere anche alcune cose, per esempio sarebbe molto utile che dopo aver ottenuto l'autorizzazione generale venisse spedito senza ulteriori richieste il certificato HAREC (in versione fototessera plastificata). Questo dovrebbe diventare l'unico documento da esibire in caso di controlli quando ci si trova all'esterno abolendo così per sempre le inutili scartoffie che attualmente dobbiamo portarci dietro.

Sarebbe veramente una splendida idea, anche se non un certificato HAREC almeno un tesserino di riconoscimento in formato fototessera da esibire quando richiesto, sarebbe comodo soprattutto quando si è in portatile.

CitazioneMi permetto di far notare che, ormai a pochi giorni dalla chiusura della consultazione, i siti web delle associazioni ARI e CISAR non riportano in alcuna parte delle rispettive home page, alcun riferimento ad eventuali proposte di modifiche dell'attuale piano nazionale di ripartizione delle frequenze italiano... Dunque l'argomento sembra non interessare. O, quantomeno, sembra non essere interessante coinvolgere i rispettivi soci su forti prese di posizione, per ottenere gamme di frequenze previste dalla CEPT. Come immaginavo, meglio fare da soli...

Evidentemente sono tutti a prendere il sole anche se devi dire che se fossimo in inverno non se ne sarebbero accorti comunque, quando si tratta di rinnovare le cariche interne invece fanno perfino a pugni come già successo alcuni anni fa. Pazienza per il CISAR o altre associazioni ma l'ARI che pretende di rappresentarci tutti sta facendo la solita figura della RAI ....sottolineo RAI e non ARI, chi vuol capire capisca ;)

mithrandirxxx

IU2JEP

Radio:
FT991
Baofeing UV5R+

Antenne:
Diamond X50
Skipperwire di IW2EN

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Simone

CitazioneIl periodo della consultazione avrà termine il 30 luglio 2018.
...poi per le eventuali modifiche ci sono le consuete tempistiche italiane. :)

in3eqa

Citazione di: Renzo il Gio 19 Luglio, 11:12 2018
Sarebbe veramente una splendida idea, anche se non un certificato HAREC almeno un tesserino di riconoscimento in formato fototessera da esibire quando richiesto, sarebbe comodo soprattutto quando si è in portatile.

Ho già indicato che gli ispettorati che non rilasciassero il cosiddetto "certificato HAREC" possono essere denunciati per omissioni in atti di ufficio. E' un documento rilasciato dallo stato italiano. E' inammissibile che sia possibile ottenerlo "a discrezione" dell'ufficio: in zona IN3 si, in zona I0 no etc...
In ogni caso sarebbe anche necessario rendere edotte le forze di polizia dell'esistenza di questo documento. Altrimenti un ufficiale di polizia giudiziaria potrebbe lecitamente dubitare della sua autenticità. Anche perché allo SDI non compare la titolarità della patente di operatore di stazione di radioamatore.

Simone

Tutto questo accade perché si parte da presupposto che i radioamatori sono considerati solo un peso da gestire, non ci guadagnano nulla e di conseguenza qualsiasi cosa ci ruoti attorno non ha alcuna priorità, lo dimostra anche il fatto che le forze dell'ordine rimangano continuamente spiazzate quando esibiamo i nostri documenti e paradossalmente siamo costretti noi stessi a spiegare loro di cosa si tratta, per quanto triste è così, se pagassimo 1000 euro all'anno invece di 5 ci darebbero senza richiederlo anche il tesserino in oro massiccio tempestato di pietre preziose. :D

in3eqa

Citazione di: Simone il Sab 21 Luglio, 08:33 2018
Tutto questo accade perché si parte da presupposto che i radioamatori sono considerati solo un peso da gestire, non ci guadagnano nulla e di conseguenza qualsiasi cosa ci ruoti attorno non ha alcuna priorità, lo dimostra anche il fatto che le forze dell'ordine rimangano continuamente spiazzate quando esibiamo i nostri documenti e paradossalmente siamo costretti noi stessi a spiegare loro di cosa si tratta, per quanto triste è così, se pagassimo 1000 euro all'anno invece di 5 ci darebbero senza richiederlo anche il tesserino in oro massiccio tempestato di pietre preziose. :D

