ONDE MEDIE ........ ma noi Radioamatori ??

Aperto da IW2BSF, Sab 08 Settembre, 16:25 2018

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Onde Medie..... e noi  Radioamatori ?





Nei BANDI DI GARA, non si parla di auto-costruzione: una pratica che, vista la scarsa potenza richiesta dal broadcasting AM, sarebbe alla portata delle tasche di tutti.



Al contrario, le linee guida stabilite a Palazzo Piacentini accennano all'omologazione degli apparati:



un problema non di poco conto se si considera che in Italia NON esistono produttori di trasmettitori AM.



Insomma, se nel resto del mondo le onde medie sono cavalcate da attori indipendenti, le scelte operate fino a questo momento dal ministero sembrano remare nella direzione opposta, scoraggiando la partecipazione di quanti non abbiano già le spalle coperte sul piano

economico.



Basta dare un'occhiata all'elenco delle società ammesse alla procedura di selezione per

rendersene conto.



Tra queste figurano ad esempio Monradio e Incentive Promomedia.



La prima è una controllata di Radio 101 (a sua volta facente parte del gruppo Radio Mediaset) mentre la seconda è una compagnia pubblicitaria attiva fin dal 1994 nell'ambito del marketing orientato alla grande distribuzione (ovvero le radio nei supermercati).



Nella lista fanno capolino anche altri colossi (come Rtl 102.5) mentre

sono veramente pochi i nomi riconducibili al mondo dell'associazionismo, radioamatori compresi.





«A mio avviso i soggetti emergenti in graduatoria non superano il 25 per cento del totale. Per il resto si tratta di realtà commerciali o comunque di società che già si occupano di comunicazione.



Non c'è nessuna apertura alle radio comunitarie». A parlare è Andrea Borgnino, uno dei più apprezzati esperti in Italia nel settore della radiotelegrafia. Autore di diversi saggi sull'esperienza delle radio pirata e conduttore su Radio3 RAI della rubrica "Interferenze" (trasmissione interamente dedicata al mondo della radio), Borgnino definisce le scelte operate dal ministero come "un'occasione perduta. Il risultato saranno brutte radio che, temo, non ascolterà nessuno !!  ".



La vicenda non è ancora definita. La poca chiarezza nell'assegnazione delle frequenze fa infatti presagire una pioggia di ricorsi al TAR volta a mettere in discussione tutta la legittimità del procedimento adottato dal ministero.





Un breve elenco delle radio ascoltabili qui da noi:



594,   CHlenger R (Villa Estense, PD)

711,   Media Radio Castellana

Baby Radio  702kHz  Trieste

AM Classic 819 kHz, Trieste

846,   Challenger R (Villa Estense, PD);

1098,  Media Radio Castellana

1206,  Amica Radio Veneta (Vigonza, PD);

1350,  I Am R (Milano);

1377,  R One (Pistoia/Lucca area); NB: Nuova frequenza era sui 1368;

1395,  R Aemme, Lake Como area?, domina su  R Atlanta Milano;

1395,  R Atlanta Milano (Milano), domina su  R Aemme;

1404,  R 106 (Casalgrande, RE);

1476,  R Briscola (Lenta, VC);

1512,  Mini R (Castano Primo, MI);

1566,  R Kolbe (Schio, VI);

1584,  Free R AM (Trieste);

1602,  RTV R Treviso (Treviso);







Nuovi ascolti :



Media Radio Castellana nuova stazione locale sita a Castel San Pietro Terme

(Bologna). Attiva a 1.098 kHz









E la potenza per trasmettere in O.M.  ?



Su queste frequenze facciamo un esempio con 100 watt applicati e 49 watt irradiati, nota bene sempre con un traliccio radiante di ben 50 metri .



Ora riduciamo il traliccio a 24 metri che è una misura usata da molte stazioni in onde medie, le

perdite reali 40 ohm, e sempre a 1.350 KHZ otteniamo:



100 watt applicati diventano 11 watt irradiati, con un EIRP ovvero lo stesso risultato che otterrei su una antenna isotropica di 34 watt massimi irradiati !