Ciò accade perché non si prendono iniziative forti. Alcuni mesi fa ho fatto rimuovere una notizia fortemente lesiva dell'attività di radioamatore dal sito "carabinieri.it". E' bastata una lettera scritta nei modi opportuni, in cui davo 48 ore per intraprendere iniziative volte a correggere quanto riportato. Trascorso tale periodo temporale, mi sarei recato presso la questura di zona a presentare denuncia-querela contro l'editore del sito "carabinieri.it". Se mi dovessero capitare altre situazioni similari, semplicemente invio una missiva con cui avviso dell'imminente apertura di un procedimento giudiziario.  Fatelo anche voi, se volete essere rispettati.  La pubblica amministrazione italiana si muove solo se minacciata...

Renzo

Citazionese pagassimo 1000 euro all'anno invece di 5 ci darebbero senza richiederlo anche il tesserino in oro massiccio tempestato di pietre preziose.
Ci aggiungo anche la targa della macchina personalizzata con il nostro nominativo çç7

CitazioneLa pubblica amministrazione italiana si muove solo se minacciata
A conferma che nemmeno considerano la nostra esistenza >:(

mithrandirxxx

Citazione di: Renzo il Dom 22 Luglio, 20:11 2018
Citazionese pagassimo 1000 euro all'anno invece di 5 ci darebbero senza richiederlo anche il tesserino in oro massiccio tempestato di pietre preziose.
Ci aggiungo anche la targa della macchina personalizzata con il nostro nominativo çç7

CitazioneLa pubblica amministrazione italiana si muove solo se minacciata
A conferma che nemmeno considerano la nostra esistenza >:(

Ma se mi togliessero dalle scatole disturbatori e bimbiminchia facendo i controlli io pagherei anche di più, non 1000 ma 50€ le verserei volentieri
IU2JEP

Radio:
FT991
Baofeing UV5R+

Antenne:
Diamond X50
Skipperwire di IW2EN

Blog: https://iu2jep.wordpress.com

Renzo

E' vero, rimarco anche il fatto che ogni volta che arriva un disturbatore succede che i radioamatori per rispondergli per le rime si comportano peggio di lui, per assurdo preferisco il disturbatore che certi radioamatori ignoranti che meritano pure di esser disturbati.

Scusate lo sfogo ma è una triste verità, certi OM non riescono a capire che così facendo fanno il gioco di chi disturba che non aspetta altro che il fesso di turno. >:( ;)

Simone

Nulla di nuovo comunque, è la solita storia che si presenta ogni volta che esce lo scemo di turno, quando ne arriva uno escono anche tutti gli altri ....patentati purtroppo.

Quando c'è un disturbatore bisogna mantenere la calma e avere buon senso, sempre e comunque, farsi trascinare dagli eventi è quanto di peggio si possa fare, la situazione degenera e ne esce un manicomio.

Trasponder

Siamo andati un tantino fuori tema, ricordo però che in caso di disturbatori persistenti nel tempo devono essere i radioamatori stessi a fare la segnalazione e solo dopo aver individuato la posizione di chi disturba.

Se siamo radioamatori dobbiamo saper fare almeno questo e non chiedere l'aiuto alla mammina ogni volta che qualcuno fa pernacchie per radio. çç35 ^-^

user

Senza aggiungere altro la email per la consultazione popolare al Mise lo già inviata.
Speriamo in meglio.
Saluti per Tutti.
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ManueleXL

Mi associo all'iniziativa, innanzitutto voglio che tutte le bande diventino per noi a statuto primario, quello secondario è assurdo è fuori dal tempo, non ha davvero più alcun senso.

user

Citazione di: ManueleXL il Sab 28 Luglio, 22:10 2018
Mi associo all'iniziativa, innanzitutto voglio che tutte le bande diventino per noi a statuto primario, quello secondario è assurdo è fuori dal tempo, non ha davvero più alcun senso.