Per avere un ascolto decente in AM onde medie dovremmo disporre quindi di un finale AM da almeno 3 o 5 KWatt, in tal caso : 5 KW applicati diventano solo 576 watt irradiati.





73 de IW2BSF  - Rudy



Dani

Se vi ricordate in passato, nella banda FM https://amzn.to/3hyHjBM regnava un caos indescrivibile a causa della facilità con qui venivano assegnate le frequenze e di conseguenza venne introdotto il numero chiuso, ne conseguì che le piccole radio finirono per sparire quasi tutte e le loro frequenze vennero comprate dai grandi gruppi. Evidentemente la stessa mentalità è rimasta ora anche per la band delle Onde Medie, basti appunto guardare i nomi delle società ammesse alla procedura di selezione, tuttavia la questione puramente tecnica ha una importanza relativa, il vero problema sono i soldi che ci vogliono per mantenete una emittente radio in questa banda, servono grandi potenze e quindi consumi elettrici e antenne di grandi dimensioni, ci sono poi da pagare le varie autorizzazioni i diritti e tutto il resto, alcune delle emittenti presenti della lista credo non ci siano già più, complice anche il fatto che in pochi le ascoltano quindi diventa anche difficile investire in pubblicità, insomma alla fine rimane solo chi ha le giuste condizioni economiche e organizzative alle spalle.

Simone

Le Onde Medie sono sempre affascinanti, basta l'antenna in ferrite interna e si ascolta l'impossibile. :) Io ogni tanto specie alla sera quando sale la propagazione mi faccio una spazzolata ed è possibile ascoltare moltissime emittenti straniere, basta anche una radiolina portatile e il gioco è fatto, tutto indipendente da internet e da qualsiasi fattore informatico, in tempi come questi è ancora più bello che in passato ascoltare la radio.

Sul discorso delle assegnazione delle frequenze invece è il solito sistema all'italiana, sarebbe bello che in OM ci fossero soprattutto piccole stazioni locali e non le solite emittenti con dietro i soliti miliardi.

Renzo

Sarebbe fantastico un ritorno delle onde media, non che oggi siano morte ma credo che meritino quantomeno una rivalutazione, hanno grandi potenzialità e una grande storia e certamente avere tante piccole emittenti private non farebbe altro che farla tornare in auge.

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Citazione di: Renzo il Lun 10 Settembre, 12:36 2018
Sarebbe fantastico un ritorno delle onde media, non che oggi siano morte ma credo che meritino quantomeno una rivalutazione, hanno grandi potenzialità e una grande storia e certamente avere tante piccole emittenti private non farebbe altro che farla tornare in auge.

Tra l'altro oggi con le emissione in digitale sarebbe una nuova ri-nascita, tuttavia per una buona copertura Nazionale ci vogliono antenne enormi e potenze non indifferenti che purtroppo sono fuorimoda.
Potenze e antenne da Sceicchi certamente non per noi ormai POVERI Italiani.
Saluti per Tutti.
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Simone

Il problema principale è proprio la potenza, ne serve tanta con relativi consumi e magari anche problemi di inquinamento elettromagnetico, purtroppo esistono tutta una serie di difficoltà tecniche e la cosa non è facile da gestire.

Spero invece che le trasmissioni digitali non prendano mai piede perché ritengo possano rappresentare la fine di tutte le bande basse. Vuoi mettere la soddisfazione di girare la manopola e sentire tutti quei rumori che ci sono in analogico, anche se si ascolta peggio che in digitale verrebbe a mancare quella magia che è l'essenza stessa dell'ascolto radio.