Pienamente d'accordo al 100%!
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Simone

Le frequenze condivise sono un grande problema, in UHF poi, oltre ai militari ci sono anche gli LPD e altri dispositivi a corto raggio, insomma è veramente un gran minestrone che andrebbe discusso a livello europeo non fosse che ormai la frittata è fatta e per rimettere le cose a posto ci vorranno tempi biblici.

Turner

....forse i nostri nipoti potranno sapere cosa ha deciso il MISE, penso che una trentina d'anni dovrebbero essere quasi sufficiente per decidere e mettere in pratica le eventuali modifiche, voi che ne pensate ::)

user

Citazione di: Turner il Mer 22 Agosto, 11:21 2018
....forse i nostri nipoti potranno sapere cosa ha deciso il MISE, penso che una trentina d'anni dovrebbero essere quasi sufficiente per decidere e mettere in pratica le eventuali modifiche, voi che ne pensate ::)

Non per polemizzare, ma tra ponti collassati, poveri cristi morti terremoti e sciagure catastrofiche compreso e sottolineo anni di palese incuria e abbandono dei ns. amministratori istituzionali i nodi al pettine sono già  arrivati compreso il nostro che certamente a loro poco o nulla importa ma a noi si esempio frequenze condivise con altri servizi, bande spezzettate o addirittura mai concesse ecc. Tuttavia non facciamo i fatalisti,  per quello che possiamo fare facciamoci sentire se non demordiamo prima o poi qualcosa cambierà  in meglio si spera. Quindi aspettiamo che il MISE decida presto.
Saluti per Tutti.
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in3eqa

Citazione di:  link=topic=3462.msg26518#msg26518 date=1534966104
Non per polemizzare, ma tra ponti collassati, poveri cristi morti terremoti e sciagure catastrofiche compreso e sottolineo anni di palese incuria e abbandono dei ns. amministratori istituzionali i nodi al pettine sono già  arrivati compreso il nostro che certamente a loro poco o nulla importa ma a noi si esempio frequenze condivise con altri servizi, bande spezzettate o addirittura mai concesse ecc. Tuttavia non facciamo i fatalisti,  per quello che possiamo fare facciamoci sentire se non demordiamo prima o poi qualcosa cambierà  in meglio si spera. Quindi aspettiamo che il MISE decida presto.
Saluti per Tutti.

Il "mistero" italiano porta le risultanze della consultazione alla prossima riunione della CEPT. E' in ambito CEPT che avviene il piano EUROPEO di ripartizione delle frequenze che tutte le amministrazioni dovrebbero applicare/recepire integralmente. E' inconcepibile che il "mistero" italiano non si uniformi a quanto approvato dalla CEPT. Questo dimostra l'inconcludenza di queste amministrazioni europee che non dispongono di veri strumenti giuridici per obbligare le amministrazioni dei vari stati ad applicare le decisioni stabilite. E' chiaro che poi accade il caos dal momento che in alcuni territori le frequenze sono ad uso esclusivo di Tizio, mentre altrove sono ad uso condiviso di Tizio, Caio e forse anche Sempronio...

Trasponder

Purtroppo i tempi sono quelli che tutti sappiamo e questi sono pressoché infiniti almeno che non decidano di darsi veramente una mossa. Considerando però che delle problematiche dei radioamatori non gliene importa un fico secco state pur certi che se qualcosa cambierà non sarà dall'oggi al domani anzi tempo che se anche succedesse non terrebbero nemmeno in considerazione di quanto gli è stato da noi suggerito.

Simone

Citazione...forse i nostri nipoti potranno sapere cosa ha deciso il MISE, penso che una trentina d'anni dovrebbero essere quasi sufficiente per decidere e mettere in pratica le eventuali modifiche, voi che ne pensate

Trent'anni! mi sembri troppo ottimista, quando avranno deciso, le trasmissioni radio e le relative frequenze non saranno nemmeno più utilizzate sostituite da una qualche nuova tecnologia. :D

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