user

Ciao Simone, comprendo la magia del'emissione AM ma la tecnologia va avanti, certamente tra non molto quasi tutti i vecchi ricevitori non saranno più in grado di funzionare non perchè vetusti ma per mancanza di emissioni, e che ci piaccia o no sarà tutto in digitale.
Aimè le vecchie radio saranno solo dei sopramobili.
Io quando accendo la radio AM nel Sud Italia ascolto solo emissioni arabe, canti e nemie sermoni, le radio italiane sono scomparse....... la Rai idem anche perchè la sera quando arriva qualcosa viene disturbata dalle emittenti Africane altro che ascolto con l'antenna in ferrite sono finiti i tempi di Notturno dal'Italia trasmesso dalla Rai ma quelli erano altri anni oggi è solo storia.
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Simone

In realtà quando io vado in onde medie non è diverso da quarant'anni fa, alla sera ci sono un sacco emittenti soprattutto dai paesi dell'est ma anche dalla Spagna Inghilterra e tante altre parti d'Europa. Sinceramente di quelle africane o in lingua araba ne ricevo ben poche.

Durante tutto l'arco della giornata fino a notte, in italiano c'è invece Radio UNO che arriva sempre fortissimo tanto quanto Radio Capodistria e un altro paio di emittenti private a cominciare da Radio Challenger che comunque arrivano molto più basse. C'è poi una emittente slovena e una croata che arrivano costantemente anche più forte della RAI.

Evidentemente tu ti trovi in una zona sfortunata perché ti assicuro che qui da me (al nord) è tutto come sempre, mancano solamente le vecchie stazioni RAI, Radio DUE e Radio TRE, comunque sostituite da alte stazioni private.

Sul digitale OM HF ecc spero il più tardi possibile per non dire mai. Al momento la situazione è molto stagna e quelle in digitale (DRM Digital Radio Mondiale) sono molto poche, la tendenza delle emittenti presenti è comunque quella di chiudere completamente con queste frequenze, insomma di abbandonare proprio tutto anche perché non ha senso andare in digitale se poi tutte le radioline continuano a farle in analogico, a parte questo però manca proprio l'interesse della gente, almeno per ora.

user

Citazione di: Simone il Lun 10 Settembre, 17:03 2018
In realtà quando io vado in onde medie non è diverso da quarant'anni fa, alla sera ci sono un sacco emittenti soprattutto dai paesi dell'est ma anche dalla Spagna Inghilterra e tante altre parti d'Europa. Sinceramente di quelle africane o in lingua araba ne ricevo ben poche.

Durante tutto l'arco della giornata fino a notte, in italiano c'è invece Radio UNO che arriva sempre fortissimo tanto quanto Radio Capodistria e un altro paio di emittenti private a cominciare da Radio Challenger che comunque arrivano molto più basse. C'è poi una emittente slovena e una croata che arrivano costantemente anche più forte della RAI.

Evidentemente tu ti trovi in una zona sfortunata perché ti assicuro che qui da me (al nord) è tutto come sempre, mancano solamente le vecchie stazioni RAI, Radio DUE e Radio TRE, comunque sostituite da alte stazioni private.

Sul digitale OM HF ecc spero il più tardi possibile per non dire mai. Al momento la situazione è molto stagna e quelle in digitale (DRM Digital Radio Mondiale) sono molto poche, la tendenza delle emittenti presenti è comunque quella di chiudere completamente con queste frequenze, insomma di abbandonare proprio tutto anche perché non ha senso andare in digitale se poi tutte le radioline continuano a farle in analogico, a parte questo però manca proprio l'interesse della gente, almeno per ora.

Aggiungo altresi che la botta e stata data dalla rete che a di fatto sovvertito tutto, con costi ridicoli invece le Broadcasting devono avere budget milionari per mantenere gli impianti.
Ma se per assurdo succede il finimondo solo i segnali radio possono  giungere da noi se ancora abbiamo un ricevitore e l'energia. Un saluto.
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Simone

Internet ha rappresentato e rappresenta tutt'oggi la morte di tutto quello che è tradizionale, vedi la CB piuttosto che l'allora Packet Radio e comunque tutto quello che riguarda la radiofrequenza, anzi mi meraviglio che esista ancora la banda broadcasting FM.

Come hai sottolineato tu però, se cade internet cade tutto a differenze invece dei sistemi tradizionali che non hanno bisogno di infrastrutture o connessioni, basta una radiolina da pochi euro da tenere in mano e si riceve il mondo ed è pure gratis. :D

IW2BSF



Dal collega Cataldo :

In tutta Europa c'è un ritorno delle OM. Negli USA, a livello locale, non sono mai state dismesse. In altri Paesi europei si sono creati gruppi di ascolto. Ma, si sa, l'Italia è terzo mondo, anzi quarto. Da noi si sbava per l'ultimo modello di smartphone da mille e più euro, mentre nel resto mondo tecnologicamente avanzato le vendite dei cellulari è calata per il secondo anno consecutivo. Lo ripeto: Italia ed italioti... :-(

Renzo

Agli italiani gli basta lo smartphone anche se devo dire che anche quando non c'erano, comunque è sempre stato un popolo vecchio come i suoi monumenti. :)  E' un vero peccato però che non si sappia valorizzare quello che già esiste, questo dipende soprattutto dai gusti della gente, se le onde medie o comunque la radio in genere alla gente non gli interessa è per forza di cose destinata a morire o a essere molto ridimensionata ed è proprio quello che sta avvenendo.

Tuttavia ci sono anche i lati positivi, noi cultori di queste cose abbiamo ancora più soddisfazione a fare quello che gli altri non fanno più, essere controcorrente significa apprezzare quello che egli altri hanno dimenticato e personalmente mi sento tra i prescelti. O:-)

Caimano

Io spero semplicemente in un ritorno di questa banda, tutto qua, non penso di chiedere troppo  ^-^

Simone

Parli di ritorno delle onde medie ma mica se ne sono andate :)

nik567

Anche io amo le onde medie, con una valvola 3 condensatori e un variabile hai una radio che riceve stazioni da tutto il mondo. Io cosi mi diverto la sera perché  al sud di giorno non si ascolta nulla. Forse anche io sono uno dei prescelti? Amo i vecchi tempi, io sono giovane ma al posto di adeguarmi alla tecnologia la disprezzo e pure ho studiato come programmatore  çç13

user

Citazione di: Caimano il Ven 21 Settembre, 08:53 2018
Io spero semplicemente in un ritorno di questa banda, tutto qua, non penso di chiedere troppo  ^-^

Salve gente, non voglio fare polemica ma francamente in Italia la vedo dura, le emissioni in AM Nazionali saranno sempre più rare ad eccezione di coloro che hanno la possibilità di ascoltare le piccole broadcasting del fù bel paese.
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Renzo

Io invece preferisco essere ottimista, in fondo anche se ad accaparrarsi le frequenze saranno i grandi gruppi alla fine la cosa avrà i suoi vantaggi a cominciare dalla copertura del segnale, inoltre dalle mie parti le emittenti non mancano, in italiano ne ascolto ben cinque e durante tutto l'arco dalle 24 ore. So invece che in zona IT9 le cose sono molto diverse ma vedrai che le future emittenti italiane in onde medie arriveranno anche li, magari non molte ma è pur sempre qualcosa.

Renzo

CitazioneAnche io amo le onde medie, con una valvola 3 condensatori e un variabile hai una radio che riceve stazioni da tutto il mondo
Il bello è proprio la semplicità e il poter fare anche da soli, cosa ormai rara in un mondo dove la tecnologia è sempre più complicata e dove si vive di servizi a pagamento via internet. Anche per questo i vecchi sistemi devono rimanere così come sono, rappresentano un esempio di democrazia poiché lontane dalla logica del puro consumismo ai fini di lucro sulla pelle degli altri.

nik567


Simone

Ad ogni modo, se tutte queste società sono così interessate ad avere delle frequenze allora significa che nasceranno nuove emittenti, speriamo però non in digitale sennò sarà la fine di un epoca per questa storica banda.

Caimano

Temo che l'analogica avrà vita sempre più dura anche in questi meandri dell'etere, staremo comunque a vedere, come si dice in questi casi: chi vivrà vedrà.

user

Citazione di: Caimano il Mer 26 Settembre, 12:54 2018
Temo che l'analogica avrà vita sempre più dura anche in questi meandri dell'etere, staremo comunque a vedere, come si dice in questi casi: chi vivrà vedrà.

La penso propio così,  tutti i segnali dei vari governi  compresi i mas media ci indicano che il futuro è digitale, ricordiamoci del famoso switch-off, e del prossimo spegnimento operato a favore del T2, complici anche le multinazionali che d'accordo con i vari organi governativi scelgono e impongono i nuovi standard è fanno milioni, noi siamo quelli che subiamo.
Nel campo radioamatoriale è  diverso ma attenzione se qualche cervellone sopraffino deciderà  per noi ad esempio che le emissioni AM/FM sono tenicamente superate o addirittura poco ecologiche dato che si consuma energeticamente di più metteranno fuorilegge tali emissioni, la mia è  una supposizione oggi ma mica tanto campata in aria, MEDITATE.
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Caimano

Lo switch-off dell'analogico dei radioamatori avverrà proprio se un giorno i governi imporranno ai produttori di abbandonare l'analogico nel campo delle ricetrasmittenti, potrebbe però anche succedere che invece siano i grandi produttori a decidere di abbandonare l'analogico per il semplice fatto che non gli conviene più produrre tali apparecchiature.

Insomma gli scenari sono tanti compresso quelli che l'analogico rimarrà per sempre come alternativa al digitali visto che i suoi vantaggi comunque ce li ha, credo però che saranno i nostri pro pro pro ecc... nipoti a vivere certi scenari quindi noi possiamo dormire tranquilli. O:-)

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Citazione di: Caimano il Ven 28 Settembre, 16:24 2018
Lo switch-off dell'analogico dei radioamatori avverrà proprio se un giorno i governi imporranno ai produttori di abbandonare l'analogico nel campo delle ricetrasmittenti, potrebbe però anche succedere che invece siano i grandi produttori a decidere di abbandonare l'analogico per il semplice fatto che non gli conviene più produrre tali apparecchiature.

Insomma gli scenari sono tanti compresso quelli che l'analogico rimarrà per sempre come alternativa al digitali visto che i suoi vantaggi comunque ce li ha, credo però che saranno i nostri pro pro pro ecc... nipoti a vivere certi scenari quindi noi possiamo dormire tranquilli. O:-)

Comprendo il Tuo punto di vista, ma dobbiamo considerare che tecnologicamente i tempi sono maturi, i sistemi digitali soppianteranno inesorabilmente l'analogico, leggiamo e sappiamo cosa sono capaci di fare, hanno superato abbondantemente il vecchio sistema CW oggi ridotto solo a livello di cultori appassionati, sono in grado di tirare fuori segnali al di sotto della soglia di qrm. La larghezza di banda occupata è inferiore, dal punto di vista energetico non ci sono paragoni ad esempio oggi con una situazione di propagazione scarsa e anomala con 10/20 watt si collega tutto il mondo con  antenne modeste. Purtroppo è solo questione di tempo, ma non credo che ci vorrà  così tanto.
La vecchia gamma AM un giorno ritornerà  in auge, ma non con le vecchie e care radio ma con nuovi dispositivi che verranno presto.
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Caimano

CitazioneLa vecchia gamma AM un giorno ritornerà  in auge, ma non con le vecchie e care radio ma con nuovi dispositivi che verranno presto.

Per ora i fatti dicono che il DRM (Digital Radio Mondiale) è un vero flop e anche il DAB https://amzn.to/3szUuIU non è da meno, d'altronde fino a che i produttori non cominceranno a produrre tutti i loro ricevitori con la possibilità di ricevere anche i sistemi digitali la conseguenza sarà che l'analogico continuerà a sopravvivere ed è proprio quello che sta avvenendo fino ad ora.

